King in Black – Recensione

“King in Black”, il nuovo evento a fumetti di Marvel Comics incentrato sul simbionte nemico di Spider-Man, Venom

King in Black è un evento a fumetti scritto da Donny Cates con disegni di Ryan Stegman ed è stato pubblicato in 5 spillati dal 2020 al 2021 dalla Marvel Comics. Ora raccolti in un volume unico, in formato cartonato, uscito il 21 aprile 2022 edito da Panini Comics. È una continuazione di Absolute Carnage del 2019, contenente anche le ricadute di Empyre del 2020. Nella storia, Knull e i suoi simbionti invadono la Terra, lasciando Eddie Brock/Venom, i Vendicatori, gli X-Men e numerosi altri supereroi a proteggerla. King in Black è la miniserie che porta avanti il disegno di Cates sull’Universo dei Simbionti. L’autore statunitense ha avuto l’idea di portare le storie di Venom ad un livello cosmico, innalzandole dalla solita faida di quartiere con Spider-Man e affini.

Autori:Ryan Stegman, Donny Cates
Data di uscita:21 apr 2022
Tipo prodotto:Fumetti
Pagine:152
Formato:17X26
Contiene:King in Black (2021) #1/5
Rilegatura:Cartonato
Interni:Colori

LA TRAMA

In King in Black vediamo Knull che, libero dalla sua prigionia, è ora diretto verso la Terra per vendicarsi e reclamare qualcosa (o qualcuno) che gli appartiene. Sulla Terra, ad attenderlo, ci sono i supereroi al gran completo con in testa Capitan America che sta provando ad innalzare una difesa per resistere all’impatto dell’arrivo di Knull e dei suoi malvagi draghi simbionti.

Ovviamente tra gli altri c’e’ Eddie Brock, ormai votato completamente al bene assieme al suo inseparabile simbionte. Ma, mentre in passato le azioni di Venom erano solo dirette a salvare se stesso, ora c’è di mezzo Dylan. Figlio segreto e recentemente scoperto che in qualche modo sarà collegato alla venuta di Knull. Dylan è figlio della defunta ex-moglie di Eddie e si è anche lui ritrovato a dover affrontare la consapevolezza di essere figlio di uno degli antieroi più famosi al mondo. Il punto è che mentre Eddie pensava che Dylan fosse un comune adolescente, il ragazzo si rivelera’ presto essere collegato all’Alveare e al dio Knull stesso.

CONSIDERAZIONI

Lo scrittore Donny Cates è un bravo sceneggiatore di fumetti. Dopo aver realizzato una serie di avventure di Spider-Man incentrate sui simbionti, si cimenta in questo arco narrativo così semplice che c’è poca vera originalita’ partendo dalla premessa principale dell’invasione aliena. Ma col susseguirsi della storia Cates riesce, con vari espedienti, a dare il giusto ritmo all’avventura. Da buona miniserie, anche King in Black è un crossover coi fiocchi in cui avremo la possibilità di vedere all’opera tanti supereroi. Dai più noti come Cap o Iron-Man a quelli meno noti, fino all’arrivo di personaggi che abbiamo visto raramente all’opera.

Cates tenta di dare a Eddie Brock una base più eroica. Nessuno aveva esplorato quanto lui l’essenza del personaggio e la sua storia, sia per quanto riguarda l’alieno ma anche per quanto riguarda l’uomo, visto che Eddie Brock dovrà fare i conti con alcuni demoni del suo passato e il difficile rapporto con il padre, ma soprattutto verrà a sapere qualcosa di sconvolgente, che rimetterà in discussione tutta la sua vita e il suo modo di essere.

Stiamo parlando ovviamente di Dylan, un figlio che non aveva mai saputo di avere. Proprio quando pensavamo di sapere ormai tutto sul burbero ammasso di muscoli, ex nemico giurato di Spider-Man, lo scrittore tira fuori il suo asso nella manica. Inserisce quell’elemento in più che riuscirà a tirar fuori la parte più fragile ed emotiva di Brock, finora poco conosciuta. Conferendo un grado di maturità e di consapevolezza al personaggio che altrimenti non avrebbe mai raggiunto.

Lo stesso non si può dire per Knull, un personaggio che non si è sviluppato affatto oltre all’essere un invasore malvagio. Per fortuna, l’arco narrativo del malvagio finisce qui e lascia Venom con un nuovo ruolo da svolgere nell’Universo Marvel. In effetti, la fine di questo arco narrativo sembra più un trampolino di lancio per una storia futura di Venom. Con la Marvel che ha completato un crossover di invasione aliena in Empyre, questo arco narrativo sembrava più o meno lo stesso con un tono più oscuro, se non fosse per tutta la parte emotiva che coinvolge Eddie e il complicato legame col figlio.

Questa saga ad opera di Cates ha un ritmo narrativo veloce e allo stesso tempo riflessivo, che ti porta letteralmente a divorare le pagine una dopo l’altra. Solo nelle prime 15 pagine circa assistiamo a due diversi colpi di scena che ci fanno capire quanto sia importante per l’autore tenerci col fiato sospeso. Come sempre, Stegman risulta preciso e pulito nelle linee, riempite magistralmente dai colori di Frank Martin e dalle chine di J.P. Mayer. I suoi disegni sono gli elementi distintivi di questa storia.

È l’immaginazione di Cates e l’impareggiabile sicurezza di Stegman che si uniscono per rendere King in Black un evento potente. Come Eddie e il suo simbionte, Cates e Stegman tirano fuori il meglio l’uno dall’altro.

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Questa saga ad opera di Cates ha un ritmo narrativo veloce e allo stesso tempo riflessivo, che ti porta letteralmente a divorare le pagine una dopo l’altra. Come sempre, Stegman risulta preciso e pulito nelle linee e i suoi disegni sono gli elementi distintivi di questa storia.

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