Willow: recensione della nuova serie di Disney+

Da oggi su Disney+ sono disponibili i primi due episodi di Willow, la serie che continuerà la storia del film cult di Howard del 1988.

Sinossi

Più di 30 anni dopo la magica avventura di Willow – in cui un aspirante apprendista salvava dalla Regina Demone di Nockmaar una principessa neonata destinata a unire i regni – torna il leggendario stregone Nelwyn Willow Ufgood (Warwick Davis). Una rivisitazione del regno incantato delle regine fatate e dei mostri bicefali di Eborsisk, la nuova serie TV Willow è il sequel diretto del classico film d’avventura fantasy del 1988 del visionario creatore di Star Wars George Lucas e del regista Ron Howard.

Cast

La star del film originale, Warwick Davis, riprenderà il suo ruolo anche nella serie Disney+Dempsey Bryk (The Birch) raggiunge i membri del cast, tra cui Ellie Bamber (Animali notturni), Ruby CruzErin Kellyman (Sir Gawain e il Cavaliere Verde, The Falcon and the Winter Soldier), Tony Revolori (Spiderman: Homecoming, Grand Budapest Hotel) e Amer Chadha-Patel.

Jonathan Kasdan sarà showrunner di Willow insieme a Wendy Mericle. Il regista del film originale, Ron Howard, lo scrittore Bob Dolman e la Lucasfilm produrranno lo show Disney.

Recensione

La nuova serie formata da 8 episodi riprende anni dopo che l’aspirante mago Willow (Warwick Davis) ha aiutato il mercenario Madmartigan e la principessa ribelle Sorsha a salvare la neonata Elona Danan, destinata a salvare il regno.

Anni dopo Sorsha regna su Tir Asleen ed ha due figli Kit e Airk. Il regno di Sorsha durerà fino a quando Elora Danan, nascosta da qualche parte, tornerà per compiere il suo destino. Kit segue le orme della madre, si allena nel combattimento con la sua migliore amica ed è una ragazzina ribelle. Mentre Airk è un famoso don giovanni del regno ed al momento si intrattiene con un’affascinante cameriera.

Ma la pace sembra stia per finire quando, durante una festa per il fidanzamento di Kit con un principe, alcune creature oscure rapiscono Airk. Qui comincerà sembra una classica avventura.

Verrà formata una squadra composta da Kit, la sua amica Jade, la cameriera Dove, il criminale in cerca di redenzione Borman e il promesso sposo di Kit, Graydon. Tutti insieme partiranno alla ricerca di Willow che dovrà aiutarli poi a salvare il giovane principe e salvare il regno (di nuovo). Insomma, una classica avventura fantasy.

Willow arriva sulla scia di altri sequel di vecchi classici di Disney: Enchanted, Hocus Pocus, la nuova serie Il Mistero dei Templari. La serie assomiglia molto ad un ricordo di quanto ci era piaciuto nel primo film, come se ammiccassero ad un passato ancora ben presente nella nostra immaginazione. Il cattivo sta tornando, Willow ha ancora dei dubbi riguardo alla sua magia e non sempre è di aiuto. Elora Danan torna anche se viene rivelata anche troppo presto. Gli accenni alla colonna sonora teatrale di James Horner sono centrali nella musica della serie di James Newton Howard.

Un perfetto equilibrio tra passato e futuro

Eppure Willow funziona, la nuova squadra non ha nulla da invidiare al vecchio cast, il gruppo è funzionante riesce ad emozionare e farci ridere con un umorismo quasi sempre presente ma mai troppo ridicolo. La contrapposizione tra un Warwick David che sembra ormai invecchiato e stanco in contrasto con una serie di compagni molto più vivaci e giovani e indisciplinati è molto convincente. E le prime scene di Willow con sua figlia ormai cresciuta ci ha anche fatto scendere qualche lacrimuccia. Molto interessante anche la complicata relazione tra le due amiche Kit e Jade e il viaggio interiore che Dove dovrà fare prima di capire la sua vera forza.

L’equilibrio tra fantasy e commedia d’azione non è facile ma, Willow riesce ad integrare bene insieme le due cose. Non è allo stesso livello delle due recenti uscite “House of the Dragon” e “The Rings of Power” eppure gli effetti speciali sono ben eseguiti e il fatto che le creature fantastiche non siano frutto della CGI è un chiaro richiamo al film degli anni ’80.

La serie funziona anche grazie alla miscela di passato e presente, i temi più moderni di Willow introdotti nella serie diventano un richiamo molto potente.

Conclusione

Willow, la serie, è un meraviglioso richiamo al film originale condito da elementi moderni. Dalla musica al cast, tutto strizza l’occhio al film cult e ci fa tornare in mente tutta la meraviglia provata quando eravamo più piccoli ma portandoci in una storia più moderna, leggera e divertente. Non solo una storia, ma un vero e proprio viaggio nei ricordi, nella magia e in un mondo meraviglioso.

E voi, avete già visto i primi due episodi? Fatecelo sapere nei commenti!

La serie è un meraviglioso richiamo al film originale condito da elementi moderni. Dalla musica al cast, tutto strizza l'occhio al film cult e ci fa tornare in mente tutta la meraviglia provata quando eravamo più piccoli ma portandoci in una storia più moderna, leggera e divertente. Non solo una storia, ma un vero e proprio viaggio nei ricordi, nella magia e in un mondo meraviglioso.

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