Ci vuole un’altra vita – il futuro virtuale immaginato da Cadène e Falzon

Pubblicato per la prima volta in Francia nel 2018 con il titolo Alt-Life, Ci vuole un’altra vita arriva in Italia per Rizzoli Lizard in un volume brossurato con un bell’effetto in rilievo in copertina. Come diceva Franco Battiato in Un’Altra Vita “non servono tranquillanti o terapie, ci vuole un’altra vita”. E, in effetti, i due protagonisti di questa storia, René e Josiane, sono proprio le cavie di un nuovo modo di vivere.

Scritta da Thomas Cadène e disegnata da Joseph Falzon, la storia ci trasporta in un futuro non troppo lontano, dove gli abitanti della Terra stanno cercando un modo per fuggire da un pianeta morente. Qualcuno ha elaborato così un nuovo mondo virtuale, Alt-Life, dove chi lo abita può crearsi il proprio spazio personale e dare vita a ogni sua fantasia. René e Josiane si offrono di sperimentare questa nuova esperienza, che potrebbe cambiare per sempre la vita degli esseri umani. Non sarà un’esperienza facile e i due devono anche pensare che, di lì a poco, il loro spazio personale verrà invaso dal resto della popolazione. Cosa succederà ai due protagonisti e come reagiranno alla possibilità di liberarsi finalmente da ogni pensiero limitante e da ogni vincolo terreno?

ESSERE LIBERI

Ci vuole un’altra vita non è sicuramente un’opera di facile lettura, ma dà luogo invece a tante possibili riflessioni. Se ci chiedessero di entrare in un mondo dove c’è libertà assoluta di fare quello che vogliamo, senza conseguenze, probabilmente tutti accetteremmo. Tutti noi, almeno una volta nella vita, non abbiamo potuto fare qualcosa per i più svariati motivi. Ma riflettendoci, avere una totale libertà su tutto un po’ mi spaventa, e lo stesso vale per René.

I due protagonisti, all’inizio, sono rappresentativi di due modi quasi opposti di vedere la loro condizione. Il ragazzo, infatti, è confuso dall’assenza di regole nel nuovo mondo. Ha tante idee in testa ma quando prova a realizzarle non lo soddisfano veramente e si rende conto di come siano “finte”. Se ci pensiamo, a volte, è più eccitante il desiderio di fare qualcosa che il momento della sua realizzazione. Dal lato opposto Josiane non esita a dare sfogo a qualsiasi sua pulsione, soprattutto sessuale, senza porsi limiti, non riuscendo a comprendere perché il ragazzo si stia facendo tutti questi problemi.

Il sesso è un argomento ben affrontato dall’autore e sembra essere IL desiderio represso per eccellenza di qualsiasi persona che sperimenti questa vita alternativa. Nel caso di Josiane, perché accontentarsi di farlo con una persona reale, ma imperfetta, che vive con te quando puoi crearti l’uomo o la donna perfetta ogni volta che lo desideri.

NOI, LORO E GLI ALTRI

La storia è divisa in tre parti, dove la seconda coincide con l’arrivo degli altri, di tutte le persone che abbandonano il mondo reale per quello virtuale. Per i protagonisti è un momento previsto, ma temuto. Fino a quel momento hanno vissuto da soli, in un territorio quasi sconfinato, come la loro fantasia, con un unico punto di contatto: loro, i creatori di Alt-Life, osservatori silenziosi delle due cavie, che dall’esterno potevano fornire solo brevi suggerimenti e indicazioni.

Per René e Josiane non è stato facile adattarsi alla nuova vita e l’elemento esterno potrebbe rimettere in discussione la loro stabilità e armonia. Per tanto tempo hanno lasciato da parte gli affetti che avevano all’esterno, potendo contare solo su loro stessi. Ora che si ripresenta l’occasione di incontrarli le esperienze che hanno vissuto li ha cambiati e non sarà facile riabituarsi a certi comportamenti “umani” in un mondo che, comunque, si porta dietro la “freddezza” della virtualità.

CONCLUSIONE

Ci vuole un’altra vita non vuole essere la solita storia distopica, dove si analizza un ipotetico futuro. Thomas Cadène non ci fornisce alcun dettaglio sul mondo reale in cui vivono i personaggi, ma vuole concentrarsi sulla realtà virtuale di Alt-Life e sull’analizzare il comportamento umano. Il racconto scorre lentamente e l’autore ci rende spettatori di esperienze di ogni tipo, vissute nelle location più disparate. Anche gli eventi che sembrano casuali e poco importanti ai fini della storia, in realtà sono momenti che fanno evolvere e maturare i personaggi.

Ovviamente un grande merito va anche alle tavole di Falzon, che, con uno stile molto lisergico, ci trasporta in un mondo nuovo e sorprendente ogni pagina. Spazi immensi e sconfinati si alternano perfettamente a scene claustrofobiche e inquietanti, in modo da trasmettere perfettamente le sensazioni provate da René e Josiane.

Quello di Alt-Life è un futuro che non sappiamo se si avvererà mai. Un futuro che un po’ attrae, ma che allo stesso tempo spaventa. Lascio a voi decidere quale opzione preferite…sicuramente tante volte nella nostra quotidianità pensiamo che ci vorrebbe un’altra vita, poi che sia così è tutto un altro discorso!

Ci vuole un’altra vita – Rizzoli Lizard

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Ci vuole un'altra vita non vuole essere la solita storia distopica, dove si analizza semplicemente un ipotetico futuro distorto. Thomas Cadène non ci fornisce alcun dettaglio sul mondo reale in cui vivono i personaggi, ma vuole concentrarsi sulla realtà virtuale di Alt-Life e sull'analizzare il comportamento umano.

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