Batman Noel

Il Canto di Natale secondo Lee Bermejo

Il “Canto di Natale” di Charles Dickens, diventa il centro ispiratore di un’opera diversa dalle solite nella quale, l’universo di Batman, tende ad una sua evoluzione naturale. La figura del Cavaliere Oscuro, senza essere stravolta, viene posta all’interno di un processo naturale di cambiamento, che rende l’intera storia una piacevole sorpresa. Il tutto, corredato da disegni che da soli, valgono l’intero prezzo di copertina.

Batman naviga all’interno di tre componenti differenti, tre persone che segnano e hanno segnato la vita del Cavaliere Oscuro. Catwoman, con la quale un rapporto sereno e fiducioso è solo un sogno tanto desiderato. Superman, colui che rappresenta la giustizia statale, l’altra faccia della stessa medaglia. E poi il Joker, l’eterno rivale.

Bermejo trasforma Batman in un nuovo Scrooge, il cavaliere oscuro è di nuovo a caccia del Joker e per riuscire a catturare il suo nemico tormenta il povero Bob, piccolo criminale e padre single di un bambino di nome Tim. In questa storia il personaggio di Batman è molto indurito dalla sua stessa guerra contro il crimine, oscuro come non mai. L’avventura sembra venir narrata dallo stesso Bob, che fa riferimento a Batman chiamandolo più volte Scrooge. A fare la parte di Jacob Marley, il socio d’affari di Scrooge nel racconto di Dickens, abbiamo il secondo Robin Jason Tood ucciso dal Joker in “Morte in Famiglia“.

Il primo “fantasma” è Catwoman, che rappresenta lo spirito del Natale passato. Catwoman è una figura del passato di Batman, con il loro eterno gioco a rincorrersi. In un immagine ammiriamo Catwoman con il suo primo costume usato negli anni 40, mentre ha intrappolato Robin, lasciandolo in balia di una tigre. Finito l’incontro con Catwoman ecco il secondo “fantasma” Superman, lo spirito del Natale presente. Chi meglio di Superman può rappresentare lo spirito natalizio, resta il dubbio che sia davvero l’eroe di Metropolis o solo una illusione o la coscienza stessa di Batman. La figura di Superman è appunto avvolta in una luce calda. Dopo una visita a Bob, Superman porta Batman in giro per Gotham mostrandoli come le persone normali della città festeggiano il Natale, poi una visita a casa del commissario Gordon che ha invitato un suo agente per la vigilia.

Superman porta Batman alla Bat-mobile, ma questa esplode e arriva l’ultimo “fantasma” quello del Natale futuro: il Joker. Come nel racconto di Dickens, l’ultimo spirito e quello più inquietante. Il Joker trascina Batman in un cimitero buttandolo in una fossa. Durante il sonno Batman vede il futuro, Gotham è in fiamme e dei giovani emuli di Batman armati di mazze uccidono dei criminali, tra loro c’è pure Tim adulto. Lui e gli altri si scontreranno con i Jokers.

L’autore, Lee Bermejo, dona ai lettori un racconto ispirato alla storia di Dickens, ma che ha in sé, vari riadattamenti che l’universo batmaniano necessita. Il ritmo è alto: la narrazione, le atmosfere, i dialoghi, colpiscono nel segno. I disegni, poi, sono il vero capolavoro! Uno dei migliori fumetti disegnati di sempre. Il disegno è puro godimento, lo script è eccitante, geniale, disegnato con tantissimi dettagli eccezzionali. La luce, le ombre, i riflessi, la città di Gotham, i fiocchi di neve, i costumi fanno parte di uno sfondo gotico incredibile e affascinante. Lee Bermejo esprime la nona arte come se fosse la più grande di tutte, emozionando ad ogni tratto, forma e sfumatura.

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