back to top

Cowboy Bebop: La recensione della serie live action

Dopo una lunga attesa domani, 19 novembre, arriverà su Netflix la serie live action di Cowboy Bebop. Basata sull’omonimo celebre anime di Shinichiro Watanabe, la serie è l’ennesimo adattamento di opere nipponiche con attori in carne ed ossa. Non sarà facile accontentare i fan dell’originale e vedremo se le avventure dei nostri cowboy spaziali piaceranno o no… Scoprite il nostro parere sulla serie nella nostra recensione in anteprima!

La storia di Cowboy Bebop

Siamo in un lontano futuro indefinito dove ci si muove tra diversi pianeti multiculturali. Durante una rapina al casinò Watanabe, facciamo la conoscenza dei protagonisti, i cowboy, ossia cacciatori di taglie. Sono Spike Spiegel (John Cho), un uomo dal passato misterioso, e Jet Black (Mustafa Shakir), un ex poliziotto divorziato proprietario della navicella spaziale con cui viaggiano per lo spazio, la Bebop. I due sono una coppia affiatata sempre in cerca di taglie grosse per poter guadagnare il più possibile, così Jet può comprare regali alla figlia oltre a non doversi preoccupare delle spese per la nave, mentre Spike non rinunciare ai suoi amati noodles.

Lungo il loro cammino si troveranno ad incontrare un’altra cowboy (o cowgirl?), l’esuberante Faye Valentine (Daniella Pineda). Lei però nasconde a tutti di aver perso la memoria sul suo passato al risveglio dal suo sonno criogenico, volendo scoprire ad ogni costo la sua identità. Ma come ogni storia che si rispetti abbiamo un nemico, ed è rappresentato dall’organizzazione di stampo mafioso Red Dragon. In particolare sembra che uno dei suoi membri, Vicious (Alex Hassell), abbia un conto in sospeso proprio con Spike. E il misterioso passato del cowboy si collega a lui e alla moglie di Vicious, Julia (Elena Santine).

Cowboy Bebop
Netflix

Questa è la premessa di Cowboy Bebop, le avventure e disavventure di questo trio di cacciatori alle prese con il loro passato che li tormenta. Succede soprattutto con Spike, il nostro affascinante protagonista, che lo nasconde ad ogni costo, anche a Jet, il suo collaboratore e amico con il quale non riesce ad aprirsi. Ma una serie di sconvolgimenti lo costringeranno a fare i conti con la Red Dragon e i piani di scalata all’organizzazione di Vicious.

I legami del trio composto da Spike, Vicious e Julia si intuiscono nel corso degli episodi. Lo spettatore riesce a ricollegare i pezzi ma è negli ultimi due episodi che vengono date le dovute spiegazioni e si giunge ad una conclusione scioccante ma non definitiva.

In tal senso il personaggio di Spike riesce a mantenere a lungo la sua aura di mistero fino al completo svelamento del suo passato. Per questo è un personaggio affascinante e interessante, combattente straordinario, dalla battuta pronta e manie come quella del cibo. Le sue interazioni con Jet, ma sopratutto con Faye, sanno essere incalzanti, divertenti, sarcastici, e imperdibili. Insomma i dialoghi sono sempre piacevoli da ascoltare e vedere i personaggi, sopratutto il trio di cowboy, interagire tra di loro. Tramite di essi si riescono ad intuire i sentimenti che provano e le loro relazioni, rendendolo un punto di forza di Cowboy Bebop, insieme alla sua ambientazione.

Netflix
Spike

Dei personaggi che conquistano

Prima di parlare dell’ambientazione ci tengo però a finire il discorso sui personaggi di Cowboy Bebop. Partiamo dall’iniziale partner di Spike, ossia Jet Black. Ex-poliziotto che ha lasciato il lavoro accusato di corruzione, risulta in diverse situazioni un po’ stereotipato. Frena i suoi compagni e le loro idee strambe vista la sua razionalità a volte eccessiva e presa in giro. Ha il pensiero fisso della figlia Kimmie, che vuole accontentare con bellissimi regali (come il corgi Ein che però la sua ex moglie non approva…), proteggendola da tutto e da tutti.

L’episodio 5 è tutto dedicato a lui che vedendo la taglia di un nuovo ricercato lo vuole trovare e riscattare il suo onore. C’è una bellissima atmosfera un po’ anni ’50 che ricorda quella di vecchi telefilm di detective e ispettori. Purtroppo risulta un po’ scontato nel suo svolgimento e a tratti un po’ noioso o comunque poco intrigante e appassionante. Personalmente speravo che le parti a lui dedicato scorressero veloci per passare agli esilaranti intermezzi di Spike e Faye sulla Bebop…

Cowboy Bebop

E parlando di Faye… Lei assolutamente fantastica, folle ed esuberante. Una donna con le palle e senza peli sulla lingua, ma che in diverse occasioni la vediamo fragile e triste per via della sua perdita di memoria. Risoluta nella sua ricerca della verità su di lei, a volte è fin troppo avventata e spericolata oltre che costantemente in competizione con Spike e Jet per dimostrare il suo valore. E che non sia solo pazza…

Ma appunto sono belli i momenti dove toglie la maschera di dura e si mostra per quella che è. Inizia a farlo nell’episodio 6 con la sua relazione con la meccanica che deve aggiustare la Bebop. Si apre a lei con la quale ha un rapporto occasionale che però la mette a nudo sopratutto nel carattere, pur mostrando anche il suo essere sessualmente fluida. Ma è con la comparsa della sua madre per finta Whitney, la persona che ha rubato la sua identità, che la vediamo agire per scoprire tutto. Ma per fare ciò dovrà anche affidarsi ai suoi amici che finora aveva tenuto distante.

Cowboy Bebop
Faye

Perché infatti la serie di Cowboy Bebop vede i diversi personaggi portare a conclusione le loro storyline lasciando però alcuni elementi in sospeso e pronti ad essere esplorati. Riguarda la relazione di Spike con Jet e Faye, ma anche Vicious e Julia con delle vere e proprie sorprese finali! Per non parlare di un nuovo personaggio introdotto negli ultimi minuti del decimo episodio che direi che l’intento di farne una seconda stagione è chiaro. Si attende solo una conferma ufficiale da parte di Netflix ma pare scontato…

Ambiente e musica e azione

Nel suo complesso Cowboy Bebop è una bella serie live-action. L’ambientazione spaziale è interessante, multiculturale con diverse ambientazioni dove si mischiano diverse nazionalità e luoghi. Siamo nel futuro ma ci sono elementi analogici e comuni anche alla nostra quotidianità in un mix unico e coerente nel suo complesso. Anche la musica è tendente al genere jazz ma vengono mischiati stili e ritmi che ricalcano l’ambientazione e il momento. Ci sono molte scene di azione con combattimenti che mischiano da una parte i duelli proprio dei cowboy con le pistole, dall’altra mosse di karate e kung-fu.

Netflix
Cowboy Bebop

Tranne in un paio di momenti non si intravedono stunt o fili che aiutano gli attori e anche la CGI è molto bella rendendo il paesaggio molto realistico e autentico sia se si tratta di un quartiere di una città o dello spazio più profondo. Gli episodi hanno ognuno una loro storia interna, spesso legata al criminale che i nostri cowboy vogliono catturare. Dall’altra è portata avanti la sotto trama dedicata a Viscious e Julia, strettamente collegata a Spike e al suo nascondersi dalla Red Dragon.

Solo gli ultimi episodi di Cowboy Bebop sono un po’ calanti, con momenti affrettati oltre a questioni lasciate irrisolte probabilmente per i futuri nuovi episodi. Ma rimane una serie molto piacevole da vedere. Forse dalle mie parole si intuisce che non sono una grande esperta dell’anime dal quale è stato tratto. Però, per quel poco che ho visto e conosco pare richiamarlo bene come nella sigla e nelle atmosfere. Ci saranno sicuramente differenze che i fan non potranno non ignorare ma trovo che sia una serie interessante e ben fatta. Riesce a suo modo ad appassionare lo spettatore e si vuole viaggiare ancora una volta in compagnia dei suoi personaggi. E quindi è il caso di dirlo: See you space, cowboy.

Spike

Dalle prime immagini che ve ne pare della serie live-action di Cowboy Bebop? Siamo curiosi di sapere cosa ne pensate dopo averla vista su Netflix, dove trovate anche l’anime originale. Scrivetecelo nei commenti e continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sulle vostre serie, anime e manga preferiti!

CORRELATI

Netflix propone la serie live-action in 10 episodi di Cowboy Bebop basata sull'omonima serie anime del 1998. Spike Spiegel è un cacciatore di taglie dal passato misterioso che tiene nascosto anche ai suoi compagni, Jet Black e Faye Valentine. Nell'ombra però si muove la sua vecchia conoscenza Vicious dell'organizzazione mafiosa Red Dragon e Spike dovrà chiudere le questioni lasciate irrisolte una volta per tutte. Una serie dall'atmosfera futuristica ma con molti oggetti e situazioni "attuali". Il punto di forza sono i personaggi, tutti con situazioni del loro passato con le quali devono convivere e cercare di risolvere. Anche le loro interazioni sono molto belle, irriverenti, sarcastiche ma anche umane. L'ambientazione è particolare con delle musiche che la ricalcano e la rendono ancora più avvincente. Ci sono molte scene di azione con richiami da una parte alle arti marziali e dall'altra ai duelli dei cowboy. Gli episodi sono incalzanti e piacevoli da vedere, si cala un po' sul finale ma perché si lascia intendere la volontà dei creatori di proseguire con una successiva stagione e quindi le parti lasciate in sospeso potranno chiudersi definitivamente. E non ci dispiacerebbe fare un altro salto nello spazio con questi cowboy Cowboy Bebop: La recensione della serie live action