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The Batman, la spiegazione del finale

Il finale di The Batman conclude la prima storia del nuovo Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson, ma il viaggio che Matt Reeves ha impostato è appena cominciato.

The Batman segue Bruce Wayne nel suo secondo anno di lotta al crimine nei panni del crociato incappucciato di Gotham City. Con Alfred Pennyworth (Andy Serkis) come suo confidente e alleato, Batman tenta di risolvere il mistero dietro gli omicidi dell’Enigmista (Paul Dano) e di capire come tutto si collega ai suoi genitori, Thomas e Martha Wayne.

Prima di proseguire nella spiegazione, vi ricordiamo di prestare attenzione in quanto seguono spoiler sul film. In caso non vogliate proseguire, cliccate qui per leggere la nostra recensione senza spoiler di The Batman.

Attenzione! Seguono spoiler. Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Il vero piano dell’Enigmista

Uno dei più grandi colpi di scena di The Batman è il motivo dietro gli omicidi dell’Enigmista. Il cinecomic di Matt Reeves ci mostra come l’Enigmista sia proprio come il Cavaliere Oscuro, entrambi cercano di fare del bene, rappresentano le due facce della stessa medaglia: orfani in cerca di vendetta contro Gotham.

La spiegazione del piano dell’Enigmista è fondamentalmente legata a Thomas Wayne e al suo obiettivo di ricostruire Gotham. Edward Nashton, grazie al suo lavoro di contabile, ha scoperto cosa è successo al rinnovamento messo in atto dalla famiglia Wayne. Dopo la morte di Thomas, il piano cadde nel dimenticatoio, ma invece di essere completamente sciolto, il denaro finì nelle mani della malavita, nelle mani di Carmine Falcone. Il signore del crimine ha fatto arrestare Salvatore Maroni e ha usato i soldi per sistemare le persone giuste negli incarichi chiave di Gotham.

Poiché il rinnovamento doveva avvantaggiare Edward (rimasto orfano da bambino e cresciuto in povertà), si vendicò delle persone che gli avevano fatto un torto, rubando il denaro destinato alla ricostruzione, perciò diventa l’Enigmista per combattere questa ingiustizia. La sua ultima vittima doveva essere Bruce Wayne, un altro orfano che pensava avesse ricevuto un’attenzione immeritata dopo la morte dei suoi genitori. Le persone si sono rapidamente dimenticate del piano di rinnovamento e si sono concentrate interamente su Bruce Wayne, un ragazzo che ha tragicamente perso i suoi genitori. Nel frattempo, tutti gli altri orfani della città continuavano a soffrire. Agli occhi dell’Enigmista, Bruce era il catalizzatore della caduta del progetto, mentre Falcone e tutti gli altri rappresentavano l’effetto domino. L’ultimo pezzo del piano dell’Enigmista doveva distruggere Gotham inondando la città, costringendo così il “vero cambiamento”, lavando via la corruzione.

Sono vendetta

the batman

Il punto in cui Batman ha un effetto su Gotham, buono o cattivo che sia, si realizza nell’epilogo del film, in particolare dopo che Jim Gordon gli ha impedito di uccidere uno dei seguaci dell’Enigmista. Quando lo scagnozzo viene smascherato, guarda Batman e dice: “Sono vendetta”. Il suo viso potrebbe non sembrare troppo familiare, ma è lo stesso tizio che Bruce Wayne incontra al funerale all’inizio del film, il tipo che esprime il suo malcontento con i funzionari di Gotham.

Le parole pronunciate dal seguace dell’Enigmista sconvolgono Batman, si è appropriato delle suo parole. Questo lo porta a pensare che davvero non sono così diversi (dopotutto stava per ucciderlo), che la “sua” vendetta non ha impedito alle persone di diventare criminali.

Joker

Questo nuovo universo di Matt Reeves significa un nuovo Joker, è inevitabile. The Batman introduce il clown quel tanto che basta per mantenere l’interesse dello spettatore per il sequel. In questa versione, Joker, che è già ad Arkham, potrebbe aver avuto il suo regno del terrore fuori dallo schermo. The Batman mostra come in fututo vedremo il Joker di Barry Keoghan, magari in coppia con l’Enigmista. Alla fine del film, quando i due si “incontrano”, fondamentalmente diventano amici. Combinando tutte queste informazioni, il pubblico, probabilmente, lo rivedrà in The Batman 2.

Il Pinguino

The Batman-Pinguino-Colin Farrell

Uno dei prossimi spettacoli spin-off di The Batman sarà incentrato sul Pinguino. Sebbene il suo rapporto con Carmine Falcone e Salvatore Maroni non sia approfondito nel film, non è necessario per la trama. Quindi, invece di essere un prequel, sembra che la serie spin-off sarà ambientata all’indomani dell’inondazione di Gotham. Il finale di The Batman implica che ci sarà una lotta per il controllo della città e Pinguino è pronto a diventare il nuovo signore del crimine e colmare il vuoto di potere.

Presumibilmente, la serie con Colin Farrell potrebbe trarre ispirazione dalla storia a fumetti Batman: Terra di nessuno del 1999, in cui Gotham è una città in rovina. Per ristabilire l’ordine e ricostruzione, la maggior parte dei cittadini viene evacuata e la città lasciata vuota, diventando una terra di nessuno. Naturalmente, i cattivi più feroci di Batman colgono l’opportunità per conquistare parti di Gotham e stabilire nuovi territori, portando così a una guerra totale con il Cavaliere Oscuro. 

GCPD

HBO Max ha anche iniziato a sviluppare lo spettacolo Gotham PD, che, dai primi dettagli, potrebbe essere ambientata durante il primo anno di lotta al crimine di Batman. Al momento non si conoscono molti dettagli, ma avrebbe senso che lo show GCPD si basi sulla promessa del sindaco alla fine di The Batman: ricostruire Gotham e renderlo migliore.

La polizia avrà il suo da fare per arginare la nuova ondata di illegalità che affligge la città. Percorrere questo nuovo percorso consentirà sia alla serie su Pinguino e a GCPD di esplorare le due facce di Gotham, mostrando la ricostruzione della città senza che Batman sia in prima linea. 

Catwoman

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Come vediamo alla fine di The Batman, Catwoman si dirige nella direzione opposta di Batman, a Blüdhaven, dopo avergli chiesto di lasciarsi Gotham alle spalle. Nei fumetti, Blüdhaven è il luogo in cui Dick Grayson va quando decide di restare da solo e diventare Nightwing, lasciandosi alle spalle la sua identità di Robin.

Considerando che il film si conclude con una nota di speranza, con Batman che si apre alla gente di Gotham e “diventa” giustizia, è possibile che The Batman 2 possa presentare un giovane Dick Grayson. Ma, il luogo in cui si reca Catwoman, potrebbe anche essere semplicemente una citazione. La vera domanda è: nell’universo di The Batman, Nightwing esiste già? Il film di Reeves, dopotutto, include diverse informazioni nuove, che cambiano il mito di Batman (Catwoman è la figlia di Falcone, per esempio), quindi potrebbe non sembrare inverosimile che anche Nightwing abbia una nuova origine.

Il finale di The Batman

Selina ha aiutato Bruce senza saperlo (e viceversa, quando non uccide il poliziotto), lo ha aiutato a vedere l’errore del suo mondo. A questo punto della storia, non è più “vendetta”, è qualcosa di più, qualcosa di meglio, e lei è stata una delle tante persone che lo hanno spinto in quella direzione. La scena finale in cui vede Catwoman scomparire nella nebbia e poi guarda avanti ricorda il finale de Il Cavaliere Oscuro di Nolan, in cui Batman scompare nella notte. Tuttavia, invece di scomparire per diversi anni come ha fatto il Batman di Christian Bale, il Batman di Robert Pattinson si prepara a continuare il suo viaggio. 

Thomas e Martha Wayne

Gli omicidi di Thomas e Martha Wayne sono sempre stati un punto focale della storia delle origini di Batman, ma in The Batman adotta un approccio diverso. Il film non si sofferma sul fatto che la loro morte lo abbia ispirato a diventare un vigilante, ma si concentra sul mistero dietro la loro uccisione (chi è stato?), diventa una sottotrama. Nei fumetti e nella maggior parte degli adattamenti, Joe Chill è la persona che uccide i genitori di Bruce Wayne, come mostrato in Batman Begins. Ma in The Batman, lo spettatore rimane con il dubbio: Carmine Falcone o Salvatore Maroni?

Il significato

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In The Batman, Bruce cerca vendetta per gli omicidi dei suoi genitori e per la corruzione di Gotham City, ma la storia lo cambia. Batman ha delle regole – non usa pistole e non uccide – ma nel complesso, questo è tutto ciò che lo separa davvero dall’Enigmista. Edward Nashton era un orfano costretto a vivere in un orfanotrofio in cui i bambini morivano ogni inverno, Bruce Wayne, invece, è cresciuto ricco, perciò non è un vero orfano, non sa cosa vuol dire.

Bruce ha cercato di portare avanti l’eredità di suo padre perché Thomas non poteva – mentre l’Enigmista voleva far pagare i funzionari di Gotham per averlo deluso dopo che essere rimasto orfano. Quel cupo senso di futilità che entrambi sentivano come orfani li ha portati a diventare quello che sono in The Batman. Batman, alla fine del film, si allontana dalla vendetta e abbraccia la speranza. È per questo che fisicamente, e metaforicamente, porge la mano al sindaco di Gotham, non solo per salvarla e proteggerla, ma anche per essere una guida per la gente, un faro di speranza. Alla fine, tutto si riduce al rinnovamento, per Gotham, per Bruce e per Batman.

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