Emily in Paris 2: la recensione in anteprima

L’attesa seconda stagione di Emily in Paris arriverà su Netflix il 22 Dicembre (dai che manca poco!), siete pronti a tornare a Parigi?

Quest’anno per le feste natalizie impara a dire “oui” e a seguire il tuo cuore.

Qui trovate il trailer della seconda stagione di Emily in Paris

La sinossi di Emily in Paris – Stagione 2

Ora più integrata a Parigi, Emily si muove meglio per la città ma è ancora alle prese con le idiosincrasie della vita in Francia. Dopo essere rimasta coinvolta in un triangolo amoroso con il suo vicino e la sua prima vera amica francese, Emily è determinata a concentrarsi sul lavoro, che però diventa ogni giorno più complicato. Durante la lezione di francese incontra un espatriato come lei, che la fa infuriare ma allo stesso tempo la incuriosisce.

Il premiato ideatore e showrunner Darren Star torna a dirigere la seconda stagione della serie candidata agli Emmy EMILY IN PARIS, che è diventata la serie commedia più vista di Netflix nel 2020. La produttrice e star Lily Collins riprende il ruolo di Emily Cooper, affiancata dal cast fisso della serie composto da Philippine Leroy Beaulieu, Ashley Park, Lucas Bravo, Camille Razat, Samuel Arnold, Bruno Gouery e William Abadie, dalla guest star ricorrente Kate Walsh e dai nuovi membri del cast Lucien Laviscount, Jeremy O. Harris e Arnaud Binard. EMILY IN PARIS è prodotta da MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media.

Emily in Paris 2 stagione recensione

La nostra recensione della seconda stagione di Emily in Paris

Se avete amato la prima stagione di Emily in Paris, vi piacerà anche la nuova (Qui potete leggere la recensione della prima stagione.). Nonostante la lunga serie di clichè presenti nella serie, abbiamo apprezzato la prima stagione perchè portava qualcosa di nuovo, un’aria allegra e frizzante, gli splendidi scorci di Parigi e una nuova visione dei social media. La seconda stagione porta ancora quel ritmo incalzante, e l’allegria della protagonista, gli outfit sono sempre più iconici ma.. purtroppo viene distolta l’attenzione dai social personali della protagonista e dal suo lavoro per concentrarsi -fin troppo- sulla sua vita sentimentale.

Ed ecco, che tra uomini meravigliosi, viaggi di lusso e uno smielatissimo triangolo amoroso qualcosa nella serie viene perduto.

Scontato ma non troppo

La seconda stagione riprende esattamente da dove avevamo lasciato la prima. Emily passa una notte di passione con lo chef Gabriel ed è tormentata dai sensi di colpa per la sua amica (nonchè fidanzata di Gabriel) Camille. Ma un’altro uomo entra a far parte della sua vita, Alfie. Purtroppo però il finale di questo triangolo sembra quasi scontato, Alfie per quanto affascinante non fa breccia nel cuore dello spettatore e risulta anche a tratti sgradevole e maleducato, l’ovvia contrapposizione di Gabriel, sempre dolce educato e che ci ha fatto battere il cuore nella prima stagione.

Emily in Paris 2 stagione recensione

Una stagione poco social

Come già accennato però la seconda stagione di Emily in Paris, perde un pò di quella parte che ci aveva conquistati nella prima stagione. I social personali della ragazza, le foto, la sua rapida ascesa come influencer era ciò che aveva reso la serie interessante pur essendo una serie romance, aveva portato qualcosa di nuovo. Eppure in questi 10 episodi vediamo poco e niente di tutto ciò, il focus viene portato principalmente sulla vita sentimentale di Emily che ha anche risvolti sulle sue amicizie e sul suo lavoro, non sempre con ottimi risultati.

Tu parles français?

Una parte che abbiamo apprezzato molto è, finalmente, l’uso del francese. Essendo una serie ambientata a Parigi sembrava a volte strano che i personaggi, anche in assenza dei protagonisti americani, continuassero a parlare inglese. Infatti la seconda stagione porta un pò di lingua francese, riuscendo difatti a far immergere un pò di più lo spettatore nella cultura. Eppure non mancano i clichè fin troppo frquenti e molte battute ripetute fin dalla prima stagione che ora cominciano a far storcere un pò il naso a chi sta guardando.

Altro punto a favore della seconda stagione è sicuramente l’approfondimento di personeggi secondari come Mindy e Sylvie, due donne forti e coraggiose, di cui mi piacerebbe vedere altro. Nella seconda stagione entrambe trovano il coraggio di vivere un nuovo amore che scaverà nel loro passato, nelle insicurezze e anche nei pregiudizi della gente.

Conclusione

Emily in Paris resta comunque una serie godibile e che intrattiene. Scorrevole e senza punti morti, allegra e divertente anche se perde un pò del mordente della prima stagione che tanto ci aveva appassionati. Non sappiamo ancora niente di un’ipotetica terza stagione ma, dato il successo previsto per la seconda incrociamo le dita sperando che Netflix ci regali una terza stagione che possa risollevare le sorti della serie.

Ma passiamo alle cose importanti…siete team Gabriel o team Alfie?
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La seconda stagione perde un pò del mordente che ci aveva appassionati nella prima stagione. In mezzo a tutti i clichè e allo scontato (ma godibile) triangolo amoroso viene persa la vena social che ci aveva incantati all'inizio. Ma, la serie mantiene un ritmo frizzante e incalzante che intrattiene e mantiene lo spettatore incollato alla tv, o al pc, in attesa del finale e di scoprire cosa accadrà alla fine alla nostra Emily in Paris!Emily in Paris 2: la recensione in anteprima