Resident Evil: La serie, recensione (no spoiler) della nuova serie Netflix che punta a sfidare The Walking Dead

Con questo nuovo progetto, si tenta di resuscitare un brand che attualmente sembrava destinato ad un lungo riposo nell’aldilà. Ma per Resident Evil la morte è soltanto il principio.

Alla fine, anche per Resident Evil si è tentata la via della serie tv. Era nell’aria (anche prima del trailer) soprattutto da quando il film che voleva essere un reboot ( Resident Evil: Welcome to Racoon City) non ha saputo eguagliare i fasti dei suoi predecessori.

Un altro film era ovviamente impensabile così come la scelta stessa di avere un sequel rischia di essere un azzardo. La via della serie televisiva era, quindi, tracciata con ancora più forza.

Il rischio The Walking Dead

Quando uno dice le parole “serie tv” e “zombie” nella stessa frase, diciamocelo, tutti facciamo una connessione immediata: The Walking Dead.

Che piaccia o che la si possa odiare dal profondo del cuore, che uno sia della scuola che fino alla terza stagione fosse tutto bellissimo ma poi tutto da dimenticare o che uno abbia adorato più le ultime stagioni che le prime, il peso di The Walking Dead è incontestabile.

Lo sbarco di Resident Evil sullo stesso territorio si scontro è, di per se, un azzardo forse più dettato dalla necessità di resuscitare un brand in difficoltà che una volontà di lasciare il guanto della sfida.

Fatto sta che il paragone è inevitabile ma, alla fine, l’analisi è più complessa di quanto io stesso non avessi immaginato.

L’iconica serie tv

La necessità di doversi distinguere

Oltre alla vicinanza scomoda con The Walking Dead, l’altra necessità era quella di creare un prodotto che sapesse di diverso in un mondo, quello apocalittico-zombie che sembrava impossibile potesse fornire ancora qualche spunto “originale”.

Resident Evil decide di provarci, e lo fa già dalle prime sequenze con una cura per la colonna sonora e la qualità della CGI assolutamente di pregio.

Una delle immagini promozionali della serie tv

Cast e Trama

Anche la scelta del cast fa capire che le intenzioni sono di quelle importanti come, ad esempio, Lance Reddick (Fringe) che interpreta Albert Wesker. Inoltre possiamo trovare Jade Wesker interpretata da Ella Balinska, Jade Wesker (da giovane) interpretata da Tamara Smart, Billie Wesker interpretata da Adeline Rudolph, Billie Wesker (da giovane) interpretata da Siena Agudong.

Per quanto riguarda la trama, ovviamente i fatti principali sono già conosciuti da tutti.

Vi è, però, una volontà di osare anche qua, con delle figure estremamente interessanti e che potrebbero essere un grado di dare una spinta in direzioni stimolanti per lo spettatore, come le due sorelle protagonisti ed il loro rapporto che andrà ad influenzare gli eventi della serie tv di Resident Evil.

Gli zombie e gli animali mutati, inoltre, sono all’ordine del giorno con scene estremamente ricche di suspance degna non solo dei film ma anche dei giochi.

Un’immagine tratta da uno dei titoli ricordati con maggior affetto dai fans

Sfida lanciata

Resident Evil sbarca e prende d’assalto un territorio che fino ad ora era una roccaforte del brand di The Walking Dead, con tutte le sue diramazioni, e lo fa con u prodotto che promette di saper miscelare un argomento estremamente conosciuto come gli Zombie ma con una volontà di “fare le cose fatte bene”, con una cura nella produzione assolutamente inaspettata ma non per questo che possa dispiacere.

La sfida è lanciata, ora non ci rimane che vedere se saprà essere portata avanti

Una scena tratta dalla serie tv

Resident Evil sbarca e prende d'assalto un territorio che fino ad ora era una roccaforte del brand di The Walking Dead, con tutte le sue diramazioni, e lo fa con u prodotto che promette di saper miscelare un argomento estremamente conosciuto come gli Zombie ma con una volontà di "fare le cose fatte bene", con una cura nella produzione assolutamente inaspettata ma non per questo che possa dispiacere. La sfida è lanciata, ora non ci rimane che vedere se saprà essere portata avanti

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