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Le Jardin, Paris – Recensione

Una storia ambientata nella Parigi dei primi del ‘900 che affronta tematiche attuali sul genere e sull’accettazione di se stessi. Questo è il fumetto di Gaëlle Geniller che Edizioni Star Comics ha pubblicato nella collana Astra, Le Jardin, Paris. Scopritelo insieme a noi nella recensione di questo titolo.

Un giardino pieno di fiori

Rose è un ragazzo cresciuto a Le Jardin, un locale che accoglie diversi “fiori”, donne diverse fisicamente e caratterialmente che vivono insieme e si esibiscono su quel palco ogni sera. Una sera Rose prende coraggio e inizia ad esibirsi attirando le attenzioni di un uomo, Aimé, che cerca di conoscerlo e parlarci. Accettando pian piano Aimé, Rose inizierà ad uscire da Le Jardin indossando abiti femminili nei quali si sente più a suo agio e “fingendosi” una donna. Un giorno però un giornalista vuole scrivere un pezzo su di lui e le sue esibizioni creando molto rumore… Riuscirà il ragazzo a non cedere alla pressione e a difendere la sua identità e libertà?

Le Jardin, Paris è un bel fumetto che indaga con il suo protagonista temi quali l’identità di genere e la scoperta di se. Rose è un personaggio bello e spontaneo, cresciuto in un ambiente che lo ha sempre incoraggiato e accettato per come era, anche quando si trattava di indossare abiti femminili o ballare. Molto bello è anche che il ragazzo comprenda tematiche legate alle donne, quali le molestie per strada che vive sulla sua pelle quando esce da Le Jardin per incontrare Aimé.

Le Jardin Paris

Il cast femminile è vario e importante. Troviamo donne con personalità diverse, diverse fisicamente e con storie personali diverse, da chi fugge la sua famiglia e chi cerca libertà, felicità o l’amore. A guidare tutti questi personaggi c’è Mughetto, la madre di Rose, positiva, materna e di supporto anche per il figlio, pur nascondendogli dei segreti.

Il protagonista de Le Jardin, Paris

Anche se questo cast di “fiori” è importante e presente, il focus di Le Jardin, Paris è il suo protagonista Rose, il suo rapporto con Aimé e il suo esplorare il mondo al di fuori del giardino in cui è cresciuto e che lo ha protetto fino ad allora. Dopo aver iniziato a ballare, il ragazzo si trova ad affrontare nuove situazioni, anche problematiche a causa del suo vestirsi con abiti femminili e truccandosi. Lo fa con semplicità e spontaneità e senza vederci un problema sulla sua identità visto che è cosciente di se, ma si troverà a confrontarsi con il mondo esterno, pregiudizi e cattiverie.

A scatenare questa reazione è il giornalista Martin che vuole intervistare Rose. Ma il disegno ci fa intendere che non vuole conoscerlo e ascoltarlo davvero. Il fumo della sua sigaretta copre i ballon delle parole di Rose e crea una nube nella stanza che lo asfissia metaforicamente e non.

Questo momento è un punto di svolta nella storia de Le Jardn, Paris perché a seguito di quell’articolo molte persone si interesseranno al locale e ai suoi ballerini, tra chi apprezza e chi critica. Rose avvertirà una forte pressione che non riuscirà più a ballare come faceva prima, divertendosi e trasmettendo emozioni. E nuovamente al suo fianco oltre ai fiori del giardino ci sarà il signor Aimé.

Ed è da sottolineare come tra i due non sbocci l’amore ma questo rapporto rimanga di amicizia, supporto e rispetto reciproco. Un bel rapporto che però poteva essere maggiormente approfondito. Infatti troviamo alcune scene dove lo sguardo di Aimé pare innamorato, poi interrotti dalla realizzazione o dal comportamento di Rose che si rivela un ragazzo. Questo è un dettaglio che ho notato e che mi ha fatto riflettere, e fino all’ultima pagina ho sperato che ci fosse una spiegazione di qualche tipo. Che non è giunta.

Una storia non all’altezza del suo disegno

Le Jardin, Paris è una storia che pur avendo messaggi e situazioni ancora oggi attuali le lascia tutte un po’ in superficie senza addentrarsi. Rose nonostante alcuni brevi momenti non viene giudicato per il suo modo di essere e vestire, e “mente” sulla sua identità di ragazzo senza mai esporsi. Nonostante Martin non vive molte situazioni problematiche e non si indaga particolarmente. Se qualcuno cerca una storia che esplori e affronti queste tematiche si troverà un filo deluso. Se si cerca la storia di crescita di un ragazzo che trova il coraggio e il supporto giusto per lasciare il suo giardino protetto per esplorare il mondo, rimarrà maggiormente soddisfatto.

Altro aspetto molto bello del volume sono i disegni davvero meravigliosi. Lo stile della Geniller è delicato e curvo; rende molto bene i movimenti di danza, oltre al rappresentare molto bene Parigi, le atmosfere degli anni Venti con i suoi meravigliosi abiti indossati da Rose e da altri personaggi che ti fa immergere in quest’atmosfera quasi magica e dove i confini non si distinguono, neppure quelli tra uomini e donne. Un giardino fatto di tante storie e fiori che vuole essere esplorato nella sua bellezza.

Ringraziamo la casa editrice Star Comics per averci fornito una copia di questo volume per poterlo recensire. Qui altre recensioni di titoli Star e Queer. Voi avete letto Le Jardin, Paris e cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguire Nerd Pool per essere sempre aggiornati sui vostri anime, manga e fumetti preferiti!

Per la collana Astra di Edizioni Star Comics esce Le Jardin, Paris di Gaëlle Geniller, una storia ambientata nella Parigi di inizio '900 con al centro Rose, un ragazzo cresciuto nel locale di sua madre, Le Jardin. Iniziando ad esibirsi anche lui si troverà a creare un bel rapporto con il suo habituè Aimé, ma anche a dover affrontare le critiche e i pregiudizi di chi non capisce il suo modo spontaneo di essere, vestendosi anche con abiti femminili. Una storia con temi attuali ma che rimangono un po' troppo in superficie senza approfondirli troppo, concentrandosi piuttosto sul percorso di Rose di accettazione di se stesso e di mostrarsi al mondo per come è senza paura. Importante in tal senso il rapporto con Aimé e quello con il cast femminile de Le Jardin, sempre al suo fianco. I disegni della Geniller sono meravigliosi nel riprendere le atmosfere della città e gli abiti del periodo oltre che ai movimenti di danza che riescono a trascinare il lettore in un vortice colorato

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