Emily in Paris 3: la recensione dell’attesa nuova stagione

Da oggi è finalmente disponibile su Netflix la terza attesa stagione di Emily in Paris, la serie tv ambientata nella meravigliosa cornice parigina con protagonista Lily Collins.

Sinossi

Un anno dopo essersi trasferita a Parigi per il lavoro dei sogni, Emily si trova a un bivio professionale e sentimentale che la costringerà a prendere una decisione sul suo futuro.

Siete pronti a tornare a Parigi?

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Cast

Il premiato ideatore e showrunner Darren Star torna a dirigere la seconda stagione della serie candidata agli Emmy EMILY IN PARIS, che è diventata la serie commedia più vista di Netflix nel 2020. La produttrice e star Lily Collins riprende il ruolo di Emily Cooper, affiancata dal cast fisso della serie composto da Philippine Leroy Beaulieu, Ashley Park, Lucas Bravo, Camille Razat, Samuel Arnold, Bruno Gouery e William Abadie, dalla guest star ricorrente Kate Walsh e dai nuovi membri del cast Lucien Laviscount, Jeremy O. Harris e Arnaud Binard. EMILY IN PARIS è prodotta da MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media.

Recensione

La terza stagione di Emily in Paris è qualcosa di cui non abbiamo bisogno ma, di cui ora non possiao fare a meno. Ha ripreso in pieno tutto quello che, nella recensione della seconda stagione avevo scritto di voler vedere di piu’.

Cominciamo ovviamente dall’intraprendente, allegra, e piena di guai protagonista: Emily (Lily Collins). La serie si apre ovviamente in pieno dilemma, Emily è lavorativamente divisa tra il suo primo capo Madeleine e ciò che vorrebbe nel futuro Sylvie. Pertanto nelle prime puntate la vedremo destreggiarsi nel tentativo di lavorare per entrambe con risultati tragicomici.

La terza stagione vede una Emily piu’ sicura di sè e di quel che vuole, lavorativamente parlando e anche in amore. La relazione con il bellissimo Alfie sembra andare bene, soprattutto ora che anche Gabriel e Camille sembrano fare sul serio. Anche se quell’aria di potente attrazione tra lei e Gabriel non scema mai del tutto.

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Sempre piu’ Francia e sempre piu’ francese

Anche l’uso del francese nella serie e nettamente aumenato, molte parti sono infatti parlate nella lingua nazionale e anche la protagonista sembra adeguarsi sempre di piu’ alla società alla quale ha scelto di appartenere. Vediamo molti piu’ scorci parigini, non solo tour Eiffel ma, anche Notre Dame, Montmarte, il muro dei Ti Amo ed anche scenari di campagna. Insomma, una e vera e propria immersione Francese.

Da apprezzare molto anche il Focus piu’ marcato sui personaggi secondari, finalmente vediamo di piu’ della vita privata di Sylvie e conosciamo meglio il suo passato. Una crescita incredibile come persona, artista ed amica di Mindy l’amica che tutti vorremmo avere.

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Conclusioni

Insomma la terza stagione porta Emily in Paris ad un altro livello, un livelo superiore. Non una serie impegnata ma una serie che prende e sei sempre li che devi vedere la puntata successiva perchè tra triangoli amorosi, traingoli lavorativi, drammi, amore ed ologrammi con Emily in Paris non ci sia annoia mai neanche per un minuto.

Peccato, da parte mia, per il plot twist finale che potevamo si, aspettarci ma che non avremmo voluto. Eppure sono curiosa di sapere come imposteranno la prossima quarta stagione.

La domanda alla fine rimane una sola: siete team Alfie o team Gabriel? Fatecelo sapere nei commenti!

Emily in Paris stagione 3 è disponibile da oggi su Netflix.

La terza stagione porta Emily in Paris ad un altro livello, un livelo superiore. Non una serie impegnata ma una serie che prende e sei sempre li che devi vedere la puntata successiva perchè tra triangoli amorosi, traingoli lavorativi, drammi, amore ed ologrammi con Emily in Paris non ci sia annoia mai neanche per un minuto.

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