Crysis Remastered Trilogy: la recensione della trilogia di Crytek

Dal 2007, anno in cui è stato lanciato il primo Crysis, la nanotuta è diventata una delle icone del videogioco e con questo, Crytek ha consolidato definitivamente il suo successo e ovviamente il motore grafico, il CryEngine, che si è imposto come uno dei più potenti dell’epoca, ma anche uno dei più esigenti. A parte questa ascesa fulminea come studio di sviluppo, Crytek è cresciuto in modo esponenziale, soprattutto nella grafica nel quale erano vere eminenze nel settore, qualcosa che molti di noi sono riusciti solamente ad assaporare nel primo capitolo della saga, la cui grafica soffoca ancora molti dei PC di oggi. Ma da allora è passato molto tempo. 14 anni ci separano da quell’età d’oro dei titoli che ci hanno costretto a cambiare forzatamente scheda grafica e provare qualcosa di mai visto prima.

Novità delle versioni rivisitate

La novità di questa trilogia risiede soprattutto nell’introduzione delle remaster di Crysis 2 e Crysis 3, e la rimasterizzazione del primo titolo era già uscita a settembre dello scorso anno.

Abbiamo iniziato, tuttavia, con il primo Crysis, pubblicato originariamente nel 2007. Tutti conoscono il meme, e per una buona ragione. Il gioco ha rivoluzionato il settore, stabilendo un nuovo livello per la grafica dei videogiochi che è ancora difficile da eguagliare oggi se si utilizzano tutte le impostazioni massime su un PC. Era così pesante che è stato rilasciato solo su PlayStation 3 e Xbox 360 diversi anni dopo.

Crysis Remastered

Parlando invece dei due successori, non sono così lontani da aver subito lavori di rimasterizzazione elevati. All’inizio si ha quasi l’impressione che non sia cambiato molto, ma facendo un confronto con le vecchie versioni, si nota il grande salto di qualità. Questi dettagli sono particolarmente evidenti nella risoluzione più elevata e soprattutto negli effetti di luce e ombra notevolmente migliorati. In particolare, la rappresentazione dell’acqua e del vetro è alla pari con diverse produzioni attuali. Tuttavia, trattandosi di rimasterizzazioni, a causa di alcuni modelli e delle strutture dei livelli, è evidente che i giochi hanno qualche anno alle spalle.

Uno sguardo al Gameplay di Crysis Remastered

Per quanto riguarda il gameplay, rimane per lo più invariato, con l’interfaccia utente che non subisce grandi cambiamenti. Crysis è lontano dall’essere un FPS tradizionale. A differenza dei titoli più “realistici” abbiamo una nanotuta che ci conferisce poteri da vero supereroe, potendo così affrontare interi battaglioni con un’unica arma o addirittura con i semplici pugni. Grazie, infatti, alla tuta in dotazione abbiamo diversi potenziamenti; disponiamo quindi della possibilità di agire in maniera stealth grazie ad una mimetica ottica incorporata o ridurre i danni subiti in modalità corazza. Questi potenziamenti non sono del tutto illimitati ma basati sull’energia: una volta attivati avremo un indicatore che ci dirà il consumo del potenziamento; sparando, ad esempio, in modalità stealth, l’energia calerà al minimo facendoci quindi rivelare da eventuali nemici nelle vicinanze. L’energia vitale, invece, calerà se subiremo danni ma, per un periodo di inattività e senza scontri a fuoco, potremo recuperare la vitalità.

Crysis Remastered

In Crysis 2 e 3, l’introduzione degli alieni come nemico principale porta ad alcuni cambiamenti, con la nanotuta che ha ricevuto diversi aggiornamenti e diverse meccaniche di gioco semplificate. All’epoca, questo non piaceva ad alcuni fan del franchise, e potrebbe non piacere di nuovo in questa versione rimasterizzata; ci sono invece elementi davvero particolari, come l’introduzione del tiro con l’arco in Crysis 3, che danno al giocatore un’ottima opzione per la furtività.

Ci gira Crysis?

Con il lavoro di remastered dei tre capitoli di Crysis l’impressione che i giochi si siano “alleggeriti” è evidente grazie, inoltre, ai nuovi algoritmi grafici. È proprio grazie alle tecnologie più recenti, come il DLSS e il Ray Tracing, che possiamo disporre di un incremento grafico notevole senza compromessi. Sia le versioni PC che console next-gen dispongono, infatti, dell’opzione Ray Tracing. In particolare, su PC, la tecnologia di rendering è disponibile sia su schede grafiche Nvidia che AMD. Le schede Nvidia, inoltre, dispongono la possibilità di abilitare anche il DLSS.

Crysis Grafica

Nelle impostazioni grafiche, citando il meme, gli sviluppatori hanno voluto inserire un’opzione dedicata che farà spingere al massimo il gioco, spremendo ogni processore del nostro PC.
Rispetto ai giochi originali di 14 anni fa che mettevano a dura prova il nostro hardware, le versioni rimasterizzate di Crysis sono più “leggere”. Anche con periferiche di qualche anno, come una GTX 1060 è possibile trovare un buon compromesso tra qualità e prestazioni. Giocando con le impostazioni è infatti possibile oltrepassare i 100 frame al secondo.

Dritti alle conclusioni

Sebbene il ringiovanimento grafico incredibile per i tre capitoli di Crysis non possiamo non far presente diversi difetti.
Questa trilogia è stata progettata principalmente come titoli single player. Le versioni rimasterizzate di Crysis 2 e Crysis 3 mancano della componente multiplayer che, all’epoca, erano piuttosto divertenti (il primo Crysis non aveva ancora il multiplayer). La trilogia è quindi rivolta solo ai fan degli sparatutto in prima persona con una campagna esclusivamente single player sebbene il menu rimanga invariato. Già dal primo capitolo, infatti, per iniziare la partita dovremo scegliere “giocatore singolo” come se una componente mutligiocatore fosse prevista.

Gli anni si fanno sentire, invece, per l’IA nemica. Durante le nostre partite a Crysis abbiamo notato una IA molto datata, alcuni nemici infatti sembrano “distratti” e ripetere le stesse azioni nonostante vengano innescati dai nostri colpi.

Nonostante questi difetti che possiamo considerare trascurabili per il gioco, Crysis Remastered Trilogy è un’opera ben riuscita per Crytek. Far rivivere ai fan emozioni di ben 14 anni fa non è semplice e, grazie alle nuove tecnologie grafiche e l’esperienza audio offerta dai tre giochi il restauro è stato eseguito in maniera ottima.

Avete già giocato a Crysis Remastered? Avete recuperato Crysis 2 e 3 con questa collection? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti e continuate a seguirci su NerdPool.it.

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Crysis Remastered Trylogy è la raccolta definitiva di casa Crytek che ha voluto restaurare il suo franchise principale. Con questa trilogia, Crytek, ci porta indietro di 14 anni e ci fa rivivere le stesse emozioni della prima volta in cui abbiamo esplorato il gioco. Ricca di novità nel comparto grafico, questa collector ci terrà impegnati diverse ore ad ammirare il lavoro eseguito dalla software house tedesca.Crysis Remastered Trilogy: la recensione della trilogia di Crytek