The Witcher 2: La recensione

Due anni dopo una molto promettente prima stagione, eccoci qua. La seconda stagione di The Witcher è finalmente disponibile da ieri, su Netflix!

Guarda QUI il trailer della seconda stagione.

Sinossi:

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. È la storia dei destini intrecciati di tre individui nel vasto mondo del Continente, dove umani, elfi, witcher, gnomi e mostri combattono per sopravvivere e prosperare, e dove il bene e il male non sono facilmente identificabili.

Logline della seconda stagione: 

Convinto di aver perso Yennefer per sempre durante la battaglia di Sodden, Geralt di Rivia porta la principessa Cirilla nel posto più sicuro che conosce: Kaer Morhen, la fortezza della sua infanzia. Nel frattempo re, elfi, umani e demoni del Continente lottano per la supremazia al di fuori delle mura. E Geralt deve proteggere la giovane principessa da un pericolo ancora più grande: il misterioso potere che è in lei.

Recensione

La seconda stagione di The Witcher dimostra di essere all’altezza di diventare una lunga serie e un bel franchising. La prima stagione è servita alla presentazione dei personaggi, a spiegarci il loro passato, le loro scelte e come sono legati l’uno all’altra. Ma, era solo la punta dell’iceberg. Con la seconda stagione di The Witcher capiamo che siamo all’inizio di un viaggio molto lungo (la terza stagione è già stata confermata) e, se la qualità resterà la stessa, sarà un viaggio bellissimo che non vedo l’ora di fare.

Il destino deve compiersi

Il vero protagonista di questa stagione non è il nostro Witcher preferito, interpretato da un meraviglioso Henry Cavill, nè la bravissima Ciri (Freya Allan) che cerca di capire il suo posto nel mondo. Il vero protagonista è il destino, che incessante, inclemente attende ognuno dei personaggi. Nessuno può sfuggirli, il destino deve compiersi. Siamo di fronte ad una stagione più matura, sia a livello di storia che a livello di personalità. Ognuno di loro è spinto a chiedersi quale sia il suo ruolo in tutta questa storia, cosa il destino a in serbo, cosa li attende.

the witcher 2 ciri

Infatti tutta la storia sembra come rallentare in questa seconda stagione, anche le modalità sono diverse. Nella prima stagione di The Witcher, seguire il filo della trama risultava a volte complicato a causa dei vari salti temporali. Ora diventa più lineare, Ciri e Geralt sono insieme a Kaer Moren, dove il Witcher cerca di tenere la principessa al sicuro e, allo stesso tempo, tenta di addestrarla. Anche Yennefer vive la sua personale crisi, crisi che la mette in contatto con quella che la sua più grande debolezza. Ma tutti vivono la loro storia nello stesso tempo, questo la visione molto più semplice e godibile.

Focus sui personaggi

Questa narrazione rallentata ci da l’opportunità di avere una maggiore attenzione ai protagonisti, a quali sono le loro evoluzioni nel tempo e ai loro desideri e paure e alla loro forza. Conosciamo un Geralt diverso da quello che avevamo già visto, al Witcher senza sentimenti ora non crediamo più. Lo strigo si trasforma e diventa un padre e un mentore per la piccola Ciri, la protegge, la difende e la aiuta a difendersi da sola. Inoltre, conoscere il suo maestro e gli altri Witcher ci permette di dare un piccolo sguardo al suo passato, così da comprenderlo meglio.

the witcher 2 geralt recensione

Anche la piccola Ciri ha un ruolo sempre più dominante nella storia, non vuole più essere una principessa in fuga. Ora vuole combattere, vuole capire chi è e perchè, e deve imparare sempre meglio a gestire i suoi poteri.
Mentre Yennefer resta ai margini, dove prima dominava la storia ora sembra lasciarsi trascinare dagli eventi.

Un lungo viaggio

Anche se alcuni momenti della seconda stagione non sono stati propriamente perfetti, alcune volte sono state date troppe spiegazioni, numeri, date, nomi, tra cui è possibile perdersi e distrarsi facilmente. La seconda stagione di The Witcher, si rivela essere comunque un trampolino di lancio verso un lungo viaggio con Geralt e Ciri e Yennefer e tutti i vari personaggi che compongono questo meraviglioso mondo fantasy.

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La seconda stagione si rivela un punto di passaggio, la narrazione risulta più rallentata ed entrano in gioco nuovi personaggi, intrighi politici e guerre. I protagonisti devono crescere e maturare, cercare di capire che ruolo hanno nella storia e compiere il destino che è stato loro assegnato. Una crescita non solo nel carattere, ma nella struttura stessa della serie, che vediamo in un migliore aspetto visivo, nelle ambientazioni e nelle nelle nuove creature. Una stagione di passaggio si, ma che ci accompagnerà per un lungo viaggio insieme in questo meraviglioso mondo.The Witcher 2: La recensione