Daredevil: Steven DeKnight chiede un’azione contro gli streamer

Steven DeKnight, produttore esecutivo di Daredevil, chiede ai sindacati dell'industria cinematografica e televisiva di intervenire contro le cancellazioni di progetti già filmati.

Il produttore e regista Steven DeKnight, che vanta titoli importanti come Daredevil Stagione 1 e Pacific Rim: Uprising, ha chiesto un “giro di vite” sulla pratica di cancellare l’uscita di film e stagioni televisive già girate.

In un tweet su un esempio recente – la seconda stagione di 61st Street cancellata da AMC dopo che le riprese erano state completate – DeKnight ha chiesto ai sindacati del settore di intervenire e porre fine a questa pratica imponendo sanzioni alle reti e agli streamer che si tirano indietro dalla distribuzione. Ha citato la WGA (Writers Guild of America), la DGA (Directors Guild of America) e la SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists). DeKnight è già stato coinvolto in azioni collettive con la WGA, essendo uno dei tanti scrittori che ha licenziato i propri agenti durante la rottura delle trattative WGA-ATA nel 2019.

Lo sfortunato destino di Batgirl e Scoob: Holiday Haunt

Alcuni progetti di alto profilo sono stati vittime di questo problema, con i distributori che hanno rinunciato a mandarli in onda o a rilasciarli per risparmiare denaro, richiedendo una detrazione fiscale ed evitando di pagare i residui a coloro che hanno partecipato alla produzione. Tra questi c’è Batgirl, che è stato accantonato dalla Warner Bros. Discovery nell’agosto del 2022 prima di un’uscita prevista su HBO Max. Inizialmente, le ragioni della cancellazione di Batgirl sono state contrastanti: gli addetti ai lavori hanno parlato di uno scarso successo di pubblico e del desiderio dello studio di avere solo film di “scala blockbuster” nell’ambito del franchise DC.

In seguito è emersa la notizia che la cancellazione avrebbe garantito alla società una svalutazione fiscale del budget di 90 milioni di dollari, mentre un altro progetto “finito al 95%” cancellato dalla Warner Bros. Discovery nello stesso periodo, il sequel animato Scoob: Holiday Haunt, valeva 40 milioni di dollari. Il regista di Holiday Haunt, Michael Kurinsky, ha detto che un simile annullamento è frustrante perché significa che il film su cui hanno lavorato duramente non potrà mai essere visto dal pubblico. “Per ottenere quei 40 milioni di dollari di tasse, non possono ricavarne denaro. Quindi, non c’è nessuno scenario in cui possano venderlo, trasmetterlo in streaming, o altro”.

La reazione alla situazione di Batgirl è stata enorme. Mentre molti si sono lamentati per la perdita dell’opportunità di vedere il film, i commenti si sono concentrati soprattutto sul danno arrecato alle relazioni tra i creatori di contenuti e i distributori. L’attore di Batgirl, Brendan Fraser, ha fatto questo ragionamento, dicendo che “non crea fiducia tra i registi e gli studios”.

La 61a strada non è la prima serie televisiva ad averne risentito. A settembre, Netflix ha cancellato il suo adattamento di Grendel prima che potesse terminare le riprese della prima stagione e l’attore Jake Johnson ha recentemente rivelato che la sua serie HBO Max Minx, cancellata dallo streamer a metà delle riprese della seconda stagione, terminerà la stagione e cercherà una nuova casa.

FONTECB

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