Folklords – Recensione

Vorrei iniziare questa recensione elogiando il grande lavoro svolto da Edizioni BD nel portarci ogni mese alcune tra le serie più interessanti prodotte in patria dai Boom! Studios. Dopo Li troviamo solo quando sono morti e Seven Secrets, è uscito nelle scorse settimane Folklords di Matt Kindt e Matt Smith. Il volume brossurato contiene l’intera miniserie pubblicata negli USA nel 2019.

La storia parte come il più classico dei fantasy ed è ambientata in un villaggio simil medievale dove vive il protagonista Ansel. Il ragazzo sembra essere l’unico elemento fuori posto in questo scenario, si veste sempre con una giacca e una cravatta e sogna di un mondo lontano dove esistono tecnologie sconosciute al suo popolo. Nel villaggio ogni anno si celebra un evento durante il quale i più giovani vengono chiamati a scegliere una missione da completare per dimostrare di essere entrati nell’età adulta. Si può decidere di andare a caccia di draghi, di gnomi o salvare una principessa in pericolo. Tuttavia, Ansel ha solo un’idea in testa: rintracciare i leggendari Folklord. Ma chi sono questi essere misteriosi e perché tutti hanno paura di pronunciare il loro nome? La strada che dovrà percorrere sarà irta di ostacoli, ma il protagonista troverà preziosi alleati che lo spingeranno ad andare avanti. Sarà interessante vedere come e se riuscirà a compiere la sua missione!

Bastano pochissime pagine per affezionarsi a Ansel. Il ragazzo è preso dalle visioni di questo mondo alternativo (così simile al nostro) ed è facile intuire quanto si possa sentire fuori luogo nel villaggio. Il suo sogno è qualcosa di proibito dalla società e tutti lo considerano pazzo. Ma come tutti gli eroi non può farsi fermare da un semplice divieto e decide di partire ugualmente alla ricerca dei Folklord. Chi ama i giochi di ruolo alla D&D apprezzerà tantissimo la scelta degli autori di presentare una mappa in fondo a ogni capitolo. All’inizio c’è solo il villaggio ma man mano che Ansel si sposta nella sua cerca compaiono i luoghi che attraversa e lo scenario si amplia. Inoltre, tutti i personaggi (buoni e cattivi) sono ben caratterizzati e hanno un ruolo ben preciso nel “cammino dell’eroe”. Potrebbe sembrare un controsenso detto così, ma penso che Bruttina sia la figura più bella di tutto il racconto. Altro punto forte di Folklords sono i disegni di Matt Smith. Il suo stile un po’ cartoonesco lo rende perfetto per un’avventura fantasy e penso possa attrarre un pubblico di tutte le età.

A mio parere il punto più alto della storia è però il finale e la rivelazione sui Folklord. (Se volete evitare spoiler vi direi di saltare il prossimo paragrafo!)

SPOILER

Dopo varie peripezie e con l’aiuto di alleati inaspettati, Ansel si trova di fronte il Folklord Ronald. A questo punto la storia prende una deriva metanarrativa e capiamo che il mondo fantasy in cui vive il protagonista è la creazione di uno scrittore. Questi può quindi modificare la realtà a suo piacimento decidendo di far vivere o morire ogni suo personaggio. L’incontro con Ronald pone alcune interessanti riflessioni sulla scrittura e lo scontro che ne segue è quasi come se fosse metaforicamente una vera e propria ribellione dell’uomo contro il divino. Il protagonista non riesce ad accettare questa rivelazione e decide quindi di partire alla ricerca di altri Folklord per saperne di più. La fine della storia porta così a termine la missione di Ansel ma allo stesso tempo da il via a un’altra avventura che possiamo solo immaginare.

FINE SPOILER

Folklords è un racconto fantasy davvero divertente e con un finale dai risvolti interessanti. Tuttavia, è un peccato che la storia finisca così presto. La svolta metanarrativa introdotta nelle ultime pagine meritava sicuramente uno spazio maggiore, ma chissà che Kindt e Smith non ritornino prima o poi sui loro personaggi. L’identità dei Folklord è svelata ma c’è un intero mondo ancora da esplorare. Come ben sanno tutti coloro che amano i giochi di ruolo, basta una semplice ambientazione e qualche personaggio per raccontare un numero infinito di avventure.

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Folklords è ambientato nel più classico degli universi fantasy, ma il protagonista sembra del tutto estraneo a questo mondo. Indossa sempre giacca e cravatta e vede una realtà lontana dove esistono tecnologie sconosciute al suo popolo. Sarà proprio il viaggio di Ansel alla ricerca dei misteriosi Folklord a dare la scossa alla storia e a portarla su terreni inesplorati sollevando un tema davvero interessante, ma che forse meritava un approfondimento maggiore nei capitoli finali. Folklords - Recensione