Dolores di Micol Arianna Beltramini e Francesca Ciregia – Recensione

Una toccante biografia a fumetti su Dolores O'Riordan, l'ex frontman dei Cranberries

Una canzone, o la musica in generale, può avere un ruolo importante nella vita di ogni individuo. Ci sono quelle tracce che ascoltiamo quando siamo tristi, quelle che ci rendono felici e così via. In questo modo finiamo anche per sentirci vicino a gruppi o cantanti che in realtà non conosciamo ma che sembrano mettere nelle loro parole tutti i nostri sentimenti.

Tuttavia, il mondo della musica è spietato e ad ognuno di noi sarà capitato di leggere la notizia della scomparsa di un personaggio famoso e di rimanere sgomenti di fronte all’accaduto. Nel mio caso, ricordo benissimo proprio la morte di Dolores O’Riordan, cantante dei Cranberries, nel 2018 a soli 46 anni. Sono sempre stato fan della band pur non avendo mai approfondito la loro storia. Non so come fosse possibile ma la voce di Dolores e le sue parole riuscivano (e riescono tuttora) a emozionarmi come poche altre. Non essere riuscito a sentirli almeno una volta dal vivo è uno dei più grandi rammarichi, musicalmente parlando.

Quando Edizioni BD ha annunciato questa biografia a fumetti su Dolores, scritta da Micol Arianna Beltramini e disegnata da Francesca Ciregia, ho subito pensato che non avrei potuto esimermi dal leggerla, ma che sarebbe sicuramente stata anche una lettura dolorosa. Le due fumettiste hanno dato vita a una storia schietta e spietata, che ci restituisce un perfetto ritratto della Dolores cantante, ma soprattutto della Dolores ragazza e donna, con tutte le sue fragilità.

DO YOU HAVE TO LET IT LINGER?

La storia della band viene ripercorsa a grandi linee lungo le pagine di Dolores, dalla formazione con il nome The Cranberry saw us, fino agli ultimi anni, con tutti i suoi alti e bassi. Il grande successo ottenuto in poco tempo, quando il pubblico ha iniziato a scoprire la voce quasi angelica della cantante, ha catapultato la band in un mondo nuovo e completamente diverso dal paesino irlandese nel quale i membri erano cresciuti. Nelle canzoni si ritrovano così tutte le loro fragilità, il dolore per cause più grandi come la guerra civile irlandese e quello personale, fatto di rimpianti, amori perduti, abusi. La musica serve anche a esorcizzarlo ma talvolta non basta.

L’incontro con Don e il loro successivo matrimonio sembrano restituire una parvenza di felicità a Dolores, ma che si dimostra ben presto piuttosto effimera e contrapposta a un demone sopito che vuole riemergere. L’autrice ci mostra perfettamente l’immagine di una donna sempre in bilico tra il desiderio di fare musica e la spinta a chiudersi in se stessa e a cercare un modo per dimenticare tutto il proprio dolore.

La storia è divisa in due parti, la prima più incentrata sulla band e la seconda sulla vita privata di Dolores, ma in realtà le due estremità sono quanto mai legate e indissolubili per approfondire il personaggio. Un aspetto reso evidente dal ripetersi di alcune tavole mute ma perfettamente adatte a rappresentare la fine dell’infanzia di Dolores e le difficoltà affrontate sin da piccola.

SALVATION, SALVATION, SALVATION IS FREE

Il tutto prende vita e colpisce in pieno noi lettori grazie al tratto magistrale di Francesca Ciregia, con tavole in bianco e nero di grande potenza espressiva, intervallate da sprazzi di colore. È altrettanto evidente la cura messa dalla disegnatrice nel tratteggiare i personaggi e le loro espressioni. Dal volto di Dolores traspare perfettamente tutta la spensieratezza e la tristezza dei vari momenti e la cantante diventa quasi una dea dorata sulla copertina del volume, ispirata al video di Zombie.

Il colore è presente, in particolare, per rappresentare le copertine degli album e alcuni frame dei video più famosi della band. Tuttavia, non si tratta di scelte casuali, ma contrapponendosi al nero delle altre tavole, finiscono per mettere ancora più in luce tutto il dolore di Dolores. Il clown nel video di Salvation, o la stanza gialla nel bosco utilizzata sulla copertina di To The Faithful Departed, ricordo della casa d’infanzia, erano scelte simboliche e significative per la cantante.

TOMORROW COULD BE SO GREAT…

È stato davvero emozionante leggere Dolores e la storia mi ha permesso di scoprire alcuni lati della cantante che non conoscevo. Si percepisce chiaramente tutta la passione che l’autrice ha messo in queste pagine e che ha fatto sì che la figura di Dolores tornasse a rivivere con tutte le sue fragilità ed emozioni. Basta leggere la postfazione della scrittrice o la prefazione di Andrea Rock per capire l’influenza che la voce della cantante di Limerick ha avuto su tanti/e di noi.

Una lettera d’amore per Dolores che farà sicuramente emozionare tutti i fan dei Cranberries, ma che, se spogliata dell’aura mitica della celebrità, potrebbe essere la storia di tanti e tante di noi, in bilico tra gioie e dolori, vittorie e sconfitte, che ci rendono quello che siamo…esseri fragili ma con grandi storie da raccontare.

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Una biografia a fumetti atipica che non vuole seguire in maniera cronologica la vita della cantante ma che ce ne mostra un ritratto schietto e spietato. Una lettera d’amore per Dolores che farà sicuramente emozionare tutti i fan dei Cranberries, ma che potrebbe essere la storia di tanti e tante di noi...esseri fragili e con storie che meritano di essere raccontate

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