She-Hulk: ecco il nuovo soprannome di Jennifer Walters

Siamo ormai a due terzi della prima stagione di She-Hulk: Attorney at Law, che ha costruito la storia delle origini di Jennifer Walters / She-Hulk (Tatiana Maslany) con un dettaglio epico. Mentre intreccia alcuni elementi esilaranti e bizzarri del più ampio Marvel Cinematic Universe, lo show è riuscito a inserire alcune parti chiave del canone fumettistico di Jen, compreso il suo soprannome più amato. Spoiler per l’episodio 6 di She-Hulk: Attorney at Law, “Just Jen”, qui sotto! Guardate solo se volete sapere!

All’inizio dell’episodio, mentre Jen si prepara a fare da damigella d’onore al matrimonio di una sua amica, mostra a Nikki Ramos (Ginger Gonzaga) un vestito realizzato da Luke Jacobson (Griffin Matthews) che può trasformarsi tra la sua forma umana e quella di Hulk. Nikki è subito entusiasta dell’abito e dice che a “Shulkie” starà benissimo.

È la prima volta che Jen si fa chiamare “Shulkie” sullo schermo, un soprannome che si è diffuso durante il lavoro di John Byrne su Sensational She-Hulk. Il portmanteau è così amato dai fan che è usato in modo costante per riferirsi a Jen nella rubrica delle lettere della serie.

She-Hulk: le parole di Jessica Gao

“Per me, è stata la run di John Byrne che a) mi ha fatto innamorare del personaggio”, ha dichiarato la scrittrice Jessica Gao a ComicBook.com all’inizio dell’estate, parlando dei fumetti che hanno ispirato She-Hulk. “Ma b) la considero – e la maggior parte delle persone lo fa, non è una novità – la run iconica di She-Hulk.

È stato lui a introdurre la rottura della quarta parete e la natura metafisica di questo personaggio, la sua autoconsapevolezza e la consapevolezza di essere nei fumetti. Per me questa è la quintessenza di Jen. Anzi, direi che è la quintessenza di She-Hulk. Ci sono tante iterazioni di Jen nei fumetti, e all’inizio era davvero un po’ più timida, un po’ più maliziosa, e man mano che andava avanti – più che altro nelle run di Dan Slott e Charles Soule – si è cominciata a vedere questa donna lavoratrice orientata alla carriera, che aveva un senso molto forte del bene e del male. Abbiamo portato molti di questi tratti in Jen”.

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