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Storytel: Anime – i cartoni giapponesi in Italia in un nuovo podcast, dal 28 luglio

Come gli italiani sono diventati tra i maggiori fruitori mondiali di cartoni giapponesi e perché ne è valsa la pena

Il nuovo podcast Storytel di Eleonora Caruso e Andrea Di Lecce, in esclusiva dal 28 luglio

Anime, da «animation» (animēshon), è il termine che indica i cartoni animati giapponesi; L’Italia è il secondo importatore mondiale di anime dopo la Francia; Ogni italiano nato dagli anni 60 in poi ha visto e amato almeno un anime in vita sua.

Scritto e condotto da Eleonora Caruso Andrea Di Lecce, in esclusiva su Storytel arriva il 28 luglio Anime, un podcast in dieci puntate per un’indagine tra il sentimentale e l’accademico di un genere che – pur così trascurato – ha segnato e continua a segnare intere generazioni, sconfinando da puro intrattenimento a vero e proprio elemento fondante della cultura pop della nostra società. A partire dai più celebri anime trasmessi in Italia dagli anni 70, gli autori esploreranno forme e tecnicismi del media, attraverso un percorso tematico e cronologico.

La domanda che guiderà gli ascoltatori tra le varie puntate è: “Cos’è un eroe?”. Dalla prima ondata di anime in Italia che riguarda il fenomeno dei super robot (1978), eroi giovani e onorevoli che rispecchiano l’ideale del Giappone tradizionale, al debutto delle prime autrici donne, chesi impongono con opere controcorrente affrontando tematiche di genere, sessualità, violenza: Lady Oscar (1979) è un successo da 15 milioni di copie vendute in un anno. Ma gli eroi sono anche ribelli che si oppongono all’ordine costituito, ladri, pirati spaziali, teppisti ancora attualissimi: gli antieroi canalizzano lo spirito ribelle della controcultura degli anni 60, come ben rappresentato da Lupin III (1967). All’estremo opposto, gli eroi sportivi, che non lottano contro nemici esterni ma contro i propri limiti: è introdotto il tema del sogno e della realizzazione personale, e con Holly&Benji (1981) a venir rappresentata è l’epica della vittoria e del sacrificio. Progressivamente, i lettori maschi iniziano ad appassionarsi a storie romantiche, fino ad allora prerogativa di un pubblico femminile: i nuovi eroi affrontano problematiche intime e quotidiane, dalla vita scolastica, alla crescita, al primo amore. Ma ci sono anche i protagonisti inconcludenti, al centro di situazioni surreali: sono gli eroi del “gag manga”, che si trasforma in vere epopee dell’assurdo, in cui l’erotismo gioca un ruolo importante: gli anni 80 sono infatti dominati dalle ragazze magiche, bambine che acquisiscono poteri speciali e li usano per trasformarsi in star adolescenti. I dischi di Creamy Mami (1983), considerata la prima star di un progetto crossmediale, vendono più di quelli delle cantanti reali. Ma, a differenza degli eroi maschi, i poteri delle eroine si manifestano in una dimensione quotidiana: non si salva il mondo, solo lo stand di crepes dei genitori. La violenza degli anime è infatti il fulcro di un dibattito che non si è mai esaurito: serie come L’uomo tigre (1969) e Kenshiro (1983) sono da sempre al centro del mirino, nonostante siano caratterizzate da codici morali rigorosissimi. Con Dragon Ball (1984) riecheggiano invece i temi degli anime sportivi, perché anche le arti marziali sono uno sport: il manga vende 300 milioni di copie in 30 paesi, e l’anime è trasmesso in 80. Infine, i ‘gruppi di eroi’: nel 1986 arrivano I Cavalieri dello Zodiaco, il cui successo convince i produttori a tentare di replicare la stessa formula per un pubblico femminile. Ideata come serie tappabuchi, Sailor Moon diventa un successo internazionale che frutta ai licenziatari 1.5 miliardi di euro nei soli primi tre anni di trasmissione, e manda in pensione le eroine magiche degli anni 80 inserendosi (involontariamente) nel filone del così detto girl power che domina la prima metà degli anni 90.

*Andrea Di Lecce (1986) è un critico cinematografico. Ha scritto di film, fumetti e serie tv su varie riviste, ha tenuto corsi sulla serialità televisiva alla scuola Mohole di Milano e ha collaborato per anni con uno dei principali editori italiani di anime. Conduce i podcast Pilota, sulle serie tv, e Dummy System, sull’anime Neon Genesis Evangelion.

*Eleonora Caruso (1986) è una scrittrice. Ha pubblicato i romanzi Comunque vada non importa (Indiana Editore, 2012), Le ferite originali (Mondadori, 2018), Tutto chiuso tranne il cielo (Mondadori, 2019), la saga per bambini Mostro Mio! (Marietti Junior, 2020) e ha curato la raccolta di saggi Nerdopoli (Effequ, 2019). Sono in uscita i fumetti da lei sceneggiati Simulacri (Sergio Bonelli Editore) e Little Earthquakes (Editoriale Cosmo). Edita manga e conduce svariati podcast su anime e videogiochi.

*Lanciata in Italia il 27 giugno 2018, Storytel è la prima piattaforma europea di audiolibri e podcast e vanta un catalogo di più di 300mila titoli, tra cui molte esclusive, in continuo aggiornamento. Nel 2020 ha superato il milione e mezzo di abbonati al mondo.

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