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What If…?: tutti gli easter egg dell’episodio 5 della serie Marvel

Attenzione! Seguono spoiler. Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Il quinto episodio della serie Marvel What If…? prende ispirazione dalla serie a fumetti Marvel Zombies, iniziata negli anni 2000 e ideata da Mark Millar, Greg Land e dal creatore di The Walking Dead Robert Kirkman. I guai iniziano durante Ant-Man & The Wasp, diverse settimane prima degli eventi di Avengers: Infinity War. Hank Pym si avventura nel Regno Quantico per salvare sua moglie, Janet van Dyne, ma si trova di fronte una Michelle Pfeiffer zombie. Il virus inter-dimensionale arriva fino alla Terra quando il vascello di Ant-Man ritorna e, in pochi giorni, New York è invasa dagli zombie. La situazione peggiora quando gli Avengers vengono morsi e Captain America, Iron Man, Hawkeye, Doctor Strange e tanti altri si trasformano in mostri.

Vediamo insieme gli Easter Egg del MCU che troviamo in questo episodio. Se ne trovate altri scriveteceli nei commenti sui social o sul nostro sito.

LA CADUTA DI BANNER IN INFINITY WAR

Rimpiazzando Avengers: Infinity War nella timeline del MCU, il quinto episodio di What If…? inizia con una scena molto familiare, dove vediamo Hulk fuggire dall’attacco di Thanos nell’arca asgardiana per poi cadere sulla Terra, passando attraverso la finestra del Sanctum Sanctorum del Doctor Strange. Molti frame animati sono identici a quelli live-action del film, inclusa l’immagine dell’atterraggio di Banner e l’arrivo dell’Ordine Nero. Anche il successivo flashback di Hank Pym riprende esattamente la sequenza vista in Ant-Man & The Wasp.

UN OUTFIT DA STREGONE

Senza lo stregone supremo (o il suo assistente) nei paraggi, Bruce Banner è costretto a coprirsi con quello che trova a portata di mano. Così, quando esce dal Sanctum Sanctorum, lo vediamo indossare una canotta senza maniche che ci è ben nota. Questa è infatti parte dell’uniforme indossata dagli apprendisti delle arti mistiche, come Wong o altri studenti al Kamar-Taj.

BANNER NON RIESCE A TRASFORMARSI

Di fronte a Fauce d’Ebano e Astro Nero, Bruce Banner prova a richiamare Hulk, ma il mostro non vuole obbedire, spaventato da Thanos dopo lo scontro sulla nave asgardiana. Banner ha lo stesso identico problema in Avengers: Infinity War, ma in quel caso arrivano Tony Stark e “gli stregoni” ad aiutarlo.

Il momento in cui Banner si prende a schiaffi, con Hulk che urla “no!!“, riprende invece una scena successiva di Avengers: Infinity War, quando Bruce prova a trasformarsi dopo aver colpito un albero.

L’ORIGINE DEL VIRUS ONORA IL FUMETTO

What If…? altera il momento iniziale di diffusione del virus rispetto alla serie a fumetti, ma l’idea di base rimane la stessa. In Marvel Zombies, il virus si sviluppa quando Sentry torna da un altro universo e infetta gli Avengers. In questo episodio è Hank Pym a prendere il suo posto, ma la serie di Disney+ onora il materiale originale mantenendo l’origine interdimensionale del virus.

LE REGOLE DI ZOMBIELAND

Dopo che Bruce Banner viene salvato, What If…? ci mostra la video guida di Peter Parker su come sopravvivere a un’apocalisse zombie, con istruzioni passo passo per evitare di essere morsi. E’ un modo divertente per stabilire alcune regole sugli zombie e lo stesso metodo è usato dal personaggio di Jesse Eisenberg in Zombieland, che avverte gli spettatori di controllare sempre i sedili posteriori della macchina o di sparare due volte.

LE ABILITA’ BOXISTICHE DI HAPPY

Il vlog di Peter ci presenta anche un altro easter egg, ricordandoci le abilità boxistiche di Happy Hogan. Questo è un richiamo ai fumetti Marvel, nei quali Happy è un boxeur prima di incontrare e lavorare per Tony Stark. Vediamo combattere anche il personaggio di Jon Favreau contro Tony e Black Widow in Iron Man 2, ma viene facilmente sconfitto da entrambi.

IL GUANTO DI TONY STARK DA CIVIL WAR

Pur non riuscendo a prendere un’armatura di Iron Man prima che il suo padrone si trasformi in zombie, Happy riesce a portarsi dietro il guanto di Tony Stark, visto per la prima volta in Captain America: Civil War.

BLOND BOND

Sharon Carter viene descritta nel vlog di Peter come una “Bond bionda”. Questo soprannome potrebbe far riferimento a Daniel Craig, una scelta controversa per il ruolo di 007, soprattutto per il colore dei capelli. Un fan aveva persino creato il sito danielcraigisnotbond.com. Con quasi 5 film alle spalle, possiamo dire che la questione è ormai superata!

CAMP LEHIGH

Buona parte dell’episodio di What If…? si svolge all’interno di Camp Lehigh. Un luogo che i fan del MCU dovrebbero conoscere bene, visto che si tratta del luogo in cui Captain America si allena all’inizio della sua carriera, del nascondiglio di Steve e Natasha durante Captain America: The Winter Soldier ed è parte del piano per viaggiare nel tempo di Avengers: Endgame dopo che Loki ha preso il Tesseract.

I RIFERIMENTI CINEMATOGRAFICI DI PETER

Spider-Man fa tantissimi riferimenti cinematografici nel corso dell’episodio, menzionando anche il fatto di dividersi in piccoli gruppi negli horror e, persino, Sex and the City. L’ossessione di Peter per il cinema è molto presente nel personaggio di Tom Holland, che nei film precedenti ha già citato film storici come L’Impero Colpisce Ancora e Aliens.

SPIDER-BOY

Kurt chiama Peter Parker “Spider-Boy”, un errore ben giustificabile. In realtà, Spider-Boy è un altro personaggio, apparso nel crossover del 1996 Marvel vs. DC, come mashup di Spider-Man e Superboy. “Spider-Boy” è anche uno dei modi con i quali Tony Stark chiama Peter Parker quando lo incontra per la prima volta in Spider-Man: Homecoming.

LA TESTA DI ANT-MAN

L’incontro con Visione rivela l’esistenza di una cura al virus, grazie ai poteri della Gemma della Mente. Per dimostrare la sua scoperta, Visione ci presenta la testa di Scott Lang, tornato umano dopo essere stato morso da Hank e Janet. In quanto testa in un barattolo, Scott prende il posto di Janet van Dyne nella serie a fumetti Marvel Zombies. Lì, Pym aveva staccato la testa a Wasp, lasciando Janet a morire di fame fino a far sparire il virus e mettendo la testa in un contenitore come Scott.

LA GAMBA MANGIATA DI BLACK PANTHER

Si scopre poi che Visione non è così buono. Sta catturando i sopravvissuti per farli mangiare alla moglie Wanda Maximoff, incapace di curarla con la Gemma. tra questi c’è anche Black Panther, ormai senza una gamba, in maniera simile a quello che succede in Marvel Zombies, anche se in quel caso è Hank Pym ad avere gli arti di T’Challa sul menù.

L’OFFERTA DEGLI AVENGERS A PETER

Peter ricorda il momento in cui ha rifiutato l’offerta di Tony Stark per unirsi agli Avengers. Questo succede nei momenti finali di Spider-Man: Homecoming, quando Stark presenta a Peter l’armatura Iron-Spider e una stanza piena di giornalisti. In seguito, Peter è diventato comunque un Avenger in Avengers: Infinity War, e non può sfuggire al suo destino neanche durante un’apocalisse zombie.

LA MORTE NON E’ LA FINE

In un momento dolceamaro, T’Challa conforta Peter Parker e Scott Lang rassicurandoli che “nella mia cultura, la morte non è la fine“. Black Panther ha pronunciato le stesse parole in Captain America: Civil War dopo la morte del padre per mano di Winter Soldier. Per ovvie ragione, la frase sembra ancora più tragica in questa circostanza, quasi come ulteriore saluto all’amatissimo Chadwick Boseman.

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