What If…?: tutti gli easter egg dell’episodio 6 della serie Marvel

Attenzione! Seguono spoiler. Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Il sesto episodio della serie Marvel What If…? immagina come sarebbe cambiato il MCU se Tony Stark e Erik Killmonger si fossero incontrati in Afghanistan. Killmonger intraprende un percorso diverso (ma non meno sanguinolento) di vendetta verso il Wakanda, causando un risultato ancora peggiore rispetto agli eventi di Black Panther.

Vediamo insieme gli Easter Egg del MCU (e non solo) che troviamo in questo episodio. Se ne avete altri scriveteceli nei commenti sui social o sul nostro sito.

LE SCENE RIPETUTE DA IRON MAN

L’episodio 6 di What If…? si apre in modo identico a Iron Man del 2008, con Tony Stark a bordo di un veicolo militare attraverso l’Afghanistan. I soldati che si fanno una foto con lui nei sedili posteriori dicono le stesse battute e si muovono come nel film e anche l’attacco dei Dieci Anelli segue da vicino l’originale. Ci sono solo piccoli cambiamenti: alcuni dialoghi rimossi e la canzone che si sente nel furgone non è più Back In Black degli AC/DC.

PERCHÈ KILLMONGER È IN AFGHANISTAN

L’Erik Killmonger del MCU è un soldato della Marina pluridecorato, ma apparirà solo una decina d’anni dopo Iron Man. La presenza di Killmonger in Afghanistan si può far risalire a un dialogo di Black Panther, qualndo il villain racconta di aver viaggiato per il Medio Oriente. What If…? reinterpreta questo vago accenno al passato di Killmonger per far trovare lui e Stark nello stesso posto e nello stesso tempo.

MOMENTI DELLA VITA DI TONY STARK

Gli scorsi episodi di What If…? includevano brevi riassunti animate della vera continuity del MCU, prima di catapultarci nella storia alternativa. Anche in questo caso vediamo Tony Stark costruire la sua prima armatura di Iron Man, gli Avengers riuniti durante la Battaglia di New York e lo schiocco di dita per sconfiggere Thanos in Avengers: Endgame.

IL RITORNO DI CHRISTINE EVERHART

What If…? sembra avere un debole per il personaggio di Leslie Bibb, Christine Everhart. La giornalista ha debuttato su Iron Man del 2008, intervistando Tony Stark e iniziando con lui anche un rapporto più che amichevole. E’ poi tornata diverse volte in What If…? e stavolta la vediamo porre una domanda a Stark, senza però incontrarlo più tardi come nel film.

NIENTE IRON MONGER

In Iron Man ci veniva raccontato il tentativo di Obadiah Stane di usurpare il posto di Tony Stark come CEO delle Stark Industries pagando i Dieci Anelli per ucciderlo. Quando Stark sopravvive, decide allora di indossare l’armatura di Iron Monger e di agire in prima persona. Grazie a Killmonger, il problema di Obadiah viene risolto in pochi minuti. Erik ha già dedotto che Stane è il responsabile dell’attacco in Afghanistan e svela il suo piano davanti alla stampa mondiale. Di conseguenza, Stane non diventerà mai Iron Monger, e uno dei problemi del MCU può essere subito archiviato.

IL LOGO DEI DIECI ANELLI

Quando Killmonger prova la responsabilità di Obadiah Stane, dietro di lui si intravede la forma del logo dei Dieci Anelli. Si tratta dello stesso logo usato sempre nel MCU, che ora acquisisce un ruolo più importante dopo l’uscita di Shang-Chi & La Leggenda dei Dieci Anelli.

TONY STARK VUOLE ESSERE SUNDANCE

Un dettaglio interessante nel paragone di Stark con “Butch & Sundance” emerge quando lo sentiamo dire “Io sono Sundance” mentre Pepper si allontana. Questo potrebbe avere a che fare con il fatto che Sundance venga interpretato da Robert Redford – Alexander Pierce nel MCU, il Segretario della Difesa che si è scontrato con Stark dopo la Battaglia di New York. Tony che vuole essere Robert Redford è un momento di meta commedia che potrebbe esistere solo in What If…?.

UN DIVERSO RHODEY

Sappiamo tutti che il MCU all’inizio aveva Terrence Howard nel ruolo di Rhodey in Iron Man, ma è stato poi Don Cheadle a ricoprirlo da Iron Man 2 in poi. L’episodio 6 di What If…? si svolge durante Iron Man, ma quando appare la versione animata di Rhodey lo ritroviamo con le fattezze di Cheadle. I fan Marvel non si aspettavano nulla di diverso, ma è interessante vedere come la serie stia riscrivendo la storia di War Machine nel MCU.

LA PASSIONE DI MICHAEL B. JORDAN PER GLI ANIME

Killmonger mette in atto il suo piano, spiegando il suo progetto per un drone da combattimento a Tony Stark. Tony è stupito dall’estetica esagerata, che Killmonger spiega dicendo: Mi piacciono gli anime. Questo dialogo prende ispirazione dagli interessi dello stesso Michael B. Jordan. Appassionato di anime, aveva già spinto in passato per creare il costume di Killmonger nel MCU basandolo sull’armatura Saiyan di Vegeta in Dragon Ball Z. Jordan ha anche parlato in passato del suo amore per NarutoAttack on Titan, ecc.

GUNDAM WING

Un altro dei preferiti di Michael B. Jordan è Mobile Suit Gundam Wing, che viene menzionato direttamente nell’episodio. I “Gundam” di Mobile Suit Gundam Wing sono unità da battaglia super tecnologiche, non molto diverse dall’armata di droni construita da Killmonger – ecco perché Stark paragona il design al “modello di Gundam più costoso del mondo“.

L’ANELLO REALE DI KILLMONGER

Killmonger suggerisce di fondere il vibranio come fonte di energia, mostrando anche l’anello che indossa al collo. Pur dichiarando di aver acquistato l’oggetto per caso al mercato nero (una bugia per non svelare il suo passato Wakandiano), si tratta dell’anello reale indossato dal padre di Killmonger, N’Jobu. Un giovane Erik aveva preso l’anello dopo la morte di N’Jobu, indossandolo come collana fino al ritorno da adulto in Wakanda.

LO SCUDO DI CAPTAIN AMERICA

Quando Tony Stark racconta a Killmonger che l’ultimo carico di vibranio è stato usato “durante la guerra” ovviamente sta facendo riferimento allo scudo di Captain America, che Howard Stark ha costruito proprio dal famoso metallo wakandiano.

I MERCENARI DI KLAW

Anche se è sempre Ulysses Klaw a parlare, vediamo comparire vicino a lui un’altra faccia familiare. Lo scagnozzo che indossa una fascia nera sulla testa è apparso in Avengers: Age of Ultron, dov’era interpretato da Bentley Kalu.

LA SCENA DEL CRIMINE OLOGRAFICA

Tony Stark usa JARVIS per registrare un video olografico dell’incidente di Churchill, dimostrando così la colpevolezza di Killmonger. La stessa tecnologia è usata in Iron Man 3 per ricreare la scena del crimine dopo lo scoppio di una bomba in un teatro.

TONY STARK NON SMETTE DI MORIRE

Come Kenny in South Park, morire è ormai diventata una consuetudine per Tony Stark nel MCU. Stark ha sperimentato una visione della propria morte su Avengers: Age of Ultron ed è morto seriamente in Avengers: Endgame. Dalla prima puntata, What If…? ha ucciso Tony Stark per avvelenamento, a causa di un virus zombie e ora colpito da una lancia di vibranio. Forse gli scrittori di What If…? hanno organizzato una gara per vedere chi riesce a creare la morte più fantasiosa per Stark?

KILLMONGER PORTA KLAW IN WAKANDA

In Black Panther, Killmonger sfrutta Ulysses Klaw come un alleato fino al momento di entrare in Wakanda. A quel punto Erik colpisce a morte il personaggio di Andy Serkis e marcia verso il Wakanda con il corpo come trofeo. Anche se il piano di Killmonger è diverso in What If…?, questo aspetto rimane invariato. Erik Killmonger è destinato a uccidere Ulysses Klaw.

MOUNT BASHENGA

Killmonger riesce a fare breccia nel cuore di T’Chaka raccontandogli una storia sul Mt. Bashenga. Si tratta del luogo nel quale si è schiantato il meteorite di vibranio e dove Black Panther ha sfidato il cugino nella continuity tradizionale del MCU. Il nome è ispirato al primo Black Panther.

IL VESTITO BIANCO DI T’CHALLA

Quando Killmonger incontra T’Challa nel piano ancestrale vediamo che l’ex Black Panther è vestito con un abito cerimoniale bianco. Lo stesso vestito indossato da Chadwick Boseman quando visita lui stesso il piano ancestrale in Black Panther, sebbene in quel caso sia al versante opposto della conversazione.

LA PANTERA NERA DORATA

In Black Panther, Killmonger sottrae il trono al cugino e diventa il nuovo Black Panther, dotandosi di un costume simile a quello di T’Challa ma con motivi dorati invece che argentati. Anche in What If…?, Erik indossa un costume molto simile a quello della versione live-action.

“AVENGE TONY STARK”

In questa frattura del multiverso, Tony Stark non è mai diventato Iron Man e non ha mai costituito gli Avengers, ma il suo destino è reso ben evidente da questo poster, che afferma come solo il popolo americano possa vendicare la morte di Tony Stark. Si tratta di un riflesso tragico della storia del MCU che tutti conosciamo e amiamo. Una volta Tony Stark ha promesso che se non fosse riuscito a salvare il mondo, almeno lo avrebbe vendicato; ora i suoi colleghi stanno chiedendo al pubblico di vendicare lui!

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