Cyberpunk: Edgerunners – Estetica e follia cybernetica

Cyberpunk: Edgerunners (サイバーパンク エッジランナーズ Saibāpanku Ejjirannāzu) è una serie anime di genere cyberpunk prodotta dallo studio Trigger ispirata dal videogioco Cyberpunk 2077 sviluppato dalla CD Projekt che ha anche supervisionato la produzione dell’anime.

Alla sua uscita, l’anime ha ricevuto recensioni molto positive, con elogi diretti ai personaggi, all’animazione e al worldbuilding.

E d’altronde non si può che essere d’accordo. La città di Night City prende a piene mani elementi narrativi della letteratura cyberpunk e li rende propri, sulla scia di quanto già fatto con la controparte videoludica.

La città appare alienante, con i suoi ritmi folli, la criminalità diffusa ed inarginabile. Una città dove le differenze sociali sono forti e chi appartiene alle classi più basse fatica a sopravvivere, senza speranza alcuna di poter un giorno ambire ai piani alti.

Ed è proprio in questa società distopica invasa da corruzione, criminalità e impianti cibernetici, che David Martinez, un ragazzino di strada impulsivo ma talentuoso, dopo aver perso tutto ciò che aveva in una sparatoria su strada, sceglie di continuare a vivere diventando un edgerunner: un mercenario high-tech del mercato nero noto anche come “cyberpunk”.

Per chiunque di noi diventa facile immedesimarsi e simpatizzare per David: la fatica a scalare la vetta, i tragici imprevisti che fanno capolino nella sua vita (la morte della madre in primis, l’espulsione dall’accademia Arasaka poi), il suo sentirsi “speciale” nel riuscire a reggere con facilità gli impianti cybernetici che Doc gli impianta: tutti questi elementi creano fin da subito un filo conduttore con lo spettatore, che lo porta ad una simbiosi con il protagonista.

La corsa all’upgrade del proprio corpo tramite impianti è un altro tema magistralmente narrato nella serie: l’umanità è sempre più dipendente da questi upgrade fisici. E come ogni aspetto umano, c’è chi ne abusa: viene introdotta cosi la figura del cyberpsicopatico, ovvero chi ha abusato ad installarsi ed usare impianti cybernetici alterando in maniera irreversibile il proprio corpo e portandolo alla follia e successiva morte.

Tutta la serie è incentrata su una corsa della società di Night City ad ottenere il massimo delle performance fisiche tramite impianti ed a una sete di potere irrefrenabile. Un incredibile specchio in chiave distopica della nostra società che richiede sempre di più ritmi elevati e mitizzazione del potere e del denaro. Molti spunti di riflessione vengono fuori durante lo svolgersi della serie: l’amicizia, la fatica della vita quotidiana, l’ingiustizia, il desiderio di rivalsa, la smania di potere. Dietro una serie apparentemente orientata all’impatto grafico troviamo comunque una narrazione di spessore e ragionata, mai banale.

Un altro aspetto interessante della serie è quello relativo all’animazione: Trigger Studio (株式会社トリガー Kabushiki-gaisha Toriga), studio di animazione giapponese, riesce a ricreare le ambientazioni folli dell’universo di cyberpunk attraverso animazioni pulite ma efficaci. Le scene di conflitti a fuoco o scazzottate sono qualcosa di esilarante, con un dinamismo unico e delle animazioni davvero ben realizzate.

L’estetica generale dell’opera è una goduria per gli amanti del genere, ricordando per certi versi oltre ai più immediati rimandi a Ghost in the Shell e Akira, anche opere meno note come Galaxy Express 999 e la narrazione di Leiji Matsumoto. Un mondo ed una visione di esso verosimile, spingendo l’acceleratore sul progresso e l’integrazione uomo macchina, entrambi aspetti sempre più reali e incisivi sulle nostre vite.

Continuate a seguirci, qui su NerdPool.it, per non perdervi le prossime novità legate al mondo degli anime.

La serie TV di Netflix riesce a creare un prodotto di alto livello e ad esprimere appieno il potenziale dell'ambientazione Cyberpunk dell'omonimo videogame.

CORRELATI

La serie TV di Netflix riesce a creare un prodotto di alto livello e ad esprimere appieno il potenziale dell'ambientazione Cyberpunk dell'omonimo videogame. Cyberpunk: Edgerunners - Estetica e follia cybernetica