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NerdPool incontra Jacopo Paliaga

Facciamo quattro chiacchere con lo sceneggiatore, tra le altre cose, di "Space Opera" e del webcomic "The Frontier"

Jacopo Paliaga è nato a Trieste nel 1990. Studia sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Padova, e poco dopo la fine delle lezioni, insieme a French Carlomagno crea la serie Aqualung, vincitrice del Premio Micheluzzi 2017 come Miglior Webcomic. Tra le sue creazioni troviamo: per Bao “Come quando eravamo piccoli” e ha ideato “Fottuti musi verdi a chi?”, spin-off del film Addio fottuti musi verdi dei The Jackal. Per Star Comics è autore de “I delitti della Rue Morgue e altri racconti”, per la collana dei Maestri del Mistero. È co-fondatore di Wilder, per la quale ha scritto le miniserie “Elliot e Dharma”, un progetto crossmediale realizzato insieme a Grey Ladder. Poi c’è “Space Opera” per Panini Comics e il webcomic “The Frontier”.

Innanzitutto Jacopo grazie di dedicarci un po’ del tuo tempo, cominciamo col presentarti ai lettori di NerdPool… dicci in breve chi sei:

Ciao ragazzi, mi chiamo Jacopo, 32 anni, triestino trapiantato a Milano, principalmente scrittore di fumetti. Ho un canale YouTube in cui parlo di un po’ delle cose che mi piacciono, se volete mi trovate qui: https://www.youtube.com/channel/UC6YtCj8Q0xkXYS4zq5KIkqw

Come sei arrivato a fare il tuo lavoro?

Per ossessione, sono convinto che se non hai fame, in questo lavoro, non arrivi da nessuna parte. Potrei raccontare la solita cosa del “Ho frequentato una scuola di fumetto e bla bla bla” ma la verità è che appena uscito da lì ho cominciato a preparare parecchi proposal (il primo tra tutti con Federico Vicentini, autorone ora in Marvel, e che sarebbe divertente riprendere magari tra qualche anno), tutti diversi per editore, pubblico di riferimento e genere.

E soprattutto, mi sono fatto trovare pronto quando le prime occasioni sono cominciate ad arrivare (soprattutto, ho mentito spudoratamente al mio editor BAO Leonardo Favia al nostro primo incontro – inserire risata malvagia – ciao, Leo! Seriamente, il primo progetto più impegnativo è stato sicuramente Aqualung, pubblicato da BAO, che mi ha aperto moltissime porte ma è costato a me e French tanta fatica. Non potrei e non potremmo esserne più fieri!

Tu leggi fumetti o manga? E se si quali?

Ovviamente! Credo sia impossibile, per chi fa questo lavoro, prescindere dal leggere e dall’aver letto tonnellate di fumetti, rimanendo sempre aggiornato sulle ultime uscite. Tra i miei preferiti di sempre, sicuramente One Piece, Naruto, Ultimates 1 e 2, Planetary, Invincibile, Scott Pilgrim e boh, troppa roba, vi riempierei la pagina di titoli.

Di autori recenti, Hickman è sempre quello che mi esalta di più, mi diverto molto a leggere Donny Cates, le cose di Lemire le trovo sempre molto nelle mie corde (soprattutto quelle sue) e come manga, contro ogni previsione, il mio preferito al momento è Black Clover, nella sua semplicità, ma anche Haikyuu e Demon Slayer, che non ho ancora finito. Che belli i fumetti!

Come hai vissuto il mondo del fumetto durante il lockdown?

Il momento del lockdown ha coinciso per me con un forte momento di consapevolezza personale, che non c’entra nulla con il fumetto. Diciamo che l’ho lasciato un po’ lì, senza buttarmi a pesce nelle live o in altre iniziative, per cercare di lavorare di più su me stesso, facendomi aiutare. E ha funzionato, evviva!

Ora parliamo di The Frontier, com’è nata l’idea?

Te la faccio breve: mi chiama Dario Sicchio e mi fa “Oh vuoi fare un webcomic per TacoToon?” e io “No che palle un altro webcomic” (all’epoca uscito dall’esperienza di Wilder che è stata a dir poco impegnativa). Poi ho visto che tra i disegnatori era disponibile Alessio Fioriniello e ho detto a Dario “Sai cosa? Ci ho ripensato”. Da lì, ho iniziato a parlare con Ale di questa storia tanto western quanto weird e sovrannaturale, poi lui ci ha messo tantissimo di suo nei design, erano talmente fighi che andavano praticamente bene al primo colpo.

Non so dirti esattamente come sia nata l’idea, perché giuro che non lo ricordo, ma era più un mix di sensazioni ed emozioni che ci piaceva esplorare, e poi è venuto tutto da sé, con tanto lavoro dietro le quinte. E poi Ale è un fottuto mostro, quindi è stato facilissimo. Nella lavorazione ha sempre carta bianca, tante volte mi trovo a dover sistemare completamente la sceneggiatura dopo il suo passaggio, quasi in stile Marvel, però ora che scrivo mi rendo conto di essere andato fuori tema con la domanda principale quindi la smetto. 

In questi giorni è uscita una grossa novità che riguarda The Frontier, vuoi raccontarcela?

Brevemente, lo storico editore francobelga Le Lombard ha acquistato tutti i diritti di The Frontier (tranne l’edizione TacoToon, ovviamente). Quindi abbiamo cominciato a lavorare con loro a un’edizione cartacea formato manga. A conti fatti, Le Lombard ora possiede il 95% dei diritti, mentre Ale e io siamo in una posizione strana, nel senso che anche TacoToon ha dei diritti esclusivi, e questa secondo me è una cosa molto bella perché permette a ogni realtà di lavorare al meglio delle proprie possibilità insieme a noi.

Cosa “prevedi” per il futuro di questo webcomic? Puoi darci qualche anticipazione?

Siamo davvero fomentati per l’avventura francese e abbiamo da parte tante cartucce da sparare, di cui purtroppo non posso ancora parlare (classica risposta da autore di fumetti che non può dire cose). Posso dirti però che abbiamo intenzione di alzare il tiro sempre di più, fino a plasmare e trasformare la nostra materia prima in qualcosa di totalmente differente. La trama è già tutta intrecciata, quindi anche se i lettori percepiranno qualche sorta di mancanza qui e lì, fidatevi, è tutto calcolato. Spero. 

Il tuo sogno nel cassetto lavorativamente parlando?

Scrivere i Fantastici Quattro. 

Altri progetti futuri oltre The Frontier e il terzo volume di Space Opera?

The Frontier al momento sta catalizzando il 100% della mia attenzione. Una volta completato il secondo volume mi metterò al lavoro sul finale di Aqualung, che chiuderà come previsto con il quinto volume, prima di riprendere a scrivere del West. C’è spazio per almeno una manciata di progetti inediti, ma anche qui, bocca cucita (fino all’annuncio, almeno, poi sapete dove trovarmi per fare due chiacchiere)!

E in attesa di vedere tutti i progetti di Jacopo, di cui non mancheremo di parlare sul nostro sito, lo ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e per la sua infinita gentilezza e lo salutiamo!!!

Continuate a seguirci, qui su NerdPool.it, per non perdervi le prossime novità legate al mondo degli anime.

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