The Witch from Mercury ep. 10-12 – Nuove ombre

La stagione autunnale degli anime si è conclusa, e ci ha portato in dono il termine della prima parte di Gundam: the Witch from Mercury. Questi ultimi tre episodi sono il fulcro del cambiamento, un vero punto di svolta per tutta la serie. Ora saliamo nel nostro abitacolo e viaggiamo verso la fine di questa prima parte della nostra avventura!Un ringraziamento, come sempre, a Crunchyroll che ci permette la visione di questo, e tanti altri splendidi anime!

Il passato svanisce

Sono passati due mesi dalla fondazione della Gund-Arm, i ragazzi hanno sviluppato delle gambe prostetiche e cominciano a vedersi i primi risultati. L’impegno di Miorine è crescente, questo sembra distaccarla da Suletta mentre tutto il gruppo della società sta raggiungendo Plant Quetta, il luogo dove sta venendo riparato l’Aerial.

Sulla struttura sono presenti anche Prospera (la madre di Suletta), Delling (il padre di Miorine) e Vim (il padre di Guel).

Nel frattempo, Shaddiq sta muovendo i fili, come voluto da suo padre, per assassinare Delling mentre si trova su Plant Quetta. Per raggiungere questo scopo, decide di servirsi di un gruppo rivoltoso e mercenario della Terra che ha potuto contattare grazie a Nika. I mercenari abbordano una nave cargo dove troviamo Guel, scappato dal padre dopo le sconfitte subite nei duelli.

I rivoltosi assoldati da Shaddiq attaccano Plant Quetta con i loro MS, una delle pilote è incuriosita da Suletta e fa di tutto per riuscire a affrontare lei e il suo Aerial. Il panico si riversa nella struttura, i danni sono ingenti. Delling viene ferito gravemente mentre protegge Miorine, Vim esce con un MS per cercare di fermare, almeno in parte, il suo stesso piano. Purtroppo per lui, finisce per scontrarsi contro il suo stesso figlio, Guel, che si accorge troppo tardi di chi sta affrontando.

I mercenari della Terra, una volta appurato il successo della loro missione, si ritirano, ma qualcuno è rimasto nella struttura e si avvicina a Miorine. In quel momento, Suletta sfonda la parete con il suo Gundam e, per salvare Miorine, schiaccia come una mosca l’invasore.

La scena post-credit che ci propende alla prossima parte dell’anime.

Un futuro incerto

Questi episodi ci lasciano un’eredità incredibilmente pesante. Il mondo di Gundam sta per subire un incredibile cambiamento: la vecchia generazione non c’è più. I rapporti di potere all’interno del Benerit Group sono destinati a cambiare in maniera che non possiamo immaginare, soprattutto per quanto riguarda le piccole società satellite.

Il conflitto, al momento solo idealistico, tra terrestri e spaziali è destinato a una svolta e Nika dovrà spiegare ai suoi compagni perché la nave non ha sparato contro di loro mentre erano a Plant Quetta.

Suletta e Miorine si riappacificano dopo essere state distanti.

Ma il futuro più incerto riguarda il rapporto tra Suletta e Miorine. Le due ragazze. dopo essersi allontanate a causa del lavoro di Miorine, si sono riavvicinate durante la loro permanenza su Plant Quetta. Qui, per la prima volta, Miorine ha aperto il suo cuore alla strega di Mercurio, raggiungendo un grado di intimità che mai era riuscita a provare, ma l’uccisione dell’uomo da parte di Suletta ha distrutto tutto.

Un’immagine simbolica

L’immagine di Suletta che estende la sua mano, colma del sangue dell’uomo che ha ucciso, ha molteplici significati e cattura immediatamente lo spettatore.

Suletta estende la sua mano piena di sangue a Miorine dopo averla salvata.

Miorine è l’erede del Benerit Group che presto sarà sotto la sua guida, ma che ha molti lati oscuri, specialmente quello dello sfruttamento dei terrestri e una politica oppressiva e senza scrupoli. La compagnia riesce anche a mantenere una grande facciata pulita, promotori della vita e della “caccia alle streghe” operata contro chiunque utilizzasse il Gund Format.

La mano estesa di Suletta, ricoperta di sangue, rappresenta il lato oscuro dell’azienda. Quel lato che, se sei disposto a imbracciare, è destinato a cambiarti per sempre e a trascinarti sempre più nell’oscurità.

Il sorriso mostrato dalla Strega di Mercurio, con tutta la sua innocenza, è la metafora perfetta per la facciata dell’azienda. Quell’espressione è cosciente di quello che ha fatto, le morti che ha causato, ma che lo maschera con la volontà di proteggere il prossimo

Suletta, ovviamente, non è come il Benerit Group. Il suo gesto è stato dettato dall’istinto e, sicuramente, vedremo dei nuovi sviluppi per quanto riguarda la sua crescita e le conseguenze di quell’azione nei futuri episodi quando la serie riprenderà ad aprile.

Lo scontro tra le due streghe.

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Questi tre episodi sono semplicemente quello di cui avevamo bisogno. Azione, momenti dark, crescita dei personaggi e costruzione del mondo si uniscono perfettamente creando un vortice travolgente capace di risucchiare lo spettatore nel mondo di Suletta e Miorine. La scena finale ha un valore metaforico così intenso da rendere l'attesa per la seconda parte davvero tremenda, aumentando la curiosità a alti livelli.

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