Sex Education 3: la recensione (spoiler free) della serie Netflix

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La terza stagione di Sex Education sarà disponibile su Netflix, con otto nuovi episodi, dal 17 Settembre.

Guarda QUI il trailer di Sex Education 3

Sex Education 3 recensione

Sinossi

È un nuovo anno: Otis fa sesso occasionale, Eric e Adam hanno ufficializzato la loro relazione e Jean sta per avere un bambino. Nel frattempo, la nuova preside Hope (interpretata da Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza della Moordale, Aimee scopre il femminismo, Jackson si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe ancora.

Cast

Tra i nuovi membri del cast anche: Jason Isaacs nel ruolo di Peter Groff, il fratello maggiore, di maggior successo e decisamente poco modesto del padre di Adam; l’artista Dua Saleh, al debutto attoriale nel ruolo di Cal, un nuovo studente non binario della Moordale; e Indra Ové nel ruolo di Anna, la madre adottiva di Elsie, la sorellina di Maeve.

La serie è interpretata da: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Emma Mackey, Ncuti Gatwa, Connor Swindells, Aimee-Lou Wood, Kedar Williams-Stirling, Chaneil Kular, Simone Ashley, Mimi Keene, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt, Patricia Allison, Sami Outalbali, Anne-Marie Duff, George Robinson, Chinenye Ezeudu, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Rakhee Thakrar e Jim Howick.

Sex Education 3: amplia gli orizzonti

Sex Education è un prodotto che non delude, anche per la terza stagione si conferma una serie da cui possiamo sempre imparare qualcosa.

Già dalla seconda stagione si è notato un notevole cambiamento. Se nella prima veniva affrontato il tema della sessualità, spesso non compresa, degli adolescenti, nella seconda e nella terza stagione particolarmente, il mondo viene ampliato.

Sex Education non è solo una serie divertente (ma lo è davvero) è una serie che vuole far riflettere, che vuole accrescere la visione che si ha e come ci si pone rispetto non solo al sesso ma, a come viene vissuta la sessualità da ogni singolo individuo. Nella terza stagione infatti, c’è un notevole focus sulla comunità LGBTQ+ e su quegli che sono i disagi, le incomprensioni e molto più spesso la totale disconoscenza nei confronti di queste persone. Spesso vengono trattate come se nemmeno esistessero.

C’è spazio per tutti…

Su questo punto la terza stagione di sofferma molto, come può essere la vita di un adolescente che sta ancora scoprendo se stesso e la sua sessualità quando gli adulti che dovrebbero aiutarlo nella sua strada, lo ignorano o lo danno per scontato?
Cosa succede se la sessualità venisse repressa? Cosa accadrebbe se invece di fare una giusta educazione sessuale a scuola l’unica parola che viene insegnata è no, cioè la totale astinenza?

Ho apprezzato molto il modo in cui tutti questi temi vengono trattati e come viene dato spazio a nuovi personaggi che allargano gli orizzonti di una serie già piena di spunti, ognuno dei quali non viene dato per scontato. Nessuno viene lasciato indietro.

Il coraggio di fare delle scelte

Ma Sex Education 3 non si ferma qua, anche le scelte personali hanno molto peso e, anche in questo caso, nessuno viene dimenticato. La storia principale (quella tra Otis e Maeve) viene circondata ma non prevalicata, dalle storie secondarie. Ogni storia si interseca perfettamente con il mondo che ha attorno.

Viene dato molto spazio alle scelte personali, ai pensieri, alle emozioni di ogni personaggio della serie. E anche alle conseguenze che ogni decisione porta, nella vita personale e in quella delle persone intorno. Inoltre, viene dato spazio all’importanza di essere onesti, sia con sè stessi sia con le altre persone.

Sex Education punta in alto

Non solo i temi e le diverse trame, anche la recitazione dei vari personaggi è molto molto buona.
In conclusione, Sex Education punta in alto. Non è facile arrivare ad una terza stagione senza ancora cadere, eppure questa serie sembra fare sempre meglio. Consigliata ad un pubblico sia adulto che giovane, Sex education, invita a riflettere, ad ampliare i propri orizzonti, ad accettare gli altri per ciò che sono e ad avere il coraggio di prendere le proprie decisioni in base a ciò che è meglio per noi. Inoltre, è un prodotto che intrattiene ed emoziona, che fa ridere e non escluda qualche lacrimuccia quà e là.

Che dite? Vedrete la terza stagione di Sex Education?
Fatecelo sapere nei commenti!

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