Dopo la visione di Dampyr, vi rimandiamo alla recensione, abbiamo assistito ad una conferenza stampa con il regista Riccardo Chemello, il cast al completo, Vincenzo Sarno produttore editoriale redattore capo centrale per Sergio Bonelli. I protagonisti ci hanno rivelato molti retroscena sul film e sul futuro multimediale di via Buonarroti che siamo pronti a raccontarvi.
Oltre il film, retroscena e curiosità
Hanno raccontato di quanto sia stato girare il film. Essendo ambientato a Yorvolak, la Serbia era la scelta più ovvia. Ma nell’impossibilità di farlo, il film è stato girato quasi tutto di notte in Romania, in Transilvania. Molte scene hanno richiesto grandi ricostruzini, soprattuto la cattedrale ricostruita in una vera miniera salina. La selezione del cast ha richiesto molto tempo, ma l’alchimia sullo schermo è anche un’alchimia tra gli attori, i quali sono sembrati tutti entusiasti di aver partecipato al progetto. Queste ovviamente sono ottime premesse per un sequel. Si è visto molto amore e passione da parte di tutti dietro a questo film e i risultati si vedono. Sergio Bonelli a taal proposito ci ha rivelato che Sony, dopo aver visto il film, ha deciso di distribuirlo in giro nel mondo. Se un gigante come Sony decide di spendersi per un film italiano, qualcosa vorrà dire no ? Scegliere poi da parte di Bonelli di puntare su un regista giovane, alla sua opera prima è stato una grande scommessa, visto era l’esordio della casa editrice sul grande schermo. Ma si sa che le scommesse più rischiose se vinte, sono anche le più soddisfacenti e gustose.
Un progetto ambizioso
Sergio Bonelli scende in campo. Dopo i flop degli anni passati in cui le proprietà intellettuali della casa editrice vennero cedute con esiti infelici, via buonarroti prende in mano le redini della situazione e punta allla grande rivoluzione multimediale che possa lanciarla nel ventunesimo secolo. Come ? Dampyr è solo il primo passo. Il progetto di Bonelli è un progetto ambizioso, che punta ad usare format diversi per valorizzare personaggi diversi. Oltre che il film di Dampyr a Lucca esordirà infatti anche la serie animata di Dragonero, rivolta ad un pubblico più giovane, prodotta in collaborazione con la Rai e che strizza l’occhio a gli anime. Facciamo notare che in contemporanea saranno ripubblicate le Dragonero adventures alla loro seconda incarnazione, dopo il flop della prima edizione spillata. Ma non solo! Bonelli ci tiene a ricordarci del serial di Dylan Dog e il serial sul confine, ma anche di progetti su Martyn Mystere, Mister no e Tex! Insomma il Tex che cavalca tra i diversi scenari, protagonista della nuova sigla di Bonelli Entretainment, ci ricorda che c’è un potenziale enorme! Infatti le proprietà intellettuali della casa editrice sono talmente varie da poter costutuire in potenza il multiverso multimediale più ricco e vario mai visto. La collaborazione con una grande major come Eagle Pictures dimostra che questo valore è riconosciuto.
La domanda di Nerdpool
Abbiamo chiesto a Bonelli quanto segue. Il Progetto multimediale di Bonelli serve sicuramente e diversificare l’offerta di intrattenimento del gruppo, che così facendo riuscirà a diverisficare pubblico e entate. Tuttavia il cuore della Bonelli sono e sarano sempre i fumetti, dunque gi abbiamo chiesto quali fossero le loro strategie per rendere più appetibile il fumetto Bonelli in mercati esteri, con particolare attenzione a quello ameiricano. Ovviamente abbiamo sottolineato che già da decenni Bonelli pubblica all’estero con grande successo, soprattuto nei paesi dell’ex Jugoslavia, Turchia, Grecia, Spagna e Portogallo. Ma in altri mercati tale successo non si sono invece concrettizati. Quali dunque i piani di Bonelli? Ringraziandoci per la bella domanda e confermando le premesse della nostra domanda Bonelli ci ha detto varie cose. In primis che ci sono accordi con vari distributori esteri per meglio penetrare altri mercati. In secundis ci hanno ricordato dei tanti progetti che nascono proprio per essere più esportabili: K11, Il Confine, Nero. Ci hanno anche detto che il punto sarà anche trovare un punto di compromesso tra i gusti dei mercati esteri e il modo di fare fumetti all’italiana che no va snaturato.
Conclusioni
Sicuramente è presto per dire dei destini del Bonelli entretainement essendo un progetto appena nato. Certo che però che vi sono le premesse giuste. Soprattuto perché Bonelli sta trovando i giusti agganci internazionali, e perché sta riuscendo ad assorbire menti nuove con idee vincenti, uno su tutti Vincenzo Sarno. Durante l’intervista è emersa tutta la sua passione di Vincenzo, l’amore per i fumetti della casa editrice, la sua visione e le sue capacità narratologiche rispetto al grande progetto di Sergio Bonelli.