Star Wars Knights of the Old Republic 2: The Sith Lords – recensione Switch

Ormai si sa, Star Wars è un franchise multimediale che trascende completamente le sue origini cinematografiche. Negli anni tra fumetti, romanzi, serie tv animate, serie in live action e videogiochi (per non parlare dello sconfinato merchandise) la saga creata da George Lucas ha toccato quasi tutti i lidi dell’intrattenimento in varie forme e con diversi intenti. Tra le opere più apprezzate legate alla iconica epopea di Lucasfilm c’è sicuramente Star Wars Knights of the Old Republic 2: The Sith Lords, sequel dell’acclamato RPG che fu sviluppato da BioWare, stavolta invece affidato alle sapienti mani di Obsidian.

All’epoca della sua prima uscita nel 2004 in esclusiva sulla prima Xbox (in seguito venne poi portato su PC) il titolo fu accolto con entusiasmo dagli appassionati e dalla critica, nonostante evidenti problemi legati alla fretta di uscire nei tempi stabiliti (ricordiamo che in quel periodo stava uscendo al cinema la trilogia prequel e la febbre da Star Wars era alta), con conseguenti numerosi bug e, ahinoi, una discreta quantità di contenuto tagliato poiché non si ebbe il tempo di rifinirlo e implementarlo. Oggi a distanza di quasi vent’anni dalla prima release, grazie ad Aspyr che detiene ora i diritti sul franchise (è anche in sviluppo un remake del primo capitolo per PS5), The Sith Lords arriva su Nintendo Switch, come accaduto nel 2021 con il suo predecessore: come se la caverà questa nuova incarnazione del grande classico? Scopriamolo insieme con la nostra recensione, come sempre made in NerdPool!

L’epopea del Jedi esule

Star Wars Knights of the Old Republic: The Sith Lords (d’ora in poi KOTOR 2) si ambienta temporalmente circa mille anni (si avete capito bene) prima degli eventi della saga cinematografica che tutti conosciamo. La vecchia Repubblica Galattica governa la galassia, minacciata dall’avanzata dei Sith, i quali avevano già messo a dura prova qualche anno prima l’Ordine Jedi minacciandola pace della Repubblica. Le vicende di KOTOR 2 avvengono difatti pochi anni dopo quelle del primo capitolo, e narrano di un Ordine Jedi ormai distrutto e la galassia sull’orlo del baratro.

Pur essendo un diretto sequel del predecessore non preoccupatevi, anche chi non ha giocato il primo capitolo potrà godersi ugualmente la storia di KOTOR 2, perdendo sì qualche riferimento ma nulla che possa compromettere l’esperienza (per chi ha invece giocato il primo episodio all’inizio alcuni dialoghi e le risposte che darete determineranno quale dei diversi finali avete ottenuto, per mantenere continuità e coerenza con le scelte effettuate). Il protagonista (o la protagonista, la creazione del personaggio è libera anche se non troppo particolareggiata) è un Jedi esule, bandito dall’Ordine ed estromesso dalla Forza per essersi in passato unito a Darth Revan e Darth Malak, Signori dei Sith durante il primo KOTOR.

L’Ordine dei Jedi è ormai caduto a causa di una lotta interna, denominata per l’appunto Guerra Civile dei Jedi, avvenuta proprio a causa del tradimento di Revan e Malak, un tempo Cavalieri dell’Ordine, il quale ha creato la spaccatura che ha portato alcuni Jedi ad unirsi ai traditori, scatenando così gli eventi che hanno portato i Jedi stessi ad uccidersi tra di loro, di fatto mettendo fine all’Ordine. O quasi, poiché il nostro ex-Jedi esiliato si ritroverà suo malgrado a riconnettersi gradualmente con la Forza, nel suo viaggio per riportare la pace nella galassia, ricostruendo l’Ordine Jedi, o distruggendolo nel caso si scegliesse di abbracciare il Lato Oscuro.

Che la Forza sia con te, e con le tue statistiche

Star Wars KOTOR 2 è, come da tradizione delle produzioni BioWare ed Obsidian, un RPG di stampo occidentale, in tempo reale con pausa tattica, ovvero con la possibilità in ogni momento di fermare il tempo per programmare le azioni da far compiere ai propri personaggi, come accade nei vecchi Baldur’s Gate e Neverwinter Nights, non a caso i due capitoli di KOTOR condividono tecnologie, meccaniche e motore grafico proprio con Neverwinter Nights 2.

Ovviamente le regole di base a cui il titolo si rifà sono quelle del gioco di ruolo cartaceo di Star Wars, con i parametri adattati nel modo più fedele possibile ad un videogioco, con tiri di dado simulati in fase di attacco o di utilizzo di abilità, calcolo dei tempi di azione in base a peso e statistiche e così via. Un RPG molto parametrico in cui gli appassionati del genere possono sbizzarrirsi a creare le build migliori per il proprio PG e per i comprimari (fino a due personaggi potranno seguirci, costituendo un party da tre). Presente anche un sistema di crafting, di commercio di armi e armature e potenziamenti e mod da installare sugli equipaggiamenti per ottimizzare il proprio party.

Essendo KOTOR 2 un titolo nato in primis su console (fu esclusiva temporale della prima Xbox prima di approdare anche su PC) è stato progettato sin da subito per funzionare ottimamente con un controller, cosa che ha reso questo porting/remaster su Switch molto più semplice: il movimento del personaggio è demandato alla levetta analogica sinistra, mentre la destra ruota la visuale ed i tasti azione permettono di svolgere le varie azioni, anche servendosi di una barra delle azioni rapide presente a schermo sulla quale selezionare quella desiderata con i tasti direzionali. i grilletti e i tasti dorsali servono per selezionare i vari bersagli presenti a schermo e ad attivare e disattivare la pausa tattica.

La narrazione più profonda mai vista in Star Wars

Uno dei più grandi punti di forza (passateci il termine) di KOTOR 2 risiede nella sua scrittura: Obsidian ha fatto un lavoro egregio, ed il fatto che il gioco sia ambientato un millennio prima dei fatti che tutti conosciamo dai vari film e serie tv ha dato al team la possibilità di staccarsi dai canoni della saga degli Skywalker per raccontare una storia invero molto profonda e intrisa di filosofia, lontana dal classico disneyano del “bene contro il male” e basta, una storia che per maturità e tematiche trattate davvero sorprende per essere un prodotto a tema Star Wars.

Questo è uno dei motivi per cui questo titolo ha lasciato un segno enorme agli appassionati, in quanto narrativamente KOTOR 2 si eleva anche al di sopra del primo episodio, il quale era anch’esso dotato di un’ottima scrittura e narrazione sia chiaro. A fare da contraltare ad un comparto artistico e narrativo di assoluto valore c’è però una realizzazione tecnica in origine piuttosto claudicante, fatta di bug e glitch di ogni sorta soprattutto su PC, ed una buona dose di contenuto tagliato per via della fretta imposta da LucasArts ad Obsidian, poiché era prioritaria l’uscita nei tempi stabiliti.

Ma ci sono ottime notizie su questo fronte per quanto riguarda questa riedizione su Switch, perché Aspyr ha annunciato che renderà disponibile gratuitamente più avanti una mod per il gioco contenente tutto il contenuto rimosso al tempo della prima release. Tale aggiunta è possibile grazie al fatto che nella versione PC del gioco tale contenuto era presente seppur non rifinito e quindi disattivato, ma una mod amatoriale è riuscita ad inserire il contenuto nel gioco, si parla di nuove opzioni di dialogo con personaggi chiave, nuovi oggetti e persino un nuovo pianeta esplorabile. Unico neo riguardante l’aggiunta futura di contenuto nella versione Switch è che non sarà compatibile con i salvataggi dell’attuale versione, quindi chi vorrà beneficiare del contenuto ripristinato dovrà forzatamente ricominciare da zero una nuova partita.

Il lato tecnico della Forza

Dal punto di vista prettamente tecnico in questa riedizione di KOTOR 2 ci troviamo di fronte ad un lavoro più che buono, ma che non va a migliorare più di tanto l’impatto visivo originale. Il motore grafico fa sentire i suoi venti anni di vecchiaia, ma per l’epoca la grafica era senza dubbio di qualità elevatissima e dobbiamo dire che è invecchiata tutto sommato bene, i modelli dei personaggi sono abbastanza particolareggiati e ben animati, e le ambientazioni offrono a volte splendidi scorci in pianeti esotici in puro stile Star Wars. La versione Switch porta con sé miglioramenti come l’innalzamento della risoluzione (1080p in modalità docked e i canonici 720p in portabilità), l’adattamento della schermata di gioco al formato 16:9 e un miglioramento generale dell’illuminazione, la quale forse rende il gioco un po’ troppo chiaro e luminoso rispetto all’originale, oltre ad un aumento della qualità delle icone, dei testi e delle grafiche dei menu.

Questa riedizione porta con sé inoltre una serie di correzioni a bug e glitch storici e una maggiore stabilità del gioco. Il framerate è sbloccato e riesce a mantenersi spesso attorno ai 60fps, ma non è stabilissimo e capita sovente di assistere ad alcuni drop di fotogrammi al secondo, ma mai nulla di invalidante o troppo fastidioso per l’esperienza. La giocabilità si mantiene sui buoni livelli della vecchia edizione Xbox, chiaramente su PC con mouse e tastiera si ha un controllo migliore e più intuitivo della situazione, ma la genesi del gioco su console lo rende assolutamente godibile anche in questa nuova versione per l’ibrida di Nintendo.

Il gameplay come già detto è quello classico degli RPG degli anni’90 e primi 2000, che ancora oggi vanta un discreto numero di appassionati ed estimatori. La difficoltà non è mai troppo elevata ma è regolabile per poter offrire il giusto grado di sfida a chiunque. La longevità si attesta sulla media degli RPG di tale risma, richiedendo circa 20 o 25 ore per la campagna principale, che possono superare le 30 qualora si voglia affrontare anche tutte le quest secondarie.

Come detto in precedenza KOTOR 2 è una vera perla per gli amanti di Star Wars e per gli appassionati di RPG in generale, il suo gameplay parametrico e stratificato farà felici i puristi del genere, e la sua narrazione sorprendentemente profonda e appassionante è davvero qualcosa di unico nel panorama delle produzioni legate alla saga creata da Lucas ormai 45 anni fa. Se a ciò aggiungiamo la possibilità di poterlo giocare comodamente in portabilità, la correzione dei bug ed in generale una riedizione tecnicamente riuscita e soprattutto la possibilità di avere ben presto anche il contenuto originariamente tagliato non ci sono più scuse, ad un prezzo di circa 15 euro è un titolo da non lasciarsi scappare!

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KOTOR 2 è senza dubbio una delle opere videoludiche a tema Star Wars migliori mai create. La sua profondità narrativa, la quale si distacca dagli stilemi classici del bene contro il male, andando più a fondo nelle zone grigie della moralità e della filosofia, ed il suo gameplay fortemente legato a parametria e regole da RPG cartaceo lo rendono un must have per gli amanti della saga e dei giochi di ruolo. La versione Switch inoltre migliora e corregge il comparto tecnico, promettendo presto anche di ripristinare del contenuto tagliato nell'edizione originale, ad un prezzo davvero ridotto è difficile non consigliarlo.Star Wars Knights of the Old Republic 2: The Sith Lords - recensione Switch