Dylan Dog 419: Albachiara + 420: Jenny – Recensione

Dopo avervi recensito il numero 418 di Dylan Dog, Sally, la trilogia dedicata a Vasco Rossi e alle donne più famose delle sue canzoni, continua con l’accoppiata Albachiara e Jenny. Vediamo come i team creativi hanno ripreso i temi delle canzoni per crearne storie ricche di spunti interessanti.

ALBACHIARA

Vasco nella sua Albachiara ci racconta la storia di una ragazza molto bella, ma che “non mette mai niente che possa attirare attenzione”. Una donna molto intelligente e riservata, con tanti pensieri in testa. In modo quasi speculare la protagonista dell’albo 419 di Dylan Dog, Alba, è una ragazza molto affascinante e semplice, che però nasconde un grande segreto.

Un giorno Dylan riceve la visita di un ragazzo piuttosto particolare: questi è del tutto invisibile, ma non è il fantasma di un defunto. Racconta infatti di aver vissuto fino a quel momento un’esistenza monotona, senza amici e colma di dolore. La scelta di lavorare in un bar lo ha portato a interessarsi sempre di più alle vite degli altri, finendo però per non averne più una propria e diventando così invisibile al resto del mondo. Innamorato di Alba, la sua condizione particolare gli permette di capire che anche la ragazza rischia di finire come lui e chiede a Dylan di salvarla.

Al di là della sfumatura fantasy-horror che domina la vicenda, Gabriella Contu ci fa ragionare su come sia spesso difficile rapportarsi con chi ci circonda e su come si tenda a mostrare agli altri una maschera che non rappresenta veramente quello che sentiamo dentro di noi. Da una parte, il ragazzo che nessuno sembra notare, dall’altra la ragazza bellissima che ha sempre gli occhi di tutti addosso. Sono due esperienze opposte ma entrambe traumatiche, che portano il primo a sparire del tutto e la seconda a nascondere la presenza maligna che sente dentro di lei. C’è, infatti, una voce terrificante che le parla e che vorrebbe spingerla a staccarsi da tutti e a rimanere sola.

È una battaglia che Alba vive nella sua anima ma che non può combattere con le proprie forze. Solo con l’aiuto delle persone che le vogliono bene può sconfiggere questo male e tornare finalmente a essere se stessa.

Come già accennato, ai testi troviamo Gabriella Contu, autrice di diverse storie dell’Indagatore, tra le quali voglio menzionare il n. 415, Vendetta in Maschera. Un racconto che presentava a sua volta una riflessione sulla condizione dei tanti giovani che si trovano ai margini della società. I protagonisti, sentendosi esclusi e non considerati, avevano finito infatti per crearsi in autonomia il proprio spazio per vivere. Ai disegni, invece, troviamo Sergio Gerasi, artista dalla carriera decennale e assiduo frequentatore di Craven Road. Con uno stile molto dettagliato riesce a rendere al meglio le paure e le ansia dei protagonisti, dando vita a immagini di grande impatto come la tavola di pag.72 (che ovviamente non vi faremo vedere!).

JENNY

Jenny è stanca, vuole solo dormire così recitano due versi della canzone Jenny è pazza di Vasco Rossi. Anche la protagonista della storia di Barbara Baraldi e Davide Furnò non vorrebbe fare altro che dormire, ma non è sempre stato così. La incontriamo per la prima volta dopo poche pagine, Dylan si risveglia improvvisamente in una cella senza alcun ricordo di come sia arrivato lì e nessuno risponde alle sue richieste di spiegazioni. Solo in seguito, dalla stanza a fianco inizia a sentire la voce di una donna che dice di trovarsi chiusa lì da tanto tempo ormai. L’inizio del racconto ricorda un po’ l’albo 416, Il Detenuto, ma a metà strada la storia prende una piega diversa.

L’autrice affronta un tema tanto importante quanto difficile da trattare, quello della depressione. Uno stato d’animo che è ben rappresentato dalla Jenny dell’inizio e della fine del racconto. Perché in mezzo in realtà c’è anche tanto altro e alcuni momenti di vera gioia per i protagonisti. A un certo punto Dylan sembra svegliarsi come da un sogno e parte per incontrare Jenny. Scopriamo così che i due in realtà si conoscono e hanno vissuto da poco una storia d’amore importante. La Baraldi ripercorre tanti momenti importanti di questa relazione e il tratto un po’ sporco e quasi lisergico di Furnò contribuisce a dare vita a tavole molto romantiche e di grande impatto. Ma pian piano emergono alcune crepe e il mostro (reale e non) della depressione si fa strada nella mente di Jenny. Per Dylan, le strade sono due: pensare che Jenny sia pazza e lasciarla andare, oppure aiutarla a sconfiggere i suoi demoni.

CONCLUSIONI

È molto difficile restare indifferenti di fronte a queste due storie, anche senza aver vissuto situazioni simili sulla nostra pelle. Le due autrici affrontano tematiche sociali importanti e lo fanno in maniera semplice ma efficace, con due racconti che colpiscono al cuore i lettori. La paura di scomparire nella massa informe che ci circonda, senza riuscire a far emergere quello che ci rende speciali, e il timore di non essere all’altezza di quello che facciamo. Sono due sentimenti che colpiscono tanti di noi e che è difficile affrontare da soli, ma bisogna ricordarsi che c’è sempre qualcuno che crede in noi e che può aiutarci a uscirne migliori di prima. Fan di Vasco o meno, poco importa…correte in edicola o in fumetteria e leggete queste due storie!

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Le due autrici affrontano tematiche sociali importanti e lo fanno in maniera davvero efficace, con due racconti che colpiscono al cuore i lettori. La paura di scomparire nella massa informe che ci circonda, senza riuscire a far emergere quello che ci rende speciali, e il timore di non essere all'altezza di quello che facciamo sono parte dei temi che emergono nei due capitoli conclusivi della trilogia dedicata alle donne delle canzoni di Vasco Rossi. Dylan Dog 419: Albachiara + 420: Jenny - Recensione