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Y: L’Ultimo Uomo 1×01, la recensione senza spoiler del primo episodio

Come si fa a raccontare qualcosa di nuovo in un mondo che si mostra da almeno 30 anni? Y: L’Ultimo Uomo ci prova e riesce a dirci qualcosa di diverso dal solito.

Quando si parla di fantascienza è difficile poter usare il termine “novità”. Non per mancanza di qualità o di mezzi a disposizione (i film o serie tv del genere fantascienza spesso sono quelli a più alto budget o con i migliori registi e sceneggiatori coinvolti) ma perchè è stato il genere con cui, da più tempo, abbiamo rappresentato i timori e le paure che hanno attraversato questi ultimi trent’anni.

Che fosse il nucleare, la genetica, gli alieni, i cambiamenti climatici o l’esplorazione spaziale o le malattie c’è stato sempre almeno un film (spesso intere trilogie) o una serie tv che ne ha parlato. In ogni aspetto. in quasi ogni angolatura immaginabile.

Come si può, quindi, rappresentare “la novità” o almeno evitare l’effetto “già visto”? Y: L’Ultimo Uomo ci prova e porta a casa, se non altro in questa prima puntata, alcuni punti interessanti.

Y: L’Ultimo Uomo parte da lontano

Intanto dobbiamo tener presente che Y: L’Ultimo Uomo è una serie tv che attinge dall’omonima serie di fumetti DC Comics di Brian K. Vaughan e Pia Guerra, quindi avendo un percorso già tracciato si potrebbe pensare che fosse più semplice l’operazione. Ma quello che altre trasposizioni ci hanno insegnato è che avere un buon prodotto di base non garantisce un buon prodotto su schermo in maniera automatica, specialmente quando si parla di serie tv.

Y: L’Ultimo Uomo, invece, già da questa prima puntata mostra un mordente davvero interessante, con una capacità di coinvolgimento emotivo dello spettatore non scontato ed in crescendo.

Y: L’Ultimo Uomo di sole donne

La trama si basa su un evento globale e catastrofico che colpisce il sesso maschile del genere umano e del regno animale: all’improvviso, prima nel regno animale e poi in quello umano, tutti i maschi (tranne uno) muoiono, lasciando in vita solo le donne.

La prima puntata, come da manuale, passa quasi l’intero tempo a sua disposizione a presentarci i personaggi coinvolti, con la tecnica delle storie parallele e, prima della crisi globale, distinte tra di loro.

Oltre al coinvolgimento emotivo citato prima, un altro aspetto di Y: L’Ultimo Uomo pone a suo vantaggio ovvero l’analisi quasi spietata della mancanza di parità di genere, sia in campo economico che politico e lo fa con alcuni stratagemmi legati alle inquadrature, dimostrando la forza dell’impatto visivo.

Possiamo quindi definire Y: L’Ultimo Uomo una serie tv ad alto contenuto politico/sociale? Vedremo. Quello che sembra certo, con questo prodotto disponibile sulla piattaforma di Disney +, è la conferma che il periodo della trasposizione dal mondo fumettistico a quello del piccolo schermo è ben lontano dal concludersi ed, anzi, forse stiamo entrando in una fase in cui non vedremo solo prodotti leggeri ma anche impegnati in un’analisi (e conseguente denuncia?) di alcune delle distorsioni che caratterizzano la nostra società.

Y: L’Ultimo Uomo da chi è composto

Il cast include Diane Lane, Ashley Romans, Ben Schnetzer, Olivia Thirlby, Amber Tamblyn, Marin Ireland, Diana Bang, Elliot Fletcher e Juliana Canfield.

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