Dampyr I classici del terrore – Recensione

Dampyr ritorna con un volume che punta alla riscoperta delle migliori storie a fumetti horror e del soprannaturale.

Dampyr è una serie a fumetti di genere horror pubblicata dagli inizi del 2000 in Italia dalla Sergio Bonelli Editore, creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

All’inizio del ventunesimo secolo, Dampyr fu, per l’editoria fumettistica italiana, una sorpresa: gli albi narravano delle (dis)avventure di Harlan Draka, definitosi Dampyr, cioè figlio di un vampiro, e di conseguenza conoscitore del mondo del vampirismo e del sovrannaturale. Il volume rilasciato dalla Sergio Bonelli Editore raccoglie alcune storie del terrore (“Dalle tenebre“, “L’isola della strega“, “Il conte Magnus“, “I cacciatori di fantasmi“, “Casa di bambole“), scopriamole insieme:

Dalle tenebre

L’esordio di Nicola Genzianella è segnato anche dall’introduzione nella serie di Dampyr di altri due elementi ricorrenti: i personaggi del professor Hans Milius e della studentessa (poi ricercatrice) Sophie Mutter, e la magia nera spesso collegata ai varchi dimensionali del multiverso.

Una tavola della storia

Harlan si reca all’università di Friburgo contattato dal prof. Hans Milius per indagare sul violento omicidio di una studentessa. Altre scomparse avvenute a Colonia e Tubinga nei due anni precedenti hanno ristretto il cerchio dei possibili sospettati a tre professori che si trovavano in quelle città per studi vari in contemporanea agli omicidi. Si tratta dei docenti Orker, Workmann e Rendberg. Gli omicidi sembrano legati alla ricerca delle quattro parti in cui è stato smembrato un pericolo libro di magia nera del 1500: il Grimorio De Profundis” diviso proprio tra le città di Colonia, Tubinga, Weimar e Friburgo.

L’isola della strega

Nella Norimberga del 1946 la piccola Ann Jurging viene salvata dalla Militar Police da una presunta accademia di danza dove in realtà la terribile Helena Morkov pratica arti magiche e vuole creare attorno a sé una sorta di sabba di streghe. La malvagia strega ha percepito le enormi potenzialità magiche della bambina e ha cercato di sfruttarle a suo vantaggio, ma alla fine i poteri della ragazza hanno fatto letteralmente saltare in aria il covo della megera.

Copertina de “L’isola della strega”

Nel presente, un gruppetto di improvvisati reporter vuole realizzare un servizio sulla storia di Helena Morkov e si reca sull’isola greca dove la strega è nata, ma la ricerca di tracce del passato finisce in tragedia e i malcapitati muoiono orribilmente tra le grinfie della strega risvegliandola dal suo lungo sonno.

Il conte Magnus

Norvegia. Una camera maledetta, la numero 13, in un vecchio albergo di Alesund. Un affresco del Giudizio Universale riscoperto sotto uno strato di calce in un’antica chiesa; un’iscrizione in latino che è meglio non recitare ad alta voce, due figure ammantellate e sinistre che perseguitano una giovane restauratrice, ed un professore scomparso…

Copertina di Dampyr: Il conte Magnus

Che cosa c’entra con tutto questo il diabolico conte Magnus Oland, nemico giurato della regina Cristina di Svezia e soprattuto, morto da secoli?

I cacciatori di fantasmi

La sinistra Haversham Priory è la magione più infestata di Inghilterra. Dai Mastini Infernali del parco al Monaco senza volto della cripta; dalla Dama in grigio che si aggira nei solai al raccapricciante spirito “elementale” che si annida nella galleria dei ritratti… Insomma, ce n’è abbastanza per considerarla come il più esaustivo catalogo in fatto di apparizioni spettrali!

Copertina de “I cacciatori di fantasmi”

L’Università di York spedisce sul luogo un’agguerrita squadra di acchiappafantasmi (ghostbusters?), capitanati dal professor Halloway e dalla spiritista Maud Nightingale. Sono specialisti, abituati al peggio, ma niente di quello che hanno finora affrontato avrebbe potuto prepararli all’orrore che li attende tra le mura di Haversham. Per fortuna, al loro fianco c’è un alleato di tutto rispetto: Harlan Draka!

Casa di bambole

Arnstadt, una tranquilla cittadina tedesca, in cui ritornano due vecchie conoscenze, il professor Hans Milius e la sua bella studentessa, Sophie Mutter. In una soffitta, viene ritrovata una strana casa di bambole, misteriosamente legata alla sparizione di una bambina nei primi anni del Novecento.

Copertina de “La casa di bambole”

Un secolo dopo, è Sophie a scomparire! Come unici indizi, Dampyr ha una musica misteriosa udita in sogno e lo strano giocattolo, i cui inquilini-bambole sembrano animati da una inspiegabile vita silenziosa.

Conclusioni

Il volume che racchiude queste cinque storie, tra le più paurose a detta dell’editore, garantisce una riscoperta del personaggio di Dampyr che potrebbe incuriosire i neofiti della serie fumettistica, ed al tempo stesso soddisfare i fan più accaniti; le cinque storie si distinguono per la scrittura volta all’indagine del caso in essere e della rivelazione del soprannaturale, mai banale o eccessivamente presente nel racconto.

L’arte tecnica del disegno volge a rappresentare l’elemento soprannaturale al meglio delle possibilità dell’epoca, ed essendo un fumetto italiano, le tavole sono davvero coinvolgenti e trasmettono un senso di oscurità permanente, così come Dampyr ha abituato, da sempre, i suoi lettori.

Vale la pena, quindi, leggere questo volume che raccoglie alcune delle strisce a fumetti di Dampyr? Assolutamente si, le 496 pagine dell’albo, al costo di 17€, garantiscono una raccolta che colpisce ma non stupisce, garantendo però una riscoperta di una serie a fumetti tutta italiana, che non ha nulla da invidiare rispetto a testate estere ben più blasonate.

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Alcuni dei migliori racconti di Dampyr, racchiusi in un volume che ci fa riscoprire la serie, riuscendo ad affascinare un pubblico molto ampio (dal neofita all'appassionato del soprannaturale) e a valorizzare questa serie a fumetti italiana; una scrittura dettagliata per ogni caso e uno stile artistico adatto al prodotto chiudono il tutto in bellezza. Non resta che immergersi nell'universo horror e sovrannaturale di Dampyr!Dampyr I classici del terrore - Recensione