Il CEO di Netflix rilascia una dichiarazione controversa sugli show popolari che sono stati cancellati

Netflix non ha mai cancellato una serie che considera di successo. Lo dice Ted Sarandos, co-CEO di Netflix, il cui ruolo di responsabile dei contenuti dello streamer lo ha messo in una posizione privilegiata per sostituire l’ormai dimissionario Reed Hastings. In un nuovo colloquio con Bloomberg, Sarandos ha dichiarato che lo streamer non ha ancora cancellato uno show che gli abbia fornito i numeri giusti per continuare, nonostante la piattaforma cancelli molti dei nuovi show che ordina dopo pochi anni.

“Non abbiamo mai cancellato uno show di successo. Molti di questi show avevano buone intenzioni, ma si rivolgono a un pubblico molto ristretto con un budget molto elevato”, ha dichiarato Sarandos alla rivista. “La chiave è che devi essere in grado di parlare a un pubblico piccolo con un budget piccolo e a un pubblico grande con un budget grande. Se lo fai bene, puoi farlo per sempre”.

Tra un flusso consistente di cancellazioni, Netflix inizierà presto anche a dare un giro di vite alla condivisione delle password, il che significa che gli abbonati che condividono gli account tra le famiglie dovranno presto avere un account per ogni luogo. “Questa non sarà una mossa universalmente popolare”, ha spiegato Greg Peters, collega di Sarandos, indicando che “ci sarà un po’ di reazione di annullamento”.

Il giro di vite sulla condivisione delle password arriva nello stesso momento in cui Netflix inizia a gettare le basi per un livello gratuito supportato da annunci pubblicitari, con l’obiettivo di fornire all’azienda un nuovo flusso di entrate al di fuori degli abbonamenti.

“Abbiamo trovato un approccio ponderato per monetizzare la condivisione degli account e inizieremo a diffonderlo in modo più ampio a partire dall’inizio del 2023”, ha dichiarato la società in un comunicato trimestrale. “Dopo aver ascoltato il feedback dei consumatori, offriremo la possibilità a chi prende in prestito il proprio profilo Netflix di trasferirlo nel proprio account, e a chi condivide l’account di gestire più facilmente i propri dispositivi e di creare sotto-account (‘membro extra’), se vuole pagare per la famiglia o gli amici. Nei Paesi con il nostro piano ad-supported a prezzo più basso, ci aspettiamo che l’opzione di trasferimento del profilo per i mutuatari sia particolarmente apprezzata”.

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