Tokyo Revengers – Recensione

un manga che non ha nulla di speciale eppure funziona alla grande!!

è un manga del 2017 scritto e disegnato da Ken Wakui, e serializzato dalla Kodansha su Weekly Shonen Magazine, a partire dal 1º marzo 2017. La versione italiana è pubblicata dalla Edizioni DB sotto l’etichetta J-Pop a partire dal 3 febbraio 2021 e ad oggi sono usciti 12 volumi.

Tokyo Revengers Vol 1 – 17/02/2021

La trama

Takemichi Hanagaki è un ventiseienne che vive un trauma per la morte di Hinata Tachibana, che oltre a essere una sua grande amica era anche stata il suo primo vero amore. Non intraprende nella sua vita nessun’altra relazione amorosa, finendo ad alloggiare in uno stabile estremamente malmesso e a svolgere un lavoro che non sopporta. Dopo essere stato spinto contro un treno in corsa, scopre che invece del suo decesso si è verificato un incredibile viaggio indietro nel tempo, capace di riportarlo a prima della morte di Hinata. Lo scopo dell’esistenza di Takemichi diventa così proteggere Hinata, pur sapendo che ciò risulterà particolarmente difficile: la ragazza era stata infatti uccisa in seguito ad una rappresaglia da alcuni giovani criminali coinvolti in scontri fra gang, e l’unico modo per impedire il fatto è diventare più “potente” di loro e per farlo dovrà entrare a far parte di una di queste gang.

Inserire in un genere un fumetto come Tokyo Revengers non è del tutto semplice. Abbiamo un ragazzo, un ventiseienne disoccupato che non ha mai superato il trauma della morte di una sua amica, che fu la sua unica fidanzata nell’adolescenza. Abbiamo la scoperta della capacità di tornare indietro nel tempo seguendo determinate regole, abbiamo una gang che sta diventando sempre più potente e abbiamo una strategia completamente fuori dagli schemi per salvare la ragazza.

Tokyo Revengers ha qualcosa di particolare, un suo fattore piuttosto sfuggente, che lo rende un’opera molto singolare. Non è la caratterizzazione dei personaggi, di buon livello ma che non si discosta dai canoni del genere. Non è il disegno, godibile ma non unico. In generale, non si può dire che Tokyo Revengers  presenti soluzioni narrative uniche o inedite, eppure funziona e alla grande! È un manga che riesce a essere diverso anche se non si capisce perché.

Si lascia leggere, è un manga godibile anche per chi il fumetto giapponese non lo mastica. La trama è avvincente, l’intreccio ben costruito e il ritmo è serrato, gli scontri fra gang hanno la giusta dose di violenza, insomma ti prende. L’opera di Ken Wakui è semplice e fila via dritta, il che non è poco, in un settore in cui la proposta è sovrabbondante e il livello non sempre adeguato. Tokyo Revengers è ben realizzato in ogni sua componente e con tutte le parti in equilibrio fra loro, un’opera realizzata con una buona padronanza del mezzo narrativo in ogni suo aspetto. Ed è questo che conta, Il fatto che è divertente, e che si legga volentieri.Tokyo Revengers è un ottimo prodotto shonen che ti fa emozionare e tifare per i protagonisti, specialmente per Takemichi (anche se alle volte lo vorresti pestare perché piange in continuazione). È uno di quei manga che non ti fa vedere l’ora di avere tra le mani il nuovo volume per vedere come il protagonista se la caverà la prossima volta.

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La trama è avvincente, l’intreccio ben costruito e il ritmo è serrato, è un ottimo prodotto shonen che ti fa emozionare e tifare per i protagonisti.Tokyo Revengers - Recensione