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Dylan Dog 421: La Variabile – Recensione

Come ben spiegato da Roberto Recchioni nell’introduzione alla storia, il 421 è un albo molto importante per l’Indagatore dell’Incubo di Craven Road. L’uscita segna infatti il trentacinquesimo anniversario dalla prima apparizione e anche l’introduzione dei nuovi copertinisti, i fratelli Cestaro, che seguono il maestoso lavoro svolto da Gigi Cavenago. Per l’occasione Sergio Bonelli Editore ha pensato di allegare all’albo una ristampa a colori del primo numero, L’Alba dei Morti Viventi. Un’occasione d’oro per (ri)leggere un pezzo di storia del fumetto italiano!

LA STORIA

Passando invece al numero in questione, La Variabile è in tutto e per tutto il sequel del numero 221, Il Tocco del Diavolo, uscito ben sedici anni fa. Torna anche lo stesso team creativo, con Paola Barbato ai testi e Fabio Celoni ai disegni. L’autrice riprende in mano i personaggi da lei creati per la prima storia e li rende di nuovo protagonisti di una vicenda che viaggia su un sottile filo tra il bene e il male. Vi riporto qui sotto la trama dal sito dell’editore:

Dylan viene convocato suo malgrado da due comitati di rappresentanza di Paradiso e Inferno, che si trovano in un’imbarazzante empasse. Un prigioniero del Limbo è fuggito sulla terra, oltre il controllo di entrambe le giurisdizioni. Per evitare le conseguenze catastrofiche che potrebbe portare la sua presenza tra gli umani, all’inquilino di Craven Road viene data l’incombenza di creare una task-force per catturarlo. L’Indagatore dell’Incubo procede di malavoglia all’arruolamento di una strega, un demone e un angelo caduto, sue vecchie conoscenze.

COMMENTO

La trilogia di storie dedicata alle donne più famose delle canzoni di Vasco ci aveva portato avventure sempre oniriche, ma più “terrene”, che indagavano in primis sull’umanità dei personaggi. Stavolta invece la storia inizia in medias res e mette subito Dylan di fronte a una questione ultraterrena, che coinvolge il Paradiso e l’Inferno. Un problema che Dylan, “uomo modello base” (cit.), non può risolvere da solo.

I lettori più affezionati sanno bene che l’Indagatore dell’Incubo non è mai stato tipo da lavori di gruppo, immaginate come possa sentirsi a collaborare con una strega, un demone e un angelo… I tre soggetti in questione hanno già avuto a che fare con Dylan, MA c’è un piccolo problema.

Ricorderete come dal numero 400 la vita editoriale, e non solo, di Dylan sia cambiata drasticamente. Con l’arrivo della meteora, il mondo che conoscevamo è sparito e abbiamo iniziato a seguire le avventure di un Dylan alternativo, che quindi non ha vissuto le stesse avventure del suo predecessore. Se i coprotagonisti sembrano comunque riconoscere l’Indagatore, lo stesso non si può dire per lui, costretto a chiedere l’aiuto di persone con le quali non ha mai realmente collaborato.

In realtà, da lettore, mi sono trovato nella medesima situazione. Chi come me non ha mai letto Il Tocco del Diavolo potrebbe fare fatica inizialmente a inquadrare bene i tre comprimari. Tuttavia, la Barbato non si sofferma a riassumere la vicenda precedente. Sta a noi lettori cercare di comprendere la natura dei personaggi con tutte le loro peculiarità. Leslie, Ash e Dust rappresentano tre sfumature del bene e del male. La prima è un’umana e una strega che riesce a evocare potenti incantesimi attraverso un libro di magia nera. Ash è un diavolo esiliato dall’inferno a causa della sua superbia e a fargli da contraltare troviamo Dust, angelo rilegato sulla Terra dal paradiso. Tutti sembrano avere un ruolo preciso nella caccia al fuggiasco del Limbo, e quello di Dylan sta prima di tutto nell’essere il collante tra di loro. Per motivi diversi, ma ognuno di loro ha un conto in sospeso con l’Indagatore.

C’è tanta avventura nella prima parte, quando Dylan si trova a viaggiare per il mondo per radunare la task force voluta dai suoi mandanti, finendo addirittura in Amazzonia. Una volta che la squadra è riunita è interessante vedere come interagiscono i personaggi e l’autrice riesce, attraverso i dialoghi, a sollevare importanti questioni sul bene e il male. Nell’ultima parte, poi, la situazione si complica e diventa sempre più difficile per Dylan capire chi sia davvero dalla parte dei buoni. Deciderà di seguire la missione affidatagli o di ribellarsi agli ordini?

Celoni si conferma il perfetto compagno di viaggio della Barbato. Passato svariate volte per Craven Road, erano diversi anni che non disegnava un albo della serie regolare. Il suo stile è sicuramente evoluto rispetto alla storia precedente, divenendo sempre più personale ed efficace nel caratterizzare i tre comprimari. Personalmente, mi piacerebbe rivedere più spesso questi tre personaggi, che reputo tra le migliori creazioni della Barbato nel panorama di Dylan Dog.

Per concludere, non posso che consigliarvi di correre in edicola e acquistare La Variabile. Meglio ancora se prima di leggerlo riuscite a recuperare anche il numero 221, che potete trovare sul sito della Bonelli o nell’usato. Anche questo mese prova superata per Dylan…aspettiamo con trepidazione la prossima uscita!

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La Variabile è in tutto e per tutto il sequel del numero 221, Il Tocco del Diavolo, uscito ben sedici anni fa e opera del medesimo team creativo. Tuttavia, la storia può essere compresa tranquillamente anche dai nuovi lettori. Dylan si trova a reclutare una squadra sui generis formata da un angelo, un diavolo e una strega. Ne viene fuori una vicenda ricca di avventura ma anche di introspezione e discorsi profondi sul bene e il male. Dylan Dog 421: La Variabile - Recensione