Street Fighter 6: analisi del trailer e considerazioni generali

Street Fighter 6 è stato finalmente annunciato e ha superato ogni aspettativa. A seguito troverete alcune considerazioni e una breve analisi del trailer.

Quando tre mesi fa Capcom ha rilasciato il teaser di Street Fighter 6 sono stato colto da una fortissima sensazione di paura. Cioè, era un filmato che diceva tutto e niente ma che lasciava intendere l’arrivo di grossi cambiamenti. E quando sei un fan di qualcosa i cambiamenti ti terrorizzano, perché potrebbero essere sia positivi che negativi. In questo caso, le mie preoccupazioni nascevano da diverse considerazioni, a cominciare dalle difficoltà sorte durante le prime fasi di sviluppo. Probabilmente ne avete già sentito parlare, di come l’implementazione delle meccaniche non funzionasse a dovere e dell’incapacità di Yoshinori Ono di risolvere i problemi. Questa situazione si è poi risolta con la retrocessione del producer (che nel 2021 ha infine lasciato Capcom) e l’introduzione di nuove figure alle redini del progetto.

Mi riferisco a Takayuki Nakayama (director) e Shuhei Matsumoto (producer), che hanno gestito al meglio la situazione e hanno adottato un nuovo approccio alla comunicazione. Vederli all’opera con la Season 5 di Street Fighter V mi aveva rassicurato, ma poi è uscito il teaser di SF6 e la visione di quel logo da 80 dollari preso da Adobe Stock mi ha fatto gelare il sangue. Si trattava chiaramente di una cosa provvisoria ma, al contempo, mi ha dato l’impressione che il tutto fosse stato fatto in fretta e furia. Ciò mi ha riportato alla mente Street Fighter V o meglio, il suo lancio, fatto di pochissimi contenuti e meccaniche di gioco poco profonde.

Sappiamo tutti che Capcom non può permettersi di lanciare un altro picchiaduro in condizioni del genere, ed è per questo che le mie aspettative erano molto basse, almeno fino a ieri sera. Il trailer d’annuncio rilasciato in occasione dello State of Play mi ha lasciato a bocca aperta e adesso vi spiegherò il perché.

Un nuovo inizio

Fin dai primi secondi si nota un grosso cambiamento rispetto al passato, infatti il filmato si apre con uno sguardo alla città del titolo. E se non fosse che già dal primo frame si intravede la dicitura Metro City su uno dei cartelloni pubblicitari, lo avrei scambiato per un gioco d’azione o d’avventura. La comparsa del logo Capcom in stile graffito lascia intuire la natura urban della produzione, mentre la sequenza incentrata su Luke conferma un design meno stilizzato.

L’azione torna a focalizzarsi sulla città ed è qui che apprendiamo che sarà presente una modalità single-player di tutto rispetto. Si chiamerà World Tour, e sebbene non siano state rilasciate ulteriori informazioni, possiamo avanzare alcune ipotesi. Il trailer lascia intuire che potremo crearci il nostro street fighter e andare in giro per Metro City alla ricerca di avversari da battere. Per di più, nonostante un velocissimo taglio, è possibile notare che i combattimenti avranno un’impostazione classica 1vs1.

A questo punto permettetemi una considerazione da nostalgico, e cioè che è dai tempi di PS2 che sentivo la mancanza di una modalità del genere. Vi ricordate le Cronistorie della spada su Soulcalibur III, la Devil Within di Tekken 5 o la storia di Mortal Kombat Armageddon? Per quel che mi riguarda, questo tipo di contenuto era il massimo per chi desiderava una buona esperienza single-player (sebbene non tutte fossero ben realizzate, erano concettualmente fantastiche). Inutile dire che li preferisco di gran lunga alle storie cinematiche che hanno spopolato negli ultimi anni, dunque il ritorno di una modalità di questo tipo è un sogno ad occhi aperti, specie se consideriamo che Street Fighter non ha mai avuto nulla del genere.

Street Fighter 6 world tour

Carattere da vendere

Chiusa questa parentesi, il vero momento “WOW” arriva quando ci vengono introdotti i personaggi, a cominciare da una Chun-Li in ottima forma. Seguono poi un Ryu con la barba dall’aspetto vissuto, e le due new entry. Il primo di questi, Luke, è già stato introdotto nella Season 5 del capitolo precedente, mentre la vera novità è costituita da Jamie, il cui stile ricorda quello di Yun e Yang. Durante le sequenze d’azione si intravede anche una ragazzina che potrebbe essere Li-Fen, ma non è chiaro se in futuro sarà resa giocabile.

Street Fighter 6 Jamie

Ad ogni modo, l’elemento che mi ha colpito più di tutti è la direzione artistica. Guardando Street Fighter 6 in azione si nota un certo contrasto tra gli scenari, estremamente realistici, e i personaggi, i quali mantengono uno stile fumettoso (passatemi il termine), anche se meno accentuato rispetto alle due iterazioni precedenti. Difatti, l’impiego degli shader si nota principalmente durante l’attivazione delle tecniche del Drive System, ma procediamo con ordine.

Street Fighter 6 Chun Li vs Ryu

Meccaniche da padroneggiare

Stando alle informazioni ufficiali rilasciate, una delle novità più corpose di Street Fighter 6 è data dal sistema appena sopracitato. L’utilizzo delle mosse di questo tipo è regolato da un indicatore posto sotto la salute del personaggio e sostituisce la barra dello stun di SFV. All’inizio dell’incontro questo indicatore sarà pieno, ma se lo svuoteremo completamente il nostro personaggio entrerà in uno stato di Burnout e si troverà in svantaggio. Le dinamiche degli incontri saranno quindi influenzati dalla gestione di questa risorsa che, in ogni caso, si ricaricherà automaticamente nel tempo.

Per quanto concerne le tecniche in esame, sono cinque in totale e alcune di esse ricordano molto da vicino certe meccaniche dei vecchi capitoli. Ognuna di queste ha un costo di risorse differente e ovviamente si attivano con la pressione di tasti specifici. Abbiamo il Drive Impact, che ricorda da vicino il Focus di SFIV ed è caratterizzato da effetti particellari che sembrano degli schizzi di vernice.

SF6 Drive Impact

La seconda mossa è il Drive Parry, che in questo caso riprende la leggendaria meccanica di SFIII.

A seguire abbiamo l’Overdrive, ovvero l’equivalente delle mosse EX dei vecchi capitoli.

È particolarmente interessante il Drive Rush, che consiste in uno scatto verso l’avversario. Salta all’occhio perché si può utilizzare a seguito di un Drive Parry, al costo di un segmento di barra, o dopo un normale attacco cancellabile al costo di tre segmenti. Le sue applicazioni in battaglia potrebbero dare vita a dei mind game interessanti.

Street Fighter 6 Drive Rush

Infine abbiamo il Drive Reversal che, neanche a dirlo, riprende le V-Reversal di SFV. Insomma, questo capitolo riprende le meccaniche più celebri di questa serie e le ripropone in un unico pacchetto.

Altre modalità e feature

Tornando al trailer, Street Fighter 6 porterà un certo grado di innovazione anche nella componente online. Gli ultimi secondi del filmato lasciano intravedere il Battle Hub, uno spazio aperto dove i giocatori potranno incontrarsi. Magari qui mi sbaglio, ma questo tipo di lobby potrebbe riprendere lo stile di quelle viste nei giochi ArcSys (ma senza chibi) aggiungendoci qualche opzione social.

Sul fronte delle feature invece, la modalità Fighting Ground sarà accompagnata dai commentatori ufficiali del Capcom Pro Tour, Aru e Jeremy Lopez.

Adatto a tutti

Se quanto descritto vi sembra poco, sappiate che Street Fighter 6 offrirà anche 2 modalità di comandi differenti, una per principianti e una classica. Quella Moderna rappresenta l’ennesimo sforzo da parte di Capcom nel rendere appetibile questo tipo di giochi. Sinceramente non so se un sistema del genere sarà sufficiente ad attirare nuovi giocatori, ma perlomeno si nota un certo impegno. Lo schema di comandi semplificato associa ogni tipologia di colpo ad un tasto specifico, con le special equipaggiabili sul triangolo (nel caso di PlayStation) e intercambiabili premendo i tasti del d-pad. Saranno inoltre presenti delle brevi combo semplificate che dovrebbero rendere i match dei novellini più avvincenti.  

Street Fighter 6 layout tasti moderno

Considerazioni finali

A grandi linee mi sembra di avervi parlato di tutto, tra contenuti del trailer e informazioni rilasciate. Street Fighter 6 sembra il capitolo più ambizioso di sempre, e mostra una Capcom decisa a riportare in alto il nome dei suoi picchiaduro. Il Drive System è una grande scommessa da cui dipende il successo del gioco, che a conti fatti potrebbe rivelarsi il capitolo più completo di tutti. Tale complessità è stata comunque filtrata per i principiati attraverso un nuovo sistema di comandi semplificati che chissà, magari farà davvero la differenza e attirerà nuovi giocatori. Ma sinceramente, spero che questi utilizzino tale modalità solo per apprenderne le basi prima di passare al layout classico. Perché fin troppe volte i giocatori casual tendono a chiedere semplificazioni pur di non dover imparare le meccaniche di gioco, il che è un peccato.

Detto ciò, restano comunque tanti dubbi sul roster iniziale, anche se in rete sono già apparsi alcuni leak relativi ai concept art. Ve li allego qui sotto, ma come al solito prendeteli con le pinze.

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e continuate a seguirci per restare aggiornati su SF6 che, fortunatamente, arriverà nel 2023 e non prima. Dove? Su PS4, PS5, Xbox One, Series X/S e PC. Per una panoramica completa vi rimando infine al sito ufficiale.

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