Jujutsu Kaisen ha messo a dura prova Maki Zenin dopo gli eventi dell’Incidente di Shibuya, e la copertina del nuovo volume del manga che uscirà a breve sugli scaffali d’oltreoceano mette in evidenza tutto quello che le è successo da allora.
Maki era già uno dei personaggi più amati dai fan che la serie amava mostrare in azione. Ma questo è cresciuto in modo significativo con le conseguenze dell’incidente di Shibuya. La Maki che vediamo negli ultimi capitoli della serie è una persona molto diversa rispetto a quando è stata introdotta nella serie grazie a tutto il caos.
L’arco del Culling Game ha spinto Maki verso un nuovo tipo di regno. Poiché ora sta andando avanti con un enorme potenziamento e alcuni cambiamenti che hanno cancellato il clan Zenin dalla mappa. Ha affrontato così tante cose (e ha un aspetto molto diverso da quello che ha sempre avuto), che ora ha ottenuto l’onore di abbellire la copertina del volume 22 della serie manga, che si sta preparando per l’uscita in Giappone in primavera. Potete dare un’occhiata alla copertina qui sotto:
Il manga di Jujutsu Kaisen è ora completamente disponibile per la lettura attraverso la libreria digitale di Shonen Jump di Viz Media. Se volete recuperare per vedere cosa succede a Maki mentre il Culling Game continua. Se l’anime è più adatto a voi, potete recuperare la prima stagione dell’anime televisivo e il film prequel di Jujutsu Kaisen 0 ora in streaming su Crunchyroll. Il titolo di Jujutsu Kaisen viene descritto come segue:
“Yuji Itadori è un ragazzo con un’enorme forza fisica, anche se vive una vita liceale del tutto ordinaria. Un giorno, per salvare un compagno di classe attaccato da una maledizione, mangia il dito di Ryomen Sukuna, portando la maledizione nella propria anima. Da quel momento in poi, condivide un unico corpo con Ryomen Sukuna. Guidato dal più potente degli stregoni, Satoru Gojo, Itadori viene ammesso alla Tokyo Jujutsu High School. Un’organizzazione che combatte le maledizioni… e così inizia l’eroica storia di un ragazzo che è diventato una maledizione per esorcizzare una maledizione. Una vita dalla quale non potrà mai tornare indietro”.
