NerdPool incontra Jacopo Camagni

Quattro chiacchere con Jacopo Camagni, disegnatore tra le altre cose della magnifica serie "Nomen Omen" per Panini Comics

NerdPool incontra Jacopo Camagni, classe 1977, bolognese, disegnatore di fumetti. Lavora nel settore del fumetto e dell’illustrazione da oltre vent’anni. Nel 1998 ha disegnato una graphic novel originale dedicata a Lupin III sotto la supervisione di Monkey Punch, creatore del personaggio. Dieci anni dopo ha iniziato a lavorare per Marvel Comics. Da allora ha interpretato alcuni dei personaggi più famosi dell’Universo Marvel, tra cui Longshot, Occhio di Falco, Deadpool, gli X-Men e Kanan dell’universo di Star Wars. Tra i suoi lavori più recenti per la Casa delle Idee figurano storie di Capitan Marvel e S.W.O.R.D. Insieme a Marco B. Bucci, ha dato vita nel 2017 alla serie Nomen Omen, proseguita poi nel progetto Arcadia, tuttora in corso di pubblicazione. 

Jacopo Camagni

– Ciao Jacopo grazie di averci concesso questa intervista! Cominciamo con la nostra domanda di rito, presentati ai lettori di NerdPool, raccontaci in breve chi sei:

Sono un disegnatore di fumetti da più della metà della mia vita, ho collaborato principalmente con Marvel, Image, Panini, Bonelli e alcune realtà francesi. Sono bolognese, ma da qualche anno trapiantato felicemente a Roma.

– Quando hai iniziato ad interessarti seriamente di fumetti?

Ho cominciato a frequentare il mondo del fumetto in maniera intensiva finito il liceo a fine anni novanta all’interno di quella che era la Kappa Edizioni entrando in contatto con la felice scena fumettara bolognese, da lì in poi io e il fumetto abbiamo avuto una forte e continua relazione che dura ancora oggi.

– Qual è il tuo momento (o momenti) della giornata in cui ti senti più ispirato a disegnare?

A differenza di molti colleghi, non sono mai stato un tipo notturno, mi piace alzarmi presto e lavorare alla parte più creativa durante la mattina, dove sono più fresco e carico, per poi proseguire con inchiostrazione o colorazione nel pomeriggio o alla sera, le trovo più rilassanti e, per quanto mi riguarda, hanno bisogno di minor energia creativa e più pratica.

Amazing Spider-Man 1 #710 VARIANT LUCCA PS4 di JACOPO CAMAGNI  

– Hai una ritualità nel disegnare?

Sono abbastanza abitudinario nel mio modo di lavorare, quindi solitamente procedo a lavorare in blocco su un numero corposo prima sulle matite per poi tornarci dopo qualche tempo per inchiostrare (questo mi aiuta a vedere eventuali errori o sviste con più facilità).

– La creatività per te in tre aggettivi:

Curiosità, osservazione, divertimento (lo so, son tre parole e non aggettivi).

– Come “funziona” il lavoro tra sceneggiatore e disegnatore?

In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare con parecchi sceneggiatori differenti, non so quale sia il miglior rapporto lavorativo tra sceneggiatore e disegnatore, ma posso dirti quale sia il modo che io preferisco e che trovo migliore. Per quanto mi riguarda il modo migliore è quando tra disegnatore e sceneggiatore c’è interscambio, ci si conosce e si va ad influenzare il lavoro dell’altro anche in corso d’opera.

Mi è capitato di lavorare (poco per fortuna) su sceneggiature dove non avevo la possibilità di interfacciarmi e confrontarmi con lo sceneggiatore se non tramite l’editor, ed è stato davvero difficile e faticoso, era come lavorare in fabbrica in compartimenti stagni. Una storia riesce bene se entrambi possono contribuire al meglio alla riuscita, e questo, a mio avviso, lo si può fare solo comunicando e influenzandosi a vicenda. Per esempio, nella serie Nomen Omen scritta assieme a Marco Bucci, il lavoro di scrittura e disegno è quasi un processo unico, io e Marco ci influenziamo, discutiamo e rifrangiamo il lavoro dell’altro in continuazione proponendo idee o suggestioni. Per me è il modo ideale di far nascere belle storie.

GUARDIANI DELLA GALASSIA 100 – variant jacopo camagni-

– Tecnologie digitali nel disegno vs tecniche tradizionali: cosa ne pensi?

Ho cominciato questo mestiere quando il digitale era praticamente agli albori, ho cominciato su carta affiancandola immediatamente alla post-produzione e colorazione in digitale. Col tempo però, per praticità e tempistiche, una volta entrato in Marvel sono passato al full digital, dovendo rispettare tempi di lavorazione strettissimi, il digitale aiuta tantissimo il nostro lavoro. Diciamo che quando posso lavoro ancora su carta (per copertine o Commission), amo entrambi i mezzi e credo siano perfetti entrambi. Ognuno ha pro e contro. Perché dover scegliere quando puoi usarli entrambi?

– Chi sono i tuoi maestri, i tuoi punti di riferimento? (Se ce ne sono)

Nasco come grandissimo fan di Bruce Timm e Jamie Hewlett, li ho seguiti e copiati per anni cercando di assimilare tutto da loro. Negli ultimi anni ho conosciuto tantissimi disegnatori che ammiro e che sono diventati amici, se devo fare qualche nome, sarò banale, ma non posso non citare Pepe Larraz e Olivier Coipel.

Nomen Omen volume 2

– Ora parliamo di Nomen Omen,come è nata l’idea? E qual è il personaggio che ti sei divertito di più a disegnare?

Nomen Omen nasce da un viaggio a New York in concomitanza con il mio ingresso in Marvel, mi trovavo con Bucci per il Comicon e, girando per NY fantasticavamo su storie come ci capitava spesso in quel periodo, il fascino della grande mela e alcuni incontri fortuiti ci hanno ispirato e abbiamo deciso di ambientarci una storia che contenesse tutto quello che ci piace raccontare. Sicuramente il personaggio a cui sono più legato è Taranis, il principe della corte fatata di Manhattan.

– Progetti futuri?

Al momento sono al lavoro sul secondo volume di Arcadia (il secondo arco narrativo della saga di Nomen Omen) e sul coordinamento artistico di Simulacri, una miniserie horror creata da me e Bucci per Bonelli, disegnata da Flavia Biondi e Giulio Macaione per la quale ho creato i character (oltre la storia). Entrambi i progetti approderanno a Lucca, ma c’è altro in lavorazione di cui ancora non posso parlare, il nostro è un mestiere che non lascia tempi morti ehehe

In attesa del Lucca comics 2022 e dei suoi lavori in uscita ringraziamo Jacopo per il tempo che ci ha dedicato. E gli facciamo un grosso “in bocca al lupo” per tutti i suoi progetti futuri!!!

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