back to top

Abbàiaci o Signore – Recensione

Viviamo in un periodo molto complesso, in uno stato con dinamiche complicate e molto spesso irrazionali. La sensazione che determinate cose non si possano dire, ancor meno scrivere, è una costante in continuo aumento. Allora ben venga il nuovo libro di Daniele Fabbri (V for Vangelo, Quando c’era Lvi), con illustrazioni di Stefano Antonucci, dal titolo Abbàiaci o Signore, una delle prime opere del marchio Nevermind di Poliniani Editore.
Nota per i lettori: questa recensione sarà estremamente scorretta e diretta e ne consigliamo la lettura a chiunque voglia un parere il più genuino possibile.

Di Cosa Parla

Questo libro, quasi un opuscolo, racconta vicende realmente accadute all’autore, storie che lo hanno portato a bestemmiare in primo luogo, e poi a riflettere sulla realtà nella quale viviamo.

Le bestemmie sono il filo conduttore di ogni storia, quell’essere fantasioso che nell’immaginario collettivo dei bigotti tutto vede e tutto può, è lo zimbello da prendere in giro. Esattamente come le persone che lo venerano e che cercano di farti cambiare idea, o che usano quei modi di dire antiquati, tipo quando ringraziano il signore per una gentilezza che TU hai fatti nei loro confronti.

Pensare che però il testo si limiti a storie divertenti, scanzonate e bestemmianti, è molto sbagliato. La satira è il vero filo conduttore dell’opera, ma in questo caso non è velata con ironia; è scorretta, graffiante e così diretta da lasciare spiazzati a un primo sguardo. Questo fatto però non deve assolutamente fermarvi dalla lettura perché senza satira non potremmo mai mettere luce alle tante stronzate di questo mondo.

L’autore

Daniele Fabbri è un comico e sceneggiatore che ha fatto della satira il suo cavallo di battaglia. Se avete letto alcuni dei suoi lavori precedenti, sapete perfettamente come le altre sue opere siano costellate di ironia pungente, ma questa è schietta e diretta. Le riflessioni che vengono messe in luce nel libro sono tutto fuorché ovvie, ma esposte con una tale forza da lasciare interdetti.

Evviva la Scorrettezza!

Finalmente un’opera che non le manda a dire, cazzo! Questo libro è una ventata d’aria fresca nel mondo del politically correct nel quale stiamo entrando sempre di più e che, francamente, ha anche rotto un po’ i coglioni. Il coraggio mostrato in questa pubblicazione è moltissimo e troviamo che vi consigliamo la lettura, soprattutto se, come noi, siete stufi di una narrazione chiusa nel suo mondo fatto di “questo non lo possiamo dire, rischiamo di offendere”. Allora diciamolo insieme: “Per tutte quelle letture che non hanno il coraggio di osare, Abbàiaci o Signore.

Abbàiaci o Signore è satirica scorretta, diretta, che se ne frega dei termini utilizzati, ma proprio questo ne aumenta la forza e l’impatto. Un libro che non te le manda a dire, ma che è capace di farti pensare su come certi dogmi del mondo devono essere superati, distruggendo le convinzioni con le quali molti di noi sono, purtroppo, cresciuti.

CORRELATI

Abbàiaci o Signore è satirica scorretta, diretta, che se ne frega dei termini utilizzati, ma proprio questo ne aumenta la forza e l’impatto. Un libro che non te le manda a dire, ma che è capace di farti pensare su come certi dogmi del mondo devono essere superati, distruggendo le convinzioni con le quali molti di noi sono, purtroppo, cresciuti.Abbàiaci o Signore - Recensione