Outcast Raccolta 1, la recensione!

Outcast Raccolta 1 è il primo volume (di due) di una storia di possessioni demoniache e drammi famigliari firmata da Robert Kirkman.

Outcast racconta la storia di Kyle Barnes, un giovane ragazzo che riesce a percepire le presenze demoniache che dimorano negli esseri umani posseduti. Nell’opera Kirkman e Azaceta sfruttano al massimo il numero di pagine messe loro a disposizione, offrendo una narrazione avvincente e drammaticamente inquietante, che sicuramente farà centro anche con i fan dell’horror più spinto. Ambientato nelle pittoresche terre delle fattorie del West Virginia, Outcast racconta la vita di Kyle Barnes, un ragazzo con grandi doti soprannaturali che si è auto-isolato dal mondo. Non è il tipico personaggio con il quale ci si lega subito in una storia, ma quando gli accenni al suo passato travagliato iniziano a emergere, è difficile non empatizzare con quel suo modo di fare burbero e in apparenza scontroso. Quando si dice travagliato, in questo caso possiamo davvero ricalcarne perfettamente il significato di questo termine: stiamo parlando di torsioni del collo, vomito di bile, possessioni demoniache. Il suo passato è disseminato di eventi soprannaturali, le cicatrici emotive sono pesanti e profonde.

Quando un bambino del posto inizia a mostrare gli stessi sintomi che conosce fin troppo bene, Kylie accetta di aiutare il pastore della città nell’esorcismo. Come spesso accade, le cose non vanno nel verso giusto. Quindi Kylie è un ragazzo che cerca se stesso e il suo posto nel mondo, che gli cambia tra le mani da un giorno all’altro. Non solo: sembra anche essere in grado di scacciare le presenze che lo tormentano. Ma qual è la fonte dello straordinario potere di Kyle? Qual è il prezzo che dovrà pagare per aiutare le persone possedute che troverà sul suo cammino? E cosa dovrà fare per potersi avvicinare di nuovo ai suoi cari dai quali il dono oscuro che possiede l’ha dolorosamente allontanato? Forse la risposta a queste domande riuscirà a trovarla solo in un lontano passato famigliare, e in un altro luogo in cui un’eterna guerra ha avuto luogo.

I disegni

Il disegno di Paul Azaceta è meraviglioso. E in questa Raccolta 1 di Saldapress ci arriva diretto come un pugno allo stomaco, il realismo del bianco e nero. Kirkman ci invita a pensare davvero al modo in cui crediamo e a ciò che pensiamo veramente sia reale e ciò che è solo finzione. Ogni volta che il reverendo parla con i suoi compagni di poker, siamo messi a sedere e a pensare per alcuni istanti sull’equilibrio del caos che è invade la vita di Kyle.

Se non si ha familiarità con Paul Azaceta, sarà difficile dimenticarlo ora: il suo lavoro è ipnotizzante, così in sintonia con la sceneggiatura che è difficile dire dove inizi e finisca il confine tra scrittore e artista. Porta una vera atmosfera del mondo reale, il suo Kyle è un ragazzo apparentemente normale che vive in circostanze non normali. Ciò merita di essere menzionato, poiché il suo approccio sobrio rende le scene di possessione del libro ancora più strazianti. I bambini piccoli sono abbastanza inquietanti, ma i bambini posseduti sono i peggiori in assoluto: Azaceta aumenta il livello di disagio a un livello scomodo, il suo demoniaco Joshua è letteralmente il terrore. Come spesso ha sottolineato Kirkman, trasmettere una sensazione inquietante nei fumetti non è facile. Azacets trova il modo, il suo stile contorto troverà sicuramente una dimora fissa nel profondo del tuo subconscio.

Le mie considerazioni

Quando ci si trova tra le mani un capolavoro, anche se non si tratta di un genere che normalmente ci appassiona, non ci resta che togliere il cappello e ammetterne la grandezza. Non sono un fan delle letture horror, ma Kirkman per due volte riesce a farmi cambiare idea. Qui, con Outcast, e naturalmente con The Walking Dead. Non metterei però queste due letture sullo stesso piano. La tensione che si vive in Outcast è decisamente superiore. Il lato oscuro della religione, il potere che dimora nel male, è un qualcosa che colpisce forte chi è cresciuto ed è stato educato al Cristianesimo. Anche al netto di eventuali successive svolte agnostiche durante la crescita.

Dalla prima all’ultima pagina di questa lettura non sarete in grado di mentire a voi stessi. Sorgeranno domande senza risposta, dubbi che metteranno in crisi almeno un po’ i vostri sonni tranquilli. Si intervallano alla perfezioni momenti di altissima tensione a pause di riflessione strategica e filosofica.

Consiglio questa storia anche un pubblico che non ha mai approcciato questo genere di letture. La potenza con cui i disegni di Azaceta e le trame di Kirkman riescono a colpire, è davvero enorme. Fervida attesa per la seconda ed ultima raccolta che non possiamo assolutamente perdere.

Qualità del volume

Anche questa volta Saldapress non delude, con una brossura degna di nota. Facile da leggere, non c’è rischio che le pagine si scollino neanche aprendo decisamente il volume senza porci molta attenzione (con altri editori su edizioni così voluminose puroppo succede). Il formato è quello tipico delle raccolte, starà benissimo sulla vostra mensola a fianco alla raccolta di The Walking Dead.

Outcast Raccolta 1 di Saldapress

Outcast Raccolta 1 è il primo volume (di due) di una storia di possessioni demoniache e drammi famigliari firmata da Robert Kirkman e resa magistralmente sulla pagina dagli straordinari disegni di Paul Azaceta. Nello stesso formato della hit di vendita The Walking Dead RaccoltaOutcast Raccolta è una vicenda di esorcismi e dannazione già adattata in serie TV e ora riproposta in due volumi in b/n e di oltre 512 pagine ciascuno.

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