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Another New Edition – Recensione

Dopo la precedente edizione del 2012, torna in tutte le librerie e fumetterie d’Italia Another, di Yukito Ayatsuji e Hiro Kiyohara, adattamento manga dell’omonimo romanzo, sempre scritto da Ayatsuji. La nuova edizione pubblicata da Edizioni Star Comics accorpa in due volumi i quattro della versione precedente, con diverse pagine a colori e sovraccoperta. Inoltre, è uscita anche un’edizione limitata con cofanetto, che raccoglie i due numeri insieme all’inedito Another 0. Vediamo brevemente di cosa parla la storia.

Ventisei anni fa, uno studente di nome Misaki frequentava la scuola Yomiyama Nord. Era sempre stato l’idolo di tutti sin dal primo anno, ma una volta passato in terza morì improvvisamente in un incidente. I suoi compagni, incapaci di accettarne l’improvvisa scomparsa, continuarono a fingere che Misaki fosse ancora vivo. Nel giorno della cerimonia di consegna del diploma, per quanto assurdo, pare che Misaki fosse apparso nella foto di gruppo. Inoltre, negli anni successivi si sono spesso verificati strani incidenti nella classe e tanti hanno iniziato a parlare di una maledizione. Quando Koichi Sakakibara si trasferisce nella stessa scuola, la storia sembra ripetersi e il ragazzo si troverà a vivere un incubo.

Another è un horror che spaventa e che colpisce sia per la trama che per il modo nel quale vengono affrontati alcuni temi importanti. L’atmosfera è sempre molto cupa e terrorizzante dalla prima all’ultima pagina. Koichi vive sulla sua pelle un vero e proprio incubo quando si trasferisce e prova a integrarsi con i nuovi compagni, ma si trova di fronte alla maledizione della 3°C. Già prima di iniziare viene informato su alcune regole da seguire a scuola e inizia a capire che qualcosa non va.

Seconda la leggenda, sembra che ogni anno ci sia tra gli studenti della 3°C un “morto”, ovvero una persona in più che appare come un normale studente, ma che in realtà è morta! Tuttavia, la classe deve avere un numero di studenti ben preciso. Le possibilità sono due: una lunga scia di omicidi finché il numero non torna giusto o scegliere uno/a studente/studentessa e far finta che non esista.

Questo è stato l’elemento che più mi ha colpito di tutta la storia. Per evitare di incappare nell’ipotetica maledizione, si decide di ignorare volutamente uno dei compagni di classe. Sembra di assistere a una forma di bullismo approvato e supportato da tutti, studenti e docenti. In questo modo, però, si finisce per pensare più a salvare la propria pelle che la salute mentale di questa persona. Pur se portato all’estremo in funzione della storia, questo concetto mi ha fatto ragionare su tante situazioni simili e reali che si verificano a scuola. In ogni classe c’è sempre qualcuno che viene escluso e ignorato senza motivo, ma solo perché considerato “diverso” dalla massa nelle idee o nell’aspetto fisico.

Tornando a guardare la trama generale, la storia alterna molto bene l’approfondimento psicologico dei personaggi con una serie di morti efferate e violente. Il tono più ironico e leggero che ritroviamo in parte all’inizio scompare subito per trascinare il lettore in un crescendo sempre più angosciante. All’elemento horror si affianca anche una parte più “investigativa”, con il protagonista deciso a scavare nel suo passato e in quello della scuola, per cercare di capire che cosa stia succedendo. Il tratto di Hiro Kiyohara è abbastanza standard e forse non esaltante, rispetto ad altri disegnatori horror. Tuttavia, risulta molto azzeccato per l’ambientazione scolastica della storia e, in particolare, nelle scene di sangue.

Il cast dei personaggi è davvero ampio, ma il ruolo centrale spetta a Koichi Sakakibara e Mei Misaki, una strana ragazza incontrata da Koichi nelle prime pagine. Il loro rapporto evolve tantissimo nel corso del racconto ed è centrale nel prosieguo della trama. Koichi diviene quasi ossessionato dalla ragazza sin dal primo incontro perché capisce che può aiutarlo a risolvere il mistero della 3°C. Intorno ci sono tanti altri compagni di scuola e professori, alcuni dei quali sono ben caratterizzati e approfonditi. Tutti comunque ricoprono un ruolo preciso nel puzzle delineato da Ayatsuji.

La tensione resta alta fino alla fine e pian piano ogni elemento si incastra perfettamente portandoci al finale. Una risoluzione che non è piaciuta a tanti lettori e lettrici ma che reputo azzeccata e anche, in parte, inaspettata. Non ho avuto modo di leggere il romanzo originale, ma ho letto che ci sono alcune differenze (chiedo in questo caso ai più esperti di confermare o smentire). Detto ciò, Another si conferma un’ottima storia horror che intrattiene e cattura fino alla fine. Se cercate una storia cupa, dolorosa e piena di colpi di scena, vi consiglio di non farvela sfuggire! L’edizione proposta da Star Comics è impeccabile, e le pagine a colori iniziali ci trasportano subito nel mood del racconto.

  • Formato: 15×21 , colori , b/n
  • Pagine: 360, 376
  • Brossurato: si
  • Cartonato: no
  • Sovraccoperta: si
  • Prezzo: 10,90€ / 23€ (cofanetto)

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Another è un horror che spaventa e che colpisce sia per la trama che per il modo nel quale vengono affrontate alcune tematiche profonde. Si tratta di un racconto corale, con due protagonisti centrali, ma dove ogni personaggio ha un ruolo importante nello scenario costruito da Ayatsuji, già autore del romanzo, e qui trasposto in manga grazie ai disegni di Kiyohara. Non la più originale delle storie, ma con alcuni spunti interessanti!Another New Edition - Recensione