GTA VI: interrogativi e aspettative sul titolo Rockstar

Qualche giorno fa Rockstar Games ha annunciato di essere al lavoro sul prossimo GTA. Benché non siano stati svelati ulteriori dettagli, questo è il momento giusto per iniziare a chiedersi come potrebbe essere la nuova iterazione di questa fortunata serie.

Ricordo vividamente gli anni in cui Rockstar Games lanciava un titolo dopo l’altro in maniera inarrestabile. Tra GTA, Manhunt, Canes Canem Edit o Midnight Club ce n’era per tutti i gusti. Poi è arrivata la settima generazione di console, i tempi di sviluppo hanno iniziato ad allungarsi e le risorse necessarie sono schizzate alle stelle. Il vero cambiamento è tuttavia giunto nel 2013, a seguito del lancio di GTA V e della sua controparte, GTA Online. Dapprima, l’ultima iterazione di questa serie ha stupito tutti per le capacità della casa di spingere al limite l’hardware delle piattaforme disponibili. Era quasi incredibile che PS3 e 360 potessero offrire un mondo così bello e ricco di dettagli. Ma soprattutto, che tali console permettessero di passare istantaneamente al controllo di uno dei tre protagonisti, i quali erano dotati di routine e vite proprie.

La magnifica Los Santos avrebbe infine costituito la base per la più grande modalità online realizzata da Rockstar. Col senno di poi era un sogno ad occhi aperti, e nessuno avrebbe mai immaginato che ci sarebbero state ripercussioni su tutto il resto. Difatti, è passato parecchio tempo prima che la suddetta modalità raggiungesse il suo apice e tantissime risorse sono state indirizzate ad essa. Alcune amatissime IP sono finite nel dimenticatoio, mentre le vociferate espansioni di GTA V non hanno mai visto la luce.

E sebbene la grande R nel 2018 ci abbia regalato quel capolavoro chiamato Red Dead Redemption 2 (sviluppato in circa cinque anni) tantissimi fan si sono sentiti traditi dalla strada intrapresa della compagnia. Aggiungeteci qualche controversia qua e là, come i problemi relativi al crunch, l’abbandono di Dan Houser o il pessimo lancio di GTA: The Trilogy- The Definitive Edition e noterete come la reputazione della società non sia limpida come un tempo.

GTA Trilogy banner

Opportunità

Nonostante queste vicissitudini è davvero difficile avercela con Rockstar, e quando la casa di sviluppo ha confermato di essere al lavoro sulla nuova iterazione di Grand Theft Auto, l’intero settore è andato in visibilio. L’annuncio non ha comunque portato con sé ulteriori informazioni, se non che riceveremo nuovi aggiornamenti appena la compagnia sarà pronta.

Ed ecco che entro in gioco io: in uno scenario del genere non posso che proporvi un certo numero di interrogativi e riflessioni in merito al titolo in questione. Comincio subito con una domanda tutt’altro che scontata, ovvero, siamo sicuri che verrà chiamato GTA VI? Da anni i fan ipotizzano che il prossimo capitolo sarà ambientato a Vice City e, da un certo punto di vista, non è un ragionamento sbagliato. Se pensiamo che le vicende di GTA IV si svolgono a Liberty City e che le scorribande di GTA V prendono vita a Los Santos e dintorni, la logica fa supporre che il prossimo turno spetterà alle soleggiate isole. Ma se invece Rockstar decidesse di tirare fuori un nuovo capitolo sottotitolato collocato in una nuova città?

Dopotutto, gli Stati Uniti offrono tantissime metropoli iconiche che sarebbero perfette per un gioco del genere e uno scenario inedito potrebbe portare una ventata d’aria fresca nelle tematiche affrontate. Ricordatevi che GTA è uno specchio della società americana oltre che un calderone di crime story, quindi una mossa del genere non si può escludere a prescindere. Inoltre, un cambio di rotta ben si sposerebbe con l’introduzione di una protagonista donna, la quale offrirebbe un punto di vista inedito. In questi termini, gli scrittori del titolo potrebbero tirare fuori storie e personaggi più drammatici invece della solita roba esageratissima.

Grandi responsabilità

L’ambientazione e il/la protagonista di GTA VI (lo chiamerò così per semplificare le cose) rappresentano una questione fondamentale anche ai fini del gameplay. Riguardo la prima, penso sia plausibile aspettarsi qualcosa di simile ai mondi dei titoli live-service, con cambiamenti capaci di influenzare le dinamiche di gioco. Vi faccio un esempio banale: il prossimo 15 marzo GTA V approderà sulle nuove console e per quanto concerne la modalità storia, nulla è cambiato. Rockstar potrà anche aver aggiornato il comparto tecnico del gioco, ma il tempo a Los Santos è rimasto bloccato al 2013, con i pozzi petroliferi e gli immortali cantieri a fare da sfondo alla città. Dunque, l’introduzione di cambiamenti più o meno vasti all’interno dello scenario potrebbero permetterci di vivere la città in modo diverso rispetto al passato. Gli darebbero sicuramente un grado di profondità in più.

Passando al protagonista, oltre al genere di appartenenza, mi chiedo se gli sviluppatori proporranno nuovamente prospettive differenti o se tale dinamica verrà lasciata indietro. L’eventuale implementazione di un sistema analogo a quello di GTA V richiederebbe l’impiego di parecchie risorse, specie per la messa in scena di situazioni spettacolari. Anche se non mi dispiacerebbe vedere una storia incentrata su una coppia di personaggi, credo che la serie abbia bisogno di crescere su altri fronti.

Lacune da colmare

Nonostante il quinto capitolo abbia sbalordito tutti per le sue prodezze tecniche, non mancavano di certo lacune. Tanto per cominciare, le location al chiuso si contavano sulle punte delle dita e la maggior parte di esse erano vincolate alle missioni principali. Se GTA VI potesse vantare un maggior quantitativo di edifici esplorabili, sicuramente ne guadagnerebbe ai fini dell’immersività e il mondo di gioco risulterebbe meno piatto. Questo discorso si potrebbe estendere all’interattività, fattore che potrebbe garantire approcci diversi durante le missioni.

Passando al gameplay vero e proprio, un elemento che necessiterebbe qualche miglioramento è il combattimento corpo a corpo. Se da una parte le sparatorie sono state rifinite di capitolo in capitolo, non si può dire lo stesso degli scontri ravvicinati. Il punto più alto raggiunto dalla serie risale al 2004 con San Andreas, il quale proponeva ben tre stili di combattimento differenti. Purtroppo questi funzionavano tutti allo stesso modo e quindi peccavano in termini di profondità. Non chiedo che il team debba riproporre qualcosa del genere, bensì sarebbe sufficiente un unico stile ben realizzato. Sleeping Dogs ha dimostrato che la componente da shooter e le scazzottate possono coesistere, quindi Rockstar potrebbe prendere ispirazione dal titolo di United Front Games per rinnovare la sua formula.

Infine, sarebbe bello vedere l’implementazione di meccaniche aggiuntive in modo tale da arricchire il solito mix di sparatorie e guida. GTA V ha puntato parecchio sulla spettacolarità dell’azione, con cambi repentini di personaggio e opzioni multiple per i colpi. Il risultato resta ancora impressionante, ciononostante, le situazioni proposte non offrivano nulla di realmente nuovo o diverso a livello puramente meccanico. Per quanto la messa in scena sia importante ai fini di una buona rappresentazione visiva, servirebbe anche maggiore sostanza nel gameplay.

GTA Online 2.0

Ad ogni modo, tutte le novità che verranno introdotte in GTA VI costituiranno le fondamenta per il futuro di GTA Online. Ormai è chiaro che ogni titolo lanciato da Rockstar abbia come obiettivo ultimo quello di mantenere attivi i giocatori nelle modalità live-service. La compagnia newyorkese dovrà tuttavia stare attenta a non commettere scivoloni, specie dopo l’esperienza maturata con GTA V e RDR2. Sappiamo tutti che il lancio di questo tipo di esperienze non è mai semplice: tra incombenti problemi legati all’infrastruttura e una certa mancanza di contenuti, spesso le cose non vanno come previsto. Pertanto, la software house dovrà avere le idee chiare su come procedere e presentare una roadmap attendibile, in modo da rassicurare i giocatori. La strada sarà lunga e probabilmente non mancheranno i rallentamenti, ma GTA Online è la gallina dalle uova d’oro di Rockstar e questa non avrà problemi a fare decollare la sua impresa.

Prima che GTA Online venisse aggiornato con i colpi o con contenuti interessanti è passato parecchio tempo. Con la prossima versione, Rockstar dovrà gestire meglio le sue carte.

Conclusioni

Ci sono buone probabilità che GTA VI arrivi sul mercato nel corso del 2023 o nei primi mesi del 2024. Quando accadrà, sarà passato un decennio dal quinto capitolo numerato e ciò significa che Rockstar dovrà fare i conti con il peso delle proprie responsabilità. In un certo senso, la prossima iterazione della serie ha il dovere morale di rinnovare le avventure di questo tipo, pena la delusione dei fan. È un compito arduo e gli occhi saranno tutti puntati sul gigante americano, ma con molte probabilità gli sviluppatori riusciranno a superare anche questa sfida.

Fateci sapere che cosa vi aspettate da GTA VI e continuate a seguire Nerdpool.it in attesa di ulteriori informazioni relative al titolo in questione!

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