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Must Have – House of M

Brian Bendis ci porta nella realtà alternativa della Casata di M

Per la serie “consigli per gli acquisti” oggi vi consigliamo un altro grande classico Marvel House of M il fumetto da cui hanno preso spunto per la serie “WandaVision”. House of M è un crossover pubblicato dalla marvel comics per la prima volta negli Stati Uniti fra il giugno 2005 e il gennaio 2006 e ora entrato anche lui a far parte dei Must Have di Panini Comics.

Sceneggiato da Brian Michael Bendis con i disegni di Oliver Coipel, la trama s’incentra sul cambio di realtà operato da Scarlet grazie al quale ogni eroe dell’universo marvel vede avverato il suo più grande desiderio in un mondo in cui i mutanti sono la specie dominante, governati benevolmente da Magneto, esponente principale della Casata di M. Alla miniserie principale sono stati affiancati vari tie-in apparsi in numerose testate regolari, presentando storie di compendio atte ad allargare la prospettiva sul mondo di House of M senza però influenzare la storia principale.

Autori:Brian Michael Bendis, Olivier Coipel
Data di uscita:13 mag 2021
Tipo prodotto:Fumetti
Pagine:216
Formato:17X26
Contiene:House of M (2005) #1/8
Rilegatura:Cartonato
Interni:Colori
Prezzo€ 20.00

LA TRAMA

La storia si apre con Scarlet intrappolata nella propria mente che continua ad immaginare di aver dato alla luce i suoi bambini. Ciò prima di venire riportata alla realtà da Xavier che, dietro insistenza di Magneto, tenta di farle superare i recenti crimini. Incapace di venire a capo della situazione, Xavier convoca i Vendicatori e gli X-Men alla Stark Tower per decidere il destino della donna.

Nello stesso momento, a Genosha, Quicksilver rivela al padre della riunione indetta da Xavier pregandolo di intercedere a favore della sorella altrimenti destinata alla morte.
Incapaci di esprimere un voto unanime, i Vendicatori e gli X-Men raggiungono Genosha dove però Xavier e Dr. Strange non avvertono più la presenza della famiglia Maximoff e vengono investiti da un’abbagliante onda di luce. Nella scena successiva veniamo trasportati in un’altra realtà, vediamo subito Peter Parker sposato con Gwen Stacy. Steve Rogers anziano, i coniugi Summers, una Capitan Marvel che sventa una rapina a New York e arresta Gambit. A Hell’s Kitchen il detective Sam Wilson incontra il malvivente Luke Cage, nell’ufficio dello psicologo Stephen Strange. Ai laboratori Stark di Chicago il Dottor Pym tenta di convincere il suo supervisore McCoy sulla possibilità di isolare il gene-X per meglio comprendere le ragioni dell’estinzione della specie umana.

A Cincinnati la maestra Kitty Pryde spiega ai suoi alunni perché Namor è considerato il primo mutante della storia; Tempesta che si appresta ad incontrare la Casata di Magnus e perciò si reca all’atelier parigino di Janet van Dyne per procurarsi un abito. Infine ammiriamo Wolverine che svegliatosi dopo una serie di incubi, si trova in stato confusionale ad attacca senza volerlo la sua amante Mystica.
Logan ricorda tutti gli eventi del suo passato, comprende che, istigata dal padre, Scarlet avrebbe alterato la realtà rendendo i mutanti la specie dominante e dando a tutti i supereroi la vita che avevano sempre desiderato.

Accorgendosi così che la realtà non è come dovrebbe essere, decide di rintracciare Xavier per ripristinare la realtà precedente. Wolverine cerca di convincere anche altri eroi supportato dalle parole della piccola Layla Miller, mutante che ricorda come fosse la vita prima del cambiamento e capace di risvegliare tali ricordi anche in altri.

PERCHE LO CONSIGLIAMO:

Punto di forza di House of M sicuramente è la sceneggiatura impeccabile, da sempre il marchio di fabbrica dell’autore, con un’elegante gestione dei ritmi narrativi e dei colpi di scena. La scoperta di chi sta dietro la creazione del mondo di House of M, senza fare spoiler nel caso ancora non conosceste questa incredibile storia, è solo uno dei momenti in cui Bendis rivela le sue capacità di sommo architetto delle gesta dei protagonisti.

Se questa storia si legge tutto d’un fiato, però, il merito è anche di Olivier Coipel. Il disegnatore realizza in queste pagine una delle sue prove migliori di sempre. Le sue tavole sono di grande impatto, con frequente utilizzo di inquadrature nient’affatto banali. Spesso alterna ampi scenari e primi piani, vignette volutamente strette e vignette lunghe. Il suo stile rappresenta una bellissima sintesi tra classicità e modernità, con evidenti richiami ad autori del passato della Casa delle Idee.

Ci sono tanti motivi per cui questa saga riveste una certa importanza all’interno della storia degli X-Men. Intanto, costituisce il primo contatto corposo di Brian Bendis con i destini dell’universo mutante. Sul fronte dei disegni poi, questa saga suggella la definitiva consacrazione di Olivier Coipel nell’olimpo dei grandi disegnatori Marvel, casa editrice di cui tutt’ora rappresenta una punta di diamante. Bendis in House of M decide di non far accadere qualcosa a un solo personaggio, ma di coinvolgere tutti i pezzi da novanta della Casa delle Idee, dagli X-Men agli Avengers, senza dimenticare gli eroi di strada come Daredevil o Luke Cage. E per rendere il tutto più appassionante mette in scena un primo atto in cui le conseguenze di Vendicatori Divisi non possono più essere ignorate.

Se vi è piaciuto WandaVision (e Doctor Strange nel Multiverso della Follia) è d’obbligo una lettura di House of M senza però fare troppi paragoni, perche bisogna ricordarsi sempre che da qui hanno solo preso spunto.

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