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Black Adam: la recensione senza spoiler del nuovo film DC Comics

Black Adam è l’ultimo film della Dc dal 20 Ottobre in tutte le sale. Il film ci ha convinto e divertito pur con qualche riserva. Riuscirà questa nuova pellicola a rilanciare la major al cinema dopo l’arenarsi del progetto del DCEU ? Scopriamolo insieme.

Il Film

Il film è un buon film ben strutturato, coerente e fruibile da chiunque. Non vive di grandi guizzi, non intende rinnovare il genere e non ha pretese autoriali. Vuole divertire e intrattenere e ci riesce. Ci riesce con dei personaggi ben strutturati e carismatici, su tutti Black Adam interpretato da Dwayne Johnson. La storia è ben narrata e abbastanza lineare, con un cambio di prospettiva sul finale che ci racconta bene l’evoluzione del protagonista che è un vero antieroe. Le botte non mancano, anzi bisogna riconoscere la capacità di girare le scene d’azione. L’ironia è ben dosata e non risulta stucchevole, come in alcune pellicole della distinta concorrenza. Volendo usare una metafora culinaria non è caviale ma nemmeno carne in scatola.

I personaggi e le prove attoriali

Black Adam è un personaggio davvero ben scritto. Non è edulclorato, non è un eroe mascherato da antieroe, non è macchiettistico né stereotipato. Dwayne Johson è ben calato nel personaggio, si vede che gli piace intepretarlo e che ci crede molto. Essendo una origin story atipica, ovviamente il personaggio è ancora acerbo ma ha grandi potenzialità vista la origin story e le motivazioni che lo muovono. Chi gli ruba la scena è tuttavia il Doctor Fate interpretato da un magistrale Pierce Brosnan, in grado di dipingere un personaggio profondo e tormentato, potente e drammatico. Buono anche Aldis Hodge nei panni di Hawkman e Noah Centineo nei panni di Atom Smasher, vera spalla comica del film che dobbiamo dire funziona molto. Discrete le interpetazioni di tutte gli altri attori e attricima non particolarmente degne di nota, eccezion per Quintessa Swindell nei panni di Ciclone. Il problema però è che forse, i rapporti tra i membri della JSA e le storie dei protagonisti sono solo abbozzati, forse è mancato il tempo e la volontà.

Musiche e fotografia e easter egg

Le musiche sono buone e accompagnano bene la fruizione del film, ma come tutto il film non hanno particolari guizzi, tranne quando scendono nel repertorio classico, una su tutti paint it black dei Rolling Stones. La fotografia è buona soprattutto nelle scene d’azione che sono ben girate, e si seguono discretamente senza confondere lo spettatore. Sicuramente ciò è in un valore aggiunto per un film che fa dell’azione uno dei suoi punti cardine. Le ambientazioni mediorientali del Kahandaq sono ben ricostruite e affascinanti. La scelta di stile più riuscita è stata sicuramente quella di mescolare medioriente e compagnie mercenarie dal gusto cyberpunk, che unite creano un colpo d’occhio e un fascino non indifferenti. Gli easter egg soprattutto per noi lettori di fumetti sono molti e ben azzeccati, alcuni sono più palesi altri più celati e gustosi.

Le nostre riserve

Le nostre riserve principali sono due. La più importante è legata alla computer grafica a volte eccelsa come nelle scene in cui compare il Dottor Fate, altre volte veramente terribile come in concomitanza del villain finale. La seconda è legata alla trama che non solo non vive di grandi guizzi o colpi di genio, ma soprattuto a volte risulta banale e scontata, non riuscendo dispiace dirlo a creare grande pathos. Nulla di negativo in assoluto ma nemmeno nulla che non si fosse già visto. Un peccato dunque perché forse si poteva osare un pò di più. Anche il messaggio politico, di un medioriente schiavo di compagnie straniere che lo sfruttano, e di un Occidente incarnato dalla JSA, che si volta dall’altra parte non arriva. Forse non era la pellicola giusta per fare quel passo in più, ma più che il messaggio dietro al film, rimangono in mente le scazzottate.

Conclusioni

Quale era l’obiettivo di Warner Bros? Sappiamo che per quanto concerne i film dal taglio più autoriale, Joker e The Batman su tutti, la major ha realizzato dei grandi successi sia di pubblico che di critica. Allo stesso tempo però il progetto di universo condiviso si è arenato. Black Adam in tal senso dove dovrebbe collocarsi? Si certo è un buon film, ma non è in grado da solo di rimescolare le carte in tavola. Può essere un buon primo mattone certo, soprattuto vista l’incredibile scena post credit… Ma la strada del rilancio è ancora lunga e in salita. Il grande nodo dirimente sarà il nuovo film di Flash, in grado idealmente di ridisegnare la continuity cinematografica, ma soprattutto di lanciare il progetto del multiverso. Tuttavia una domanda rimane all’orizzonte, il pubblico gli darà ragione? Riuscirà a seguire senza perdersi la nuova tela che la Warner sta tessendo? Oppure il botteghino non li premierà? Solo il tempo ce lo dirà. L’unica certezza è che la DC ce la sta mettendo tutta per rimediare ai suoi errori passati. Black Adam ribadiamolo un buon primo passo che si aggiunge a quello fatto con il soft reboot della Suicide Squad di Gunn. Pedalare dunque!

Black Adam è un buon film, in grado di rilanciare la Dc al cinema introducendo un antieroe ben strutturato come Black Adam, e una squadra di supereroi sconosciuta al pubblico generalista come la JSA, ma dalle grandi potenzialità visti i supereroi che vi hanno millitato.

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