Horizon Forbidden West: la recensione!

Horizon Zero Dawn, su PlayStation 4, è stato sicuramente un titolo che ha segnato in modo netto il progresso tecnologico verso un livello grafico davvero elevatissimo. Le sapienti arti di Guerrilla Games, infatti, hanno disegnato un mondo di qualità impagabile, che pareva quasi “stonare” su PS4, tanto era rifinito ed impattante. I nostri occhi hanno brillato, lustrati da quelle meraviglie grafiche, dalla palette cromatica stratosfericamente saturata e pregna, ebbra di beltà e sfavillante colore. Oggi, invece, assistiamo al rinnovato vigore del sequel, e siamo qui riuniti per gustarci Horizon Forbidden West: la recensione di NerdPool, quella che aspettavate con ansia. Horizon Forbidden West è il diretto seguito di Zero Dawn, come già detto, e mostra i muscoli fin dal primo istante. Andiamo a scoprirne di più.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

Horizon Forbidden West: un (nuovo) mondo da scoprire!

Le qualità di Horizon Forbidden West vengono a galla da subito: l’impatto con il mondo di gioco è sbalorditivo, ancor più bello e rifinito del prequel. Ovviamente siamo su PS5, per questo decidiamo soprattutto di sperimentare le due modalità grafiche: performance o risoluzione. Ambo le modalità concedono soddisfazioni di un altro pianeta, inevitabilmente, e se la modalità con 60 FPS stabili fa venire voglia di non usare mai più qualsiasi gioco non superi i 58, l’altra offre dei panorami e degli scorci di qualità inarrivabile. Su una console, era difficile pensare a questi risultati, ma Guerrilla ci è riuscita relativamente “presto”, rispetto all’uscita dell’hardware. Per onestà intellettuale bisogna sempre specificare che il “vecchio” Zero Dawn era già di un livello altissimo, motivo per cui questo Forbidden West non poteva essere certo da meno, anzi.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

Horizon: l’Ovest Proibito ci attende

Se siete tra quelli che hanno giocato il primo capitolo con entusiasmo e discreta soddisfazione, state certi che questo sequel non può deludervi. Se i parametri tecnici sono decisamente insindacabili, a livello di narrazione, gameplay e longevità c’è ancora un po’ da analizzare. Una chiosa: a livello sonoro, Forbidden West è quasi impeccabile, con effetti azzeccati, un doppiaggio di grande qualità ed una OST (come il precedente) sicuramente memorabile. Gli zufoli ed il motivetto “main” vi terranno compagnia anche una volta spenta la console, ed è difficile dimenticarsi della voce di Aloy (ma anche di Sylens e degli altri), grazie appunto al lavoro egregio dei doppiatori.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

Come si gioca a questo gioco?

Dunque, è ben chiaro che “squadra che vince non si cambia”, per Guerrilla, quindi questo secondo Horizon ha certamente molti punti in comune col primo. Se sul gameplay “in movimento” è cambiato poco, con l’aggiunta dell’Aliante e di poche altre feature, gli sviluppatori si sono concentrati più sulle rifiniture che sulle introduzioni “pesanti”, per così dire. Lo Skill Tree di Aloy ha fatto un salto di qualità e sono state introdotte particolari abilità attive, una sorta di “Special Moves” sbloccabili tramite i punti abilità. Punti che si guadagnano con lo svolgimento delle quest (Principali, Secondarie o Collaterali, che dir si voglia), e che ci trasformano in una vera e propria Cacciatrice di prim’ordine.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

La Salvatrice di Meridiana, poi, avrà alcuni strumenti in più – come il Rampino – per aumentare la varietà di approccio e di gameplay. Questo attrezzo di BruceWayniana memoria, difatti, ci consente di aprire alcuni passaggi particolari, ma anche di appenderci a precisi punti sparsi nella mappa per guadagnare dei vantaggi strategici o semplicemente raggiungere punti dove sorseggiare del succo di mirtillo e scattare qualche buona foto per il pubblico. Sì: la modalità Foto è una delle cose che vi ruberanno più tempo in Horizon Forbidden West, perché di cose belle (fidatevi) ce ne sono una marea.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

Sì, ma quanto posso divertirmi nelle lande proibite?

Tanto. La risposta è decisamente semplice e diretta. La narrazione delle vicende di Aloy e della sua missione per salvare il mondo, alla ricerca di una copia del sistema di Terraformazione GAIA, è intrigante e vibra molto più del precedente capitolo. Il motivo è semplice: le carte sono ormai scoperte, Aloy sa cosa deve fare, solo che non ha ancora chiaro il “come”. Questa missione della vita la porterà ad esplorare il Proibito Ovest, incontrando nuove tribù, nuove Macchine e nuovi Calderoni per gli Override mancanti. Fortunatamente, inizieremo con la possibilità di addestrare il Ferrariete di turno, così da velocizzare gli spostamenti.

Insomma, le cose da fare in Horizon Forbidden West sono davvero (davvero!) tante. Tra un Collolungo e l’altro, quindi, esploreremo una mappa di dimensioni notevoli, scoprendo i misteri delle terre inesplorate in sella ad un Ferrariete (o in volo…).

Il giudizio finale: la recensione di un gioco impeccabile?

Il nostro giudizio finale, l’avrete già intuito, è estremamente positivo. Detto ciò, non siamo al cospetto di un gioco perfetto ed immacolato, perché mancano le vere novità che rivoluzionano un gameplay, così come spesso nei movimenti la meccaniche delle animazioni difetta. Non solo: a volte si ha la sensazione di smarrimento, oltre che di essere attorniati da “troppe” cose, il che non è un difetto a prescindere, ma è un’alternanza (con altre zone invece decisamente brulle) che a tratti spiazza.

Horizon Forbidden West Screenshot Aloy PS5

Horizon Forbidden West, però, è un sequel eccellente, che racchiude tante migliorie (anche se non eccessive) e riprende il ritmo della narrazione da dove l’aveva interrotto. Il nostro giudizio è più che positivo, così come Aloy ed i suoi capelli rossi che infuriano ad ogni passo nelle terribili lande dell’Ovest Proibito. Consigliato a mani basse, specialmente se avete apprezzato il primo capitolo. La Salvatrice di Meridiana è tornata, ed è più determinata che mai.

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Horizon Forbidden West è un sequel coi contro...fiocchi. Riprende la trama senza annoiare e ci catapulta in una parte del mondo di Aloy che non avevamo mai visto, che splende, rigurgita vita e nuove macchine. Le innumerevoli avventure ed i panorami mozzafiato rendono Forbidden West un titolo da avere per forza nella propria collezione. Horizon Forbidden West: la recensione!