Respect: ecco la recensione del film su Aretha Franklin

Dal 30 settembre 2021, Respect è al cinema. Si tratta di un film biografico su Aretha Franklin. Jennifer Hudson interpreta la nota cantante. Nel cast troviamo anche Marlon Wayans (come Ted White), Mary J. Blige (come Dinah Washington), Audra McDonald (Barbara Franklin) e Forest Whitaker (C.L. Franklin). La regista è Liesl Tommy, la prima donna di colore ad essere nominata per il Tony Award per la migliore regia di un’opera teatrale. Ecco la sinossi ed il trailer del film:

La storia vera del viaggio di Aretha Franklin per trovare la sua voce, nel mezzo del turbolento panorama sociale e politico dell’America degli anni ’60.

L’apice del successo di Aretha Franklin

Respect racconta principalmente i primi anni della vita e della carriera della cantante fino al momento del massimo successo. Il resto della sua storia – quasi 50 anni – si riassume nella scena finale con dei titoli. Il film segue uno schema simile a quello di Bohemian Rhapsody e di Rocketman. In generale, presenta una struttura molto presente nel genere biografico: infanzia e gioventù, inizio del successo, caduta, redenzione e affermazione. I primi 30 anni di Aretha Franklin vengono narrati con estrema precisione. La cantante si mostra in tutte le sue sfaccettature, dall’attivismo alla difficile vita sentimentale, dalla famiglia molto religiosa al talento musicale. Ciò permette di conoscere la personalità e il vissuto che stanno dietro a tanto successo. D’altro canto, Respect sarebbe risultato più bilanciato se fosse stato dedicato del tempo anche alla seconda metà della storia di Aretha Franklin. Ad esempio, sarebbe stato interessante vedere sullo schermo la sua partecipazione alla Rock and Roll Hall of Fame e il supporto fornito a Barack Obama. In 2 ore e 25 minuti di film, ci sarebbe stato abbastanza tempo.

Una storia nella Storia

La storia di Aretha Franklin, soprattutto nella fase giovanile, permette di raccontare la società e gli ideali dei suoi tempi. In particolare, c’è un inquadramento storico molto interessante riguardo agli anni 50 e 60. Dal punto di vista politico, il padre della cantante è molto amico di Martin Luther King: fin da ragazza Aretha vorrebbe accompagnare le marce contro la segregazione razziale cantando. Successivamente, vedremo anche la reazione della protagonista all’uccisione di Martin Luther King. Il film presenta inoltre la comunità afro-americana di Memphis: è l’ambiente in cui cresce Aretha Franklin. Ad esempio, si mostrano la lotta peri diritti civili e la forte religione. L’aspetto che influenza di più la vita della cantante, però, è il feroce maschilismo che impregna la società in cui vive. La famiglia è patriarcale e la violenza sulle donne si considera consuetudine. Quindi, le canzoni di Aretha Franklin toccano gli spettatori: la donna afferma desiderio di libertà e necessità di rispetto quando nella sua vita privata le vengono negati. Per questo motivo, risulta ottima la scelta di mettere dei sottotitoli in italiano alle sue canzoni.

La vita dietro ad una voce celebre

Sicuramente, molti fans di Aretha Franklin aspettavano l’uscita di Respect con ansia. Alcuni sono rimasti soddisfatti per l’omaggio alla cantante che amano, altri avrebbero voluto l’aggiunta di dettagli nuovi o diversi, come la lotta col peso e le critiche dei media. Forse, il film si rivolge ancora ad un altro tipo di pubblico. Le canzoni di Aretha Franklin – ad esempio Respect e Think – sono conosciute da tutti, vita della loro interprete lo è davvero meno. Respect vuole, innanzitutto, divulgare la storia di Aretha Franklin, cercando di fornire un quadro completo tra “demoni” e successo. Le vicende biografiche sono quasi sempre legate alla musica. Le canzoni di Aretha Franklin sono fondamentali nel film: oltre alle esibizioni più famoso, vediamo il processo creativo. Queste sono le scene più caratteristiche e magiche. Grazie a ciò, si evita di scendere nel mero gossip sulla vita privata della cantante, il livello del film si mantiene abbastanza alto.

L’attualità di Respect

Respect colpisce gli spettatori – oltre che per la potenza vocale di Aretha Franklin – per la sua attualità. La protagonista lotta per i diritti civili degli afro-americani, contro il razzismo, affiancando Martin Luther King e Barack Obama. La cantante è tuttora considerata un’icona della cultura afro-americana. Il legame con l’attualità è evidente: alcuni critici hanno persino ipotizzato che ci fossero dei riferimenti al movimento Black Lives Matter. Inoltre, in Respect, vediamo Aretha Frankil scontrarsi ed essere vittima di diversi uomini per poi riscattare con forza la sua posizione.

L’attenzione degli spettatori si tiene viva con dei piccoli colpi di scena e con l’introduzione di dei flashback che completano le vicende della cantante. L’interpretazione di Jennifer Hudson nei panni della protagonista è ineccepibile. Infine, la presenza di filmati originali che riprendono Aretha Franklin dà credibilità a Respect emozionando.

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Respect racconta la vita di Aretha Franklin, intrecciando vicende biografiche a canzoni di successo. I primi 30 anni di storia della cantante sono raccontati con cura, con un'ottima ricostruzione storica. Seppur non proponga un racconto del tutto completo, Respect è un omaggio molto apprezzabile ad Aretha Franklin, adatto ad un pubblico vasto. Respect: ecco la recensione del film su Aretha Franklin