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Cobra Kai 4, la recensione senza spoiler

Cobra Kai è ritornata con una quarta stagione che riporta la serie ai livelli del suo esordio, introducendo un nuovo villain che darà del filo da torcere ai nostri protagonisti. Lo show ha debuttato in maniera fenomenale, conquistando nuovi fan ma anche gli amanti di Karate Kid. Con le due stagioni successive, la serie ha perso la grinta iniziale, nonostante abbia comunque regalato dei bei momenti. Ora, però, Cobra Kai è torna a stupirci ed emozionarci nuovamente, anche se ovviamente non esente da difetti.

Cosa mi è piaciuto:

Genitori e figli

Il fulcro di Cobra Kai 4 è il rapporto tra figli e genitori, ma anche tra sensi e allievi. Samantha ed Anthony, figli di Daniel LaRusso mostrano la cecità dei propri genitori e la conseguenza del voler imporre la proprio visione del mondo, senza tener conto di ciò che i figli hanno davvero bisogno. Sam finisce per essere il punto d’unione anche tra Daniel e Johnny Lawrence, mostrando che è possibile raggiungere un equilibrio aprendo la mente. Invece, con Anthony vediamo il ritorno del bullismo, incubo del padre, dal punto di vista del bullo questa volta.

Johnny Lawrence si torna sempre più una figura paterna per Miguel, così come continua a cercare di riportare indietro Robbie, ma ciò su cui deve fare i conti, però, è con il suo passato e cercare di non diventare quello che ha sempre odiato. Ma come sensei che Johnny e Daniel dovranno affrontare la loro sfida, il voler educare i ragazzi con la propria visione della realtà mostra quanto il ruolo di genitore/maestro sia delicato e che si finisca per creare delle versioni in miniatura degli adulti mai veramente maturati.

Il ritorno di Terry Silver

Terry Silver è un noto personaggio di Karate Kid 3 che ha tormentato Daniel LaRusso ed è colui che proverà sbilanciare il già fragile equilibrio dell’unione dei due dojo. Terry si dimostra come un antagonista valido, più terrificante della sua giovane versione. Un manipolatore e stratega che ci fornirà scene pazzesche. Ma le cose non saranno così floride tra lui e Kreese.

cobra kai

I combattimenti

Gli scontri sono più belli che mai in questa quarta stagione, soprattutto perché sono tornati ad essere più realistici, senza combattimenti esagerati in luoghi inimmaginabili. Ci si limita alle zone del dojo e soprattutto al torneo All Valley, dove oltre ali scontri, abbiamo anche delle nuove categorie che ci permettono di conoscere nuovi aspetti del karate.

Cosa non mi è piaciuto

Il ruolo di Miguel è diminuito in modo smisurato, sembra quasi fuori forma e ottiene più spazio soltanto dopo metà stagione. L’eterna lotta tra Daniel LaRusso e Johnny Lawrence, inoltre, inizia un po’ a stancare. Speriamo che finalmente nella prossima stagione, li possiamo vedere collaborare poiché continuare a unirsi e separarsi rende la storia troppo prevedibile.

In conclusione

La quarta stagione di Cobra Kai riporta vigore allo show, rendendolo nuovamente entusiasmante e più profondo, permettendo quindi di proseguire con la storia per almeno un’altra stagione. I nuovi personaggi sono assolutamente funzionali alla trama e l’attesa del torneo rende tutto più emozionante ed energetico. Non vediamo l’ora della prossima stagione!

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