FIFA 22: la recensione essenziale del titolo targato EA Sports

Abbiamo provato FIFA 22 su PlayStation 5! Scoprite cosa ne pensiamo dell'ultimo titolo della serie EA Sports nella nostra recensione!

Appassionati di calcio ben ritrovati sui canali di NerdPool! Lo abbiamo provato a fondo, ci abbiamo giocato per ore e finalmente possiamo dirvi cosa ne pensiamo di FIFA 22. Abbiamo testato la versione PlayStation 5 del titolo targato EA Sports. Volete conoscere le nostre impressioni? Allora continuate a leggere la nostra recensione con le sole informazioni che davvero vi serviranno per valutare FIFA 22!

HyperMotion, molto bene!

Partiamo con quello che può essere considerata la vera novità introdotta da FIFA 22, ovvero la HyperMotion Technology. Questa nuova tecnologia, basata sull’intelligenza artificiale, ha permesso ad EA di acquisire tantissimi dati per migliorare drasticamente i movimenti dei giocatori in campo. I contrasti, gli scatti, gli uno contro uno ed i movimenti del reparto difensivo sono finalmente molto più realistici e questo garantisce un’esperienza davvero innovativa per tutti gli appassionati della serie.

Nuova modalità Volta Football

Molto interessanti anche le nuove modalità Volta Football. L’erede di FIFA Street aveva effettivamente bisogno di una rinfrescata e tutti i mini giochi aggiunti (come ad esempio il FootVolley sulla spiaggia o il Dodgeball) permettono di sperimentare nuove esperienze per dei momenti di divertimento meno impegnativi.

Carriera Personalizzata!

Apprezzabile la possibilità di creare una squadra personale per la Modalità Carriera Allenatore! I giocatori potranno scegliere, oltre allo stemma e alle maglie, anche lo stadio ed i suoi colori, il tipo di rosa (più giovane o più esperta), la qualità della rosa ed il budget a disposizione. Provate l’ebrezza di prendere una squadra di giovani talenti per poi portarla sul tetto d’Europa!

Nuovi commentatori e tifoserie migliorate

Nel roster di commentatori si aggiunge Lele Adani al posto del collega e più “anonimo” Stefano Nava. Nonostante Nava abbia fatto davvero un ottimo lavoro nelle scorse edizioni, Adani è sicuramente uno degli uomini del momento per quanto riguarda la telecronaca e questo non può far altro che dare un pizzico di realismo in più a FIFA 22.

Molto bene anche per quanto riguarda l’atmosfera che si respira durante la partita. I tifosi sono molto più “caldi” e tendono a interagire di più in base all’andamento della partita. Alcune tifoserie iconiche (come quella del Liverpool, per esempio) canteranno i propri inni o i propri cori. Decisamente un passo avanti rispetto alle scorse edizioni.

HyperMotion, meno bene…

Sfortunatamente non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante l’HyperMotion abbia dato un’ottima spinta in avanti verso un nuovo livello di realismo, l’eccessiva ricerca dello stesso tende a minare un po’ troppo il gameplay di FIFA 22. Alcune animazioni risultano troppo lente, seppur stilisticamente corrette e belle da vedere. Questo rende inevitabilmente i giocatori “prede” semplici della retroguardia avversaria che spesso ha vita facile nel recuperare pallone.

Estremi difensori poco estremi

Anche i portieri non hanno goduto a pieno dell’HyperMotion in FIFA 22, nonostante alcune parate siano un vero godimento per gli occhi. Gli estremi difensori tendono ad essere troppo spesso protagonisti in negativo della partita, in particolare se l’overall del giocatore è medio-basso (da 79 in giù). Papere, tuffi sbagliati e deviazioni verso la propria rete risultano all’ordine del giorno e spesso i portieri sono delle goffe parodie delle loro controparti reali.

FUT e Modalità Online

Tutto questo non può che ripercuotersi anche su FUT e sulle Modalità Online. FUT e Modalità Online non hanno subito particolari cambiamenti (eccetto il matchmaking per la Partita al Volo Pro Club) e quindi, visto quanto riportato sopra, specialmente FUT diventa sempre più una modalità dove avere dei top players risulti necessario per vincere. Il rischio è quello di far diventare la modalità sempre più pay-to-win e questo non può essere la normalità in un gioco di calcio.

Licenze che vengono ma che soprattutto vanno

Male anche sotto l’aspetto licenze, fiore all’occhiello delle scorse edizioni. Se prima le squadre non licenziate ed i campionati non ufficiali si potevano contare sulle dita di una mano, adesso molti sono i team ad avere divise, nomi e stemmi fake. Soffermandoci sulla Serie A, campionato ufficiale, essa contiene squadre come l’ormai blasonato Piemonte Calcio (Juventus) ma anche Bergamo Calcio (Atalanta), Roma FC (AS Roma) e Latium (Lazio).

Matchmaking, ahi ahi ahi…

Infine, il matchmaking, in particolare quello della Partita al Volo Pro Club. Interessante l’introduzione dell’assegnazione automatica del ruolo all’interno di una partita (basato sulla posizione effettiva del giocatore). Unico problema: i tempi biblici per giocare. Ci siamo trovati in situazioni paradossali dove non siamo riusciti ad entrare in partita nemmeno dopo 22 minuti (cronometrati, facendo circa 5-6 tentativi) nonostante i quasi 10.000 utenti online. Molto dipende dalla posizione del vostro giocatore (specialmente se siete ATT) ma in generale i tempi sembrano davvero spropositati e spesso ci siamo arresi all’impossibilità di giocare un match, ripiegando su altre modalità.

Conclusioni

Insomma, FIFA 22 ha sicuramente fatto un passo in avanti rispetto alla scorsa edizione sfruttando meglio il passaggio alla next-gen, ma tanti piccoli difetti non fanno fare al titolo il “salto” previsto.

Che ne pensate della nostra opinione? Siete in linea con la nostra recensione? Acquisterete FIFA 22? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su NerdPool.it! Non dimenticatevi di guardare l’ultimo TOTW di FUT!

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PRO <ul> <li> HyperMotion, che aumenta il realismo soprattutto nei passaggi lunghi e nei contrasti aerei <li> Volta Football e le nuove modalità di gioco <li> Carriera personalizzata, porta la tua squadra da provinciale a regina d'Europa </ul> CONTRO <ul> <li> HyperMotion, male sui portieri <li> Matchmaking in Partita al Volo Pro Club esageratamente lungo <li> Licenze </ul>FIFA 22: la recensione essenziale del titolo targato EA Sports