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Rorschach di Tom King e Jorge Fornés – Recensione della miniserie completa

Ogni lettore di fumetti conosce l’importanza che Watchmen, l’opera di Alan Moore e Dave Gibbons, ha avuto per questo genere letterario, rimanendo ancora oggi un punto d’ispirazione per le nuove generazioni. L’opera è rimasta un unicum, pur ricevendo un adattamento cinematografico e alcune storie a fumetti collegate. Vi parlo nello specifico della serie Before Watchmen, che approfondiva diversi personaggi, ma con un approccio molto diverso dalla storia di Moore.

Negli ultimi anni questo universo narrativo è tornato in auge con l’introduzione del Dr. Manhattan nell’Universo DC tradizionale (vedi Doomsday Clock), una serie tv e una miniserie a fumetti intitolata come uno dei personaggi centrali di Watchmen, Rorschach. Ma quando ti confronti con questi grandi nomi c’è sempre il rischio di scontentare la gran parte dei fan dell’opera originale.

Così non è stato…Tom King ai testi e Jorge Fornés ai disegni sono la coppia perfetta per dare vita a una detective story super stratificata e ricca di temi interessanti. Cercherò di presentarvi qualche spunto di approfondimento senza rivelarvi alcun dettaglio sulla trama, che preferisco lascarvi scoprire.

PENSIERI SPARSI

Rorschach era tra i personaggi più enigmatici di Watchmen, un uomo considerato da tutti come un folle, ma allo stesso tempo l’eroe della storia, disposto a tutto per indagare sulla morte del Comico e scoprire la verità. Le cose non erano andate bene per il personaggio, ma in realtà Rorschach non è una persona specifica, quanto una maschera. Tutti possono essere Rorschach.

La storia parte proprio con l’omicidio di due killer, un uomo con la maschera di Rorschach e una ragazza con la maschera del Comico, poco prima che riescano a sparare a un candidato alle presidenziali degli USA. La loro identità e le motivazioni dietro a un gesto così eclatante sono del tutto ignote, per questo un detective senza nome ha il compito di indagare sulla vicenda. Seguiamo così le indagini dell’uomo, mentre pian piano arriva a definire un quadro completo della situazione, scoprendo qualcosa di inaspettato. Una missione che lo porterà a confrontarsi con storie drammatiche e che lo cambierà per sempre.

Come molti di voi sapranno, Tom King, prima di essere un fumettista, è stato un agente della CIA e tutta la sua esperienza in quel campo è ben evidente anche nella sua scrittura. L’indagine compiuta dal detective è minuziosa e puntuale nell’analizzare la vicenda da ogni possibile angolazione, per non lasciare nulla al caso. Le rivelazioni vengono centellinate, ma ogni numero ci fa compiere un passo avanti. King ama prendersi i suoi tempi e lasciare molto respiro allo sviluppo dei personaggi. Così, il ruolo del detective è anche quello di accompagnarci alla scoperta del passato dei due killer, ognuno con una storia particolare alle spalle.

Anche in Rorschach, come per Watchmen, hanno un ruolo importante i fumetti e, in particolare, un fumetto di pirati. Una storia che ritorna in ogni numero e che acquisisce diversi significati, facendo anche da metafora per veicolare i temi dell’opera. Inoltre, King ama far entrare il mondo reale nelle sue storie e, in questo caso, lo fa sia facendo riferimento a momenti chiave della storia americana che citando personaggi realmente esistiti, persino suoi colleghi fumettisti. Già vi vedo ridere quando vi troverete di fronte quello specifico autore, per poi scoprire il ruolo centrale che ha nella storia.

Altro punto in comune tra le due opere è la tematica sociale e politica che percorre tutta la vicenda. I personaggi si muovono in un’America alternativa, ma che ha tanti punti in comune con il nostro mondo. Dove la Guerra in Vietnam ha avuto un esito diverso grazie all’intervento degli eroi. Uomini e donne in costume che però hanno deciso di svestire i loro panni per scomparire. Il detective senza nome dovrebbe essere l’eroe di questa storia, ma come larga parte dei personaggi di Watchmen, non ha poteri. È un uomo come noi, fallibile e non sempre sicuro di fare la cosa giusta.

Alla detective story si aggiunge così l’intrigo politico e le due trame sembrano avvicinarsi sempre di più, nell’accumularsi di indizi che puntano di volta in volta verso una direzione diversa. E come ben sappiamo quando c’è di mezzo la politica nulla è mai come sembra e tutti hanno grandi segreti da nascondere.

LA COMPONENTE GRAFICA

Un altro dei pregi di Watchmen è stato l’utilizzo della griglia a 9 vignette per suddividere le tavole. Un’impostazione che da quel momento verrà riproposta da tantissimi disegnatori e che si opponeva in maniera drastica a tanti altri fumetti dell’epoca, fatti di grandi splash-page e soluzioni sempre diverse. King e Fornés partono dalla stessa griglia, ma non ne fatto un dettame fisso e inscalfibile. In molti numeri, invece, i due optano per soluzioni più sperimentali, ma mai eccessive, che si adattano di volta in volta alle azioni dei personaggi o al ritmo della storia. Scelte rese ancora più efficaci da un perfetto utilizzo dei colori da parte dell’espertissimo Dave Stewart.

CONSIGLIATO?

Rorschach deve molto a Watchmen, ma non va considerato come un mero sequel o prodotto derivativo della serie di Moore e Gibbons. King riprende alcuni temi e personaggi per fornirci una versione personale degli stessi, adattandoli ai tempi moderni ma senza stravolgerli. Grazie a uno stile di scrittura sempre raffinato, dove ogni parola ha un peso specifico, dà vita a una detective story che travolge in pieno il lettore. Una vicenda molto lenta, dove l’azione quasi scompare dopo la scena iniziale del tentato omicidio per dare spazio all’indagine. Vi troverete a empatizzare o a disprezzare un detective senza nome. Più importante per il ruolo che rappresenta che per il nome che porta. Speculare a Rorschach stesso, maschera indossata da diversi personaggi e simbolo di una mentalità e ideologia condivisa.

Per il momento, trovate la miniserie disponibile per Panini Comics in 12 albetti spillati con un capitolo ciascuno. Il mio consiglio è di recuperarli tutti in blocco e buttarvi tra le pagine di questa storia…vi avviso che sarà molto difficile interrompere la lettura tra un numero e l’altro!

Rorschach 1-12 Panini

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Tom King e Jorge Fornés creano una detective story perfetta, che deve molto a Watchmen ma che riesce a staccarsi perfettamente dal prodotto originale per indagare la società e cosa possa rappresentare veramente la maschera di Rorschach.

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