Vision: Disney+ al lavoro sulla nuova serie Marvel

Alla fine di Marvel’s WandaVision, il Vision di Paul Bettany è volato via verso parti sconosciute con un futuro che non è stato affrontato dal MCU. I Marvel Studios potrebbero però prepararsi a raccontare presto questa storia: una nuova indiscrezione rivela che è in lavorazione una serie incentrata su Visione, potenzialmente intitolata Vision Quest. Secondo il reporter Jeff Sneider, la Marvel starebbe mettendo insieme un gruppo di sceneggiatori per la serie “la prossima settimana”. Sneider ha confermato la notizia durante il suo programma dal vivo The Hot Mic With Jeff Sneider and John Rocha, affermando che sarebbe “difficile per la Marvel negare”.

Allo stesso modo in cui WandaVision era un gioco di parole (riferendosi sia alla televisione che all’accoppiata dei due personaggi Marvel), Vision Quest sembra fare la stessa cosa. Il titolo potrebbe riferirsi non solo al rito di passaggio dei nativi americani (il termine è in lingua inglese), ma anche alla vera e propria caccia a Visione. Alla fine di WandaVision il personaggio si è trovato di fronte al rompicapo logico della Nave di Teseo, che lo ha portato a chiedersi se sia davvero la Visione e cosa significhi essere la Visione. In ogni caso, il potenziale di questa serie televisiva è molto alto.

Vision: le parole dello showrunner di WandaVision

“Non si trattava della direttiva: dove lasciamo Visione Bianca? Non era questo l’obiettivo”, ha detto in precedenza Jac Schaeffer, showrunner di WandaVision, a proposito della fine del personaggio nella serie. “L’obiettivo era: come si risolve il problema di due Visioni che si combattono? Dove va a finire? Continueranno a combattersi fino alla fine dei tempi”, ha detto la showrunner. “Ci è apparso chiaro che deve essere una battaglia logica, giusto? Ci sono due Synthezoid con la stessa programmazione. Si tratta di una battaglia di logica. La Visione all’interno dell’esagono, che noi chiamiamo Visione Anima, volevamo che vincesse in base a qualcosa che non solo fosse incredibilmente astuto e indicativo del suo estremo livello di intelligenza, ma che fosse anche in linea con il suo viaggio, che è quello dell’identità”.

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