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Leggende Pokémon: Arceus – la nostra recensione

Pokémon non è una serie che ha bisogno di presentazioni, per i neofiti, vi basti sapere che il franchise ha compiuto da poco i 25 anni. Per così tanto tempo, questo brand videoludico, è stato straordinariamente uguale sin dagli albori, se non per qualche spin-off degno di nota, come: Mystery Dungeon, Pokémon Snap e tanti altri. Ci siamo tutti emozionati quando è stato annunciato un nuovo progetto, chiamato appunto Leggende Pokémon: Arceus, nel quale è stato ridefinito tutto quello a cui siamo stati abituati per anni. Sarà riuscito Leggende Pokémon a portare una ventata di aria fresca al brand, dopo la delusione dei precedenti titoli Spada e Scudo, soprattutto per un post-game praticamente assente? Venite a scoprirlo con la nostra recensione!

Leggende Pokémon: Arceus ha il classico obiettivo di tutti gli altri giochi, ovvero il completamento del Pokédex. In realtà si tratta del vero primo database (su carta) in cui vengono segnate tutte le attività che riguardano i mostriciattoli tascabili.

Caduta in un mondo tutto nuovo

Il tutto inizia con il personaggio protagonista che cade letteralmente dal cielo sulla riva di Hisui, una regione di tanto tempo fa che in seguito diventerà Sinnoh. In questo periodo le cose sono un po’ diverse dal mondo a cui siamo abituati. Facciamo subito la conoscenza del professore di questa generazione, Laven, che ci mostra in dettaglio tutto quello che succede all’interno del Villaggio Gubilo, dopo averlo aiutato a catturare 3 creature, ovvero gli starter di questa nuova generazione.

Starter Leggende Pokémon: Arceus

Il Team Galassia, nemici che abbiamo imparato a conoscere nei titoli Diamante e Perla, ora sono i conquistatori pacifici di Hisui. Il loro insediamento nella regione ha portato tantissima evoluzione ai popoli che erano già stanziati sull’isola. Organizzati in divisioni, veniamo subito assegnati ad un reparto, se non prima di aver portato a termine un esame. Il nostro obiettivo sarà quello di catturare 3 specie diverse di Pokémon, nello specifico uno Starly, Bidoof e Shinx.

Temere i Pokémon è qualcosa che ci viene ripetuto in quasi ogni singolo gioco, ma non è mai stato qualcosa che sia mai stato davvero realizzato. Questa volta, però, i Pokémon vagano per il mondo openworld ed hanno diverse personalità che determinano la reazione con il nostro protagonista. Alcuni semplicemente notano la nostra presenza, altri ci ignorano completamente altri ancora, quelli più aggressivi, attacca in prima persona il nostro avatar. Se pensate che Paras sia carino, mi dispiace deludervi, con attacchi di tipo Veleno o anche con Paralisi ci terrorizzerà, almeno fino a quando non incontriamo Snorlax Alpha, che è felicissimo di rincorrerci cercando di farci la pelle.

Non è così facile completare il Pokédex dopotutto!

Oltre a questi più o meno divertenti inconvenienti che ci si pareranno davanti durante tutta la nostra avventura, la nostra missione principale è quella di sempre… completare il Pokédex. Normalmente completare il database dei mostriciattoli tascabili è una semplice questione di catturarli tutti, ma non in Leggende Pokémon: Arceus. In questa nuova generazione infatti, per ottenere il 100% dobbiamo completare 10 incarichi per ogni creatura; queste piccoli obiettivi, come ad esempio: catturare diversi esemplari della specie in questione oppure osservare la mossa Petalodanza di Cherrim 5 volte, servono alla squadra di ricerca a ottimizzare la conoscenza sui Pokémon.
Questa strategia è un ottimo sistema per aumentare la longevità del titolo. Se andiamo, infatti, a completare solamente la storia principale, senza addentrarci troppo nelle varie missioni secondarie, possiamo completare il gioco in una ventina di ore.

Ancora i turni, ma con qualche novità

Il combattimento è ancora a turni, Gamefreak ancora non sembra voglia fare un passo così grande andando a cambiarlo radicalmente, ma è stata aggiunta una funzione purtroppo non apprezzata da tutti. Nella regione di Hisui, le creature possono padroneggiare le mosse, il che consentirà loro di usare quel determinato attacco, al costo di 2PP, per utilizzare la Tecnica Potente o la Tecnica Rapida. Il primo è più lento, il secondo è più veloce e, con un comodissimo schema in alto a destra dello schermo, è possibile vedere l’influenza che avrà un determinato attacco sull’ordine dei turni, molto in linea con un Final Fantasy. È una piccola modifica al gameplay che siamo abituati a vedere da anni. Alcuni hanno trovato questa nuova funzione poco utile ai fini della battaglia, invece per quanto mi riguarda l’ho trovata molto divertente.

Tecnica Rapida

Cercare strategie diverse in funzione dei nostri turni e quelli del nostro avversario, utilizzando al momento giusto un Tecnica Rapida, ci può portare facilmente in una situazione di vantaggio. Abbiamo la possibilità, infatti, di eseguire (sempre in funzione della statistica velocità della nostra creatura) 2 turni; possiamo quindi danneggiarlo nel primo turno e catturarlo nel secondo.

Palestre e Lega?

Possiamo confermare che nel passato non esistono né palestre né tantomeno Superquattro da affrontare, ci sono bensì i Pokémon Regali. Le battaglie con queste nobili creature sono tutte diverse e portano il gameplay in un mondo totalmente diverso a quello a cui siamo abituati. Per calmare le bestie inferocite, dobbiamo lanciare delle sferezen cercando di schivare gli attacchi che ci scagliano contro. Proprio come in un tipico SoulsLike, rotolare al momento giusto riuscirà a renderci invulnerabili per qualche secondo e riuscire così a lanciare diverse sferezen per abbassare la rabbia della creatura. Tutte le sfide che abbiamo dovuto affrontare nel corso della trama, sono state tutte diverse e divertenti da giocare.

Pokémon Regali

Nuove ed apprezzate meccaniche

Non ci sono PokéMarket o Centri Pokémon utilizzabili all’interno del gioco, come facciamo a sopravvivere negli ambienti selvaggi? Dobbiamo fare affidamento principalmente sul crafting e sui campi base in ogni area per sopravvivere e catturare più creature possibili. I nostri mostriciattoli tascabili, possono essere utilizzati per raccogliere risorse che ci aiuteranno durante la nostra permanenza all’interno delle aree selvagge. L’introduzione del crafting è sicuramente uno degli elementi più azzeccati in questo Leggende Pokémon: Arceus. Poter usare la mia squadra per cercare oggetti sparsi in giro per le aree per creare tutto ciò di cui avevo bisogno per la mia prossima battaglia o escursione è stato incredibilmente gratificante, senza andare a sprecare soldi utili per… ampliare il portaoggetti.

Comparto tecnico davvero deludente?

Purtroppo ci tocca anche trattare il comprato tecnico, criticato sin dai primi video di presentazione del gioco. Oltre che al nostro protagonista di questa avventura, sembra anche che le aree in questo titolo siano state portate indietro nel tempo. Tutto il mondo di gioco è un po’ piatto, vasto ma noioso, e se non fosse per un uso intelligente delle zone acquatiche nella maggior parte delle aree, si fa davvero fatica a distinguere tra le diverse sezioni della mappa. In aggiunta a questi problemi di level-design, abbiamo riscontrato un notevole pop-in visibile a schermo. Pokémon, texture e piccoli dettagli come l’erba appariranno costantemente nella nostra visuale. È vero che questo stile è totalmente nuovo per Gamefreak, ma molti titoli anche relativamente meno recenti, uno tra tutti Breath of the Wild, riescono a sfruttare a pieno l’hardware della Switch.

Durante tutto il nostro gameplay di oltre 30 ore, ci sono stati cali di frame importanti soprattutto durante l’uso in modalità docked. Per fortuna, giocando in modalità portatile, la maggior parte di questi problemi viene arginata grazie alla risoluzione inferiore. Nulla da eccepire invece per quanto riguarda il comparto sonoro, eccellente come sempre. Il nuovo e frizzante motivo presente in sottofondo durante l’evoluzione dei Pokémon ci ha davvero conquistato.

Grafica

Il progetto è davvero riuscito?

Nel complesso, Leggende Pokémon: Arceus introduce e trasforma molti elementi del gameplay a cui siamo già abituati e crea un gioco in cui credo che tutti possano trovare una qualche forma di divertimento. Gamefreak questa volta è riuscita ad uscire definitivamente da una zona di comfort e, per molti versi, il risultato è fantastico… Eppure, il titolo, non è del tutto perfetto. Questo gioco è sicuramente un promettente trampolino di lancio per il futuro dell’universo videoludico di Pokémon e sinceramente non vedo l’ora di vedere cosa riusciranno a creare nelle prossime generazioni. Infine, indipendentemente da ciò che purtroppo Leggende Pokémon: Arceus non riesce ad eccellere, rimane comunque un’esperienza divertente da giocare in questo modo nuovo ed evoluto. Sperimentare un gioco che sembra ed è davvero diverso per la prima volta dopo tanti anni.

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Leggende Pokémon: Arceus è una quasi totale rivisitazione di un franchise talmente solido da essere rimasto invariato per tantissimi anni. Questo nuovo titolo porta una ventata di aria fresca alla serie, aggiungendo meccaniche uniche insieme ovviamente a nuovi mostriciattoli tascabili. Tralasciando un comparto grafico non propriamente all'altezza, Leggende Pokémon potrebbe essere l'inizio della miglior serie vista fino ad ora nel brand Pokémon.Leggende Pokémon: Arceus - la nostra recensione