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Future State: Shazam!/Black Adam – Recensione

Future State: Shazam!/Black Adam edito da Panini Comics è un fumetto molto particolare perchè rappresenta un frammento dell’iniziativa con cui la DC ha permesso ai lettori di scoprire i futuri possibili dei suoi personaggi più amati.

Il tutto scaturisce da Batman: Death Metal, il megaevento che da inizio anno ha visto l’intero multiverso andare incontro a un anti-crisi per diventare un multiverso infinito, dove ogni storia del passato, del presente e del futuro è ora in continuity, ossia effettivamente avvenuta. Ma prima di scoprire come tutto questo cambierà il presente di ciascun supereroe, ecco Future State, un intrigante sguardo al loro possibile avvenire che fa inoltre da laboratorio creativo per gli autori che si avvicenderanno nell’era DC che verrà…

Nelle pagine di questo volume scopriamo cosa accade a Shazam, la sua nemesi di sempre Black Adam e a uno dei personaggi più affascinante del fumetto americano, Swamp Thing.

Future State: Shazam!/Black Adam

Autori:Mike Perkins, Tim Sheridan, Eduardo Pansica, Ram V, AA.VV.
Data di uscita:14 ott 2021
Tipo prodotto:Fumetti
Pagine:152
Formato:17X26
Contiene:Future State: Shazam! (2021) #1/2, Future State: Suicide Squad (2021) #1/2, Future State: Swamp Thing (2021) #1/2
Rilegatura:Brossurato
Interni:Colori
Prezzo:€ 15,00

Nel corso di questo volume Shazam continua a dire alla gente di non chiamarlo “Billy”. Il tono inizia in modo mite, ma aumenta fino all’aggressività con il progredire della storia. La prefigurazione è abbastanza presente da far supporre ai lettori che Shazam e Billy non siano più la stessa cosa. Sheridan gestisce bene le rivelazioni, creando un crescente senso di sospetto e paura. Lo scrittore dipinge il ritratto di un eroe isolato e tormentato, che lotta per guidare una squadra in tensione. La morte del Creeper durante un tentativo di evasione a Iron Heights fa sì che Miss Martian e Question sospettino del massiccio alter-ego di Billy.

Strutturato come un giallo in miniatura con una conclusione soddisfacente, Tim Sheridan crea rapidamente un caso per Future State: Shazam – Black Adam e si impegna immediatamente a realizzare le sue premesse. Anche in questo caso, l’ennesima tragedia è discutibile, ma il concetto è abbastanza semplice e avvincente da poter essere portato avanti. Sheridan usa la prospettiva di una mina vagante come Shazam! per creare attesa e timore per la conclusione della storia.

Dato che le serie di Future State sono tutte serie limitate, Sheridan deve comunicare rapidamente la trama e costruire la tensione di conseguenza. Questo è difficile da fare senza creare un numero che dia l’impressione di essere poco sviluppato e affrettato. Il ritmo di Sheridan riesce a creare un numero che cambia l’identità di Shazam e crea una frattura tra lui e il resto della squadra della Justice League.

Il team artistico si sposa bene con questa versione più oscura di Shazam. Le matite di Eduardo Pansica catturano l’imponenza e la forza di Shazam e dimostrano visivamente la sua presenza e la sua leadership nella Justice League. Gli imponenti atteggiamenti di Pansica e il linguaggio del corpo di Shazam fanno presagire ai lettori che qualcosa non va in questo noto personaggio. I colori e le ombre che Julio Ferreira e Marcelo Maiolo portano sulla pagina creano l’appropriata dicotomia tra un tradizionale fumetto di Shazam luminoso e l’oscurità di qualcosa che indugia appena sotto la superficie.

Nel complesso, i creativi hanno creato qualcosa di molto divertente, pur essendo in netto contrasto con i personaggi che conosciamo. Sheridan ha aggiunto così tanti misteri e intrighi che sarà difficile resistere all'impulso di leggere il volume tutto d'un fiato.

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