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DC Studios: un reboot del DCU potrebbe migliorare il film su Flash

Con tutte le recenti novità e i cambiamenti in arrivo per il DCU, la pressione potrebbe venire meno per The Flash del 2023. La nuova dirigenza dei DC Studios, formata da James Gunn e Peter Safran, ha portato con sé una serie di cancellazioni, in particolare la decisione di non continuare il franchise di Superman con Henry Cavill (nonostante il cameo di Black Adam). Tuttavia, il prossimo film con Ezra Miller nei panni di Barry Allen potrebbe trarre vantaggio da un reboot del DCU molto più duro di quanto si pensasse.

Durante le numerose riscritture e riprese di The Flash, la teoria prevalente è stata che Barry Allen avrebbe fatto un soft-reboot dell’Universo DC. Questo permetterebbe alla Warner Bros. di scegliere gli elementi che preferisce dell’universo iniziato da Zack Snyder e che funzionano meglio senza doversi preoccupare della continuità esistente, proprio come il riavvio della linea temporale di Barry Allen nei fumetti, come si è visto nella storyline Flashpoint che ha dato il via all’era dei New 52 della DC Comics.

Un reboot del DCU permette a The Flash di concentrarsi sulla propria storia


Se il DCU è davvero destinato a un reboot completo dopo le notizie su Superman con Henry Cavill e la notizia che Wonder Woman 3 non è più in fase di sviluppo, The Flash potrebbe trarre vantaggio dalla decisione di rifare tutto da capo. Supponendo che The Flash fosse destinato a un soft-reboot del DCU, ora può essere un film più autonomo. Piuttosto che preoccuparsi di creare un nuovo status quo per un intero universo, The Flash può ora essere un’avventura a sé stante, tagliando gran parte del “grasso” presente solo per costruire un DCU alterato che potrebbe anche non esistere, a favore di uno completamente nuovo.

Vale la pena di notare che The Flash è stato in passato parte di scene di montaggio senza un finale di successo. Ad esempio, Batman v Superman: Dawn of Justice ha visto Flash visitare Batman dal futuro, preparando i futuri film sulla Justice League di Zack Snyder che non vedranno mai la luce. Il Flash di Barry Allen merita di essere un personaggio a sé stante, invece di essere un trampolino di lancio per sequel, spin-off e reboot (soprattutto se si tratta di una versione del DCU che potrebbe finire presto).

Il film su Flash incontra ancora seri ostacoli


Che la pressione sia diminuita o meno per contribuire al reboot del DCU, vale la pena notare che The Flash ha ancora degli ostacoli che probabilmente si frapporranno al suo successo complessivo. Anche se il film è stato ridotto a una narrazione più autonoma e si è lasciato alle spalle tutte le potenziali insinuazioni, Ezra Miller è segnato dalle recenti controversie degli ultimi due anni. Allo stesso modo, ora c’è il timore che molti dei prossimi film DC in uscita non vengano considerati come aventi una posta in gioco, ora che si sa che il DCU è probabilmente destinato a un reboot hard piuttosto che a uno soft.

Attualmente, l’idea di un reboot hard del DCU non è una certezza assoluta. Tuttavia, viste le recenti notizie, sembra proprio che le cose vadano in quella direzione. Per questo motivo, avrà senza dubbio un impatto su The Flash e i fan della DC probabilmente ne sapranno di più sul futuro del DCU quando il film uscirà nel giugno del 2023.

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