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Dopo The Batman, Matt Reeves è pronto per una serie TV con Rami Malek su una leggenda hollywoodiana

Mentre attendiamo con ansia gli aggiornamenti sul sequel di The Batman di Matt Reeves, sembra che lo sceneggiatore/ regista abbia trovato un nuovo progetto. Giovedì scorso, i reportage hanno indicato che Reeves produrrà e possibilmente dirigerà una serie limitata su Buster Keaton, la leggendaria star di vaudeville e di cinema muto. Il progetto con la Warner Bros. Television avrebbe come protagonista l’attore premio Oscar Rami Malek. Interpreterà Buster Keaton e produrrà la serie. Ted Cohen (Succession, Friends) è in trattative per scrivere e produrre la serie, che potrebbe essere basata sulla biografia del 2022 di James Curtis, Buster Keaton: A Filmmaker’s Life.

Non è chiaro a questo punto quando il progetto prenderà forma. Secondo quanto riferito, la Warner Bros. sta progettando di farlo acquistare su varie reti e servizi di streaming.

I futuri progetti di Matt Reeves

Sempre per la Warner Bros., Matt Reeves sta attualmente lavorando a un sequel di The Batman, che dirigerà e co-scriverà. I dettagli della trama riguardo il progetto sono attualmente un mistero, ma il regista ha espresso molto entusiasmo nel lavorare sulla sceneggiatura. “Voglio dire, non posso dare un aggiornamento su questo in termini di dettagli, se non per dirvi che siamo al lavoro sulla sceneggiatura” a detto Matt Reeves in un’intervista con Comic Book. “Il mio collega ed io siamo in profondità e sono entusiasta di quello che stiamo per fare.”

Oltre al sequel, la saga di The Batman è destinata ad essere ampliata con una serie esclusiva di HBO Max, incentrata su il Pinguino di Colin Farrell. La serie dovrebbe iniziare la produzione quest’anno, approfondendo il mondo del villain. “L’unica cosa su cui ho avuto un’idea era che non avrei esplorato il personaggio tanto quanto volevo” ha spiegato Colin Farrell, in una recente intervista con Variety. “Perché c’era tutto questo straordinario lavoro fatto dai truccatori, Mike Marino e Mike Fontaine e il suo team, ho solo pensato che fosse la punta dell’iceberg, scusate il gioco di parole, che stavamo per fare le sei o sette scene che abbiamo fatto nel film. Ero grato per queste, ma volevo di più.”

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